Speriamo che la favola del Napoli Vesevo possa concludersi nel migliore dei modi, ma se così non dovesse essere quest'anno non perderà nessuno. Non ci si guarderà indietro per pensare agli errori fatti, alle partite sbagliate, ai punti persi, si uscirà dal campo con gli applausi scroscianti di chi li ha sinceramente meritati. Ma questa scena non la vogliamo vedere, perchè noi crediamo all'impresa, perchè il Napoli Vesevo ora deve difendere a denti stretti quei due punti di vantaggio sul Cagliari per andarsi a giocare il playout.
Quelli che vestono la maglia azzurra in questo campionato sono nella maggior parte degli splendidi gregari, per usare un termine ciclistico, non hanno lo spunto del fuoriclasse, lavorano per il capitano, per chi si spera possa sempre risolvere le partite. Antonio Campano va oltre quella fascia, va oltre il simbolo, l'esempio da seguire. Perchè lui incarna tutte le figure di uno sportivo in una sola. E' un giocatore straordinario e anche in questa stagione lo sta dimostrando, è l'ultimo ad arrendersi, il primo a rialzarsi, è l'anima e la forza di volontà che ad ogni esultanza felice come un bambino e rabbiosa del "leone" manifesta a tutti. Anche quando sbaglia un gol facile non si lascia andare, prendendosi magari da solo mentalmente a schiaffi, proiettando però subito energia positiva sul campo per lui e per i suoi compagni. Contro il Kaos Bologna ha realizzato due gol, chiuso la partita con un piede gonfio, portato in braccio dai suoi compagni, ha giocato sul dolore cercando di non sentirlo fino all'ultimo secondo, fino all'ultimo respiro per dare i tre punti ai suoi amici, alla sua squadra, ai suoi tifosi che non hanno un colore, ma rappresentano la Campania intera. Un partita commovente di un grande capitano, di un gruppo che siamo convinti possa uscire con gli applausi di uno scudetto che vorrà dire salvezza. Coraggio Napoli Vesevo, fino alla fine.