Riveviamo e pubblichiamo. E io che pensavo di averle viste tutte, di aver provato emozioni uniche, irripetibili. Evidentemente mi sbagliavo. Chi l'avrebbe mai detto. La Nazionale italiana di nuovo in Campania! Addirittura a Napoli e un'altra volta ad Aversa. Al Palabarbuto che, per la prima volta, ha accolto una gara di calcio a 5. Il tutto per merito della Divisione Nazionale calcio a 5, del Presidente Tonelli, del consiglio direttivo, del tecnico Roberto Menichelli. Ringrazio tutti per aver voluto portare la Nazionale italiana di futsal in Campania, regalando a tutto il movimento emozioni uniche. Un elogio va al presidente della Napoli Vesevo, Edoardo Cardillo, perché solo grazie a lui, al suo impegno, le porte di una struttura bellissima come il Palabarbuto si sono aperte al calcio a 5. Ascoltare 4mila voci cantare insieme l'inno nazionale mi ha fatto venire la pelle d'oca. Un'immagine da incorniciare, che finisce di diritto tra i ricordi più belli. Devo ringraziare due persone come Simone De Stefanis e Fabio Ferrari che non si sono fermati un attimo. Un plauso al lavoro di Punto 5 e Calcio Five che tanto hanno fatto per dar voce a quest'evento con un comunicato congiunto che evidenzia i punti di contatto tra le due realtà giornalistiche più importanti della Campania del futsal. Sento di dover ringraziare due campioni come Rivera e Ferrara che hanno voluto accompagnare questo evento, nonchè la presenza del giornalista Rai Gianfranco Coppola. Nessuno credeva potesse riuscire tutto così. Perfetto o quasi, nonostante oggi Napoli e la Campania siano sulle prime pagine dei quotidiani per il problema rifiuti. C'erano tanti bambini, c'erano tanti piccoli apprendisti, un ringraziamento particolare alle scuole calcio del Napoli calcetto di Capodanno e del DT Polidoro, quella di Aversa di Mario Cipro. Vedere quei bimbi portare in campo le bandiere o entrare sul terreno di gioco mano nella mano con i giocatori è stato veramente bello. Ha fatto sì che il messaggio passasse forte e chiaro. Questo, evidentemente, è "il senso dello sport". Senza dimenticare il "clinic" e i 200 allenatori presenti. Grazie a tutti, anche se mancava qualcuno che forse avrebbe voluto fare il relatore. Io sono preciso e credo si possa fare ancora meglio. Chiudo con una vena polemica. Probabilmente qualche presidente non ha capito l'importanza di questo evento ed ha obbligato la propria squadra a fare gli allenamenti quando probabilmente, vedere una gara del genere, poteva essere più proficuo dello svolgere un allenamento. Ripetendo la frase di un carissimo amico: "Chi è assente ha sempre torto"… Sante parole.