L'Italia è eliminata, ma a testa alta. Davanti a 4 mila sostenitori del Newton de Farias di Anàpolis (Brasile) la Nazionale di calcio a 5 del Ct Roberto Menichelli esce sconfitta (6-1) dai padroni di casa campioni del mondo in carica. In semifinale del Grand Prix de Futsal va il Brasile, alla 156 partita senza sconfitte, che affronterà il Paraguay. Ma la consapevolezza di esser rimasti in partita fino al 16'22" della ripresa, sfiorando in più di un'occasione il 3-2, contro la formazione più forte del pianeta è limpida nella mente degli Azzurri. Un primo tempo difficile, un secondo di grande carattere, che ha visto la Nazionale verdeoro soffrire gli attacchi dell'Italia. Oggi, ore 12 (le 16 italiane) la semifinale delle sconfitte, contro la Repubblica Ceca, per puntare al quinto posto (nella finalina potrebbe esserci una tra Portogallo e Argentina) e continuare ad accumulare un bagaglio di esperienza utile in vista delle qualificazioni al campionato europeo, in Slovenia a febbraio.
Il primo tempo è un'incredibile sequenza di emozioni. Giocare contro il Brasile significa giocare a ritmi altissimi, e così è stato. L'Italia parte bene, molto bene. Pressing alto, concentrazione e con il petto in fuori va alla ricerca del vantaggio senza tirarsi indietro al cospetto dei campioni del mondo, imbattuti da quasi 5 anni (155 partite). Il primo sussulto è targato Assis che al 1', ben servito dal lancio di Mammarella, di testa non trova la porta. Passa un minuto e il Brasile si fa vedere con Wilde, ma la sua puntata finisce a lato. Tra il 4' e il 6' l'Italia ha due grandissime occasioni con Dos Santos. Nella prima è lanciato da Lima in campo aperto ma Thiago devia sul palo; la seconda, sempre su assist di Lima, si spegne tra le braccia del forte portiere verdeoro. Il Brasile cresce e dopo un paio di conclusioni di Ricardinho arriva il gol. All'8' Ari sbuca da un rimpallo difensivo e supera Mammarella con un preciso pallonetto. Dopo un tentativo di cucchiaio da metà campo di Grana arriva anche il raddoppio, con Gabriel che punisce il secondo errore della retroguardia azzurra infilando nuovamente Mammarella. Sul 2-0, spinto dal tifo incessante del pubblico di casa il Brasile attacca ma l'Italia, pur soffrendo, tiene. Al 16' però è imparabile il destro di Ari che s'infila all'incrocio dei pali firmando la sua doppietta personale. Nel finale di prima frazione riecco l'Italia, d'orgoglio. Con il suo capitano su punizione, ma c'è il miracolo di Thiago a evitare la rete. E con Assis che spara fuori col sinistro ben servito da Forte. I 20' si chiudono con un'altra punizione di Grana respinta ancora dal solito Thiago.
La ripresa è tutta un'altra storia. I campioni del mondo provano a far gioco ma la ragnatela messa in campo dal Ct porta i suoi frutti. Il Brasile non trova varchi, s'innervosisce. L'Italia cresce. Con grinta e determinazione. In campo Sergio Romano, bravissimo alla prima col Brasile, sostenuto dall'esperienza di Nando Grana e Luca Ippoliti, con un super Stefano Mammarella, in grado di regge il confronto con il fortissimo Thiago di fronte a giocatori straordinari come Vinicius e Wilde, e con la velocità di Dos Santos pronto a ripartenze fulminee, formano un quintetto che riesce a mettere in difficoltà la formazione carioca. Spinge l'Italia ed impone il suo modo di giocare e dal 12' si scatena. Assis è fermato all'ultimo istante su assist perfetto di Ippoliti e Grana si vede rispondere da Thiago un forte rasoterra sul primo palo. Al 13' il gol, meritato, che riaccende le speranze. È Gabriel Lima a siglarlo con una destro di prima impressione. Gli Azzurri ci credono ed un minuto dopo ecco l'occasione d'oro per Assis che si libera di due avversari e, solo davanti al portiere, colpisce alto col destro, non il suo piede. Poteva essere la rete del 3-2. A 3'38" dalla fine il colpo del ko, frutto di una decisione quanto mai discutibile dell'arbitro che assegna un'infrazione dei quattro secondi a Grana, schierato portiere di movimento nel tentativo di riacciuffare il match. Punizione di Vinicius e gol: è 4-1. Nonostante ciò la nostra Nazionale mette il turbo e tenta il tutto per tutto ma trova in Thiago un vero fuoriclasse tra i pali. Tre interventi miracolosi, due su Dos Santos e uno su Grana, salvano la porta verdeoro. Le due reti nel finale sono la naturale conseguenza degli attacchi con il portiere di movimento e lo schieramento totalmente offensivo.
BRASILE-ITALIA 6-1 (0-0 pt)
in neretto il quintetto di partenza
BRASILE: Thiago, Ari, Ciço, Gabriel, Vinicius, Xuxa, Fernandinho, Cesar Paulo, Carlinhos,Wilde, Vander Carioca, Rafael, Cidao, Franklin. Ct: Marcos Sorato.
ITALIA: Mammarella, Grana, Forte, Romano, Botta, Ercolessi, Dos Santos, Fortino, Patias, Ippoliti, Assis, Barigelli, Lima, De Luca, Latino. Ct: Roberto Menichelli.
ARBITRI: Tawfik Dawi e Jorge Ruiz Ferndandez
MARCATORI: 8'22" Ari (B), 11' Gabriel (B), 16' Ari (B) del p.t; 13' Lima (I), 16'20" Vinicius (B), 18'38" Rafael (B), 19'24" Carlinhos (B) del s.t.
AMMONITO: Patias (I), Forte (I)
SPETTATORI: 4 mila
NOTE: Presenti in tribuna il consigliere della Divisione Calcio a 5 Nino Crapulli ed il delegato assembleare Fabio Vella. La partita è stata trasmessa in diretta tv su SportTv, prestigioso canale sportivo della tv brasiliana.