Dall’inviato a Ostrava
Fabiano Guerriero
Si aprir? domani il grande appuntamento di calcio a 5 che Punto 5 seguir? con attenzione: gli Europei di Ostrava (Repubblica Ceca), dal 14 al 20 febbraio. Pu? sembrare anomala la concomitanza tra Campionati del Mondo, terminati a Taipei solo due mesi fa e disputati con cadenza quadriennale, e gli Europei, di scena invece ogni due anni (salvo i tre anni passati tra la prima e la seconda edizione), ma per gli amanti del futsal ci? non rappresenta una novit? n? un problema. Anzi, le manifestazioni internazionali attirano sempre pi? interesse e seguito (Eurosport e RaisportSat con le loro dirette sono un esempio tangibile).
Il massimo torneo continentale, che ha visto la sua prima edizione nel 1996 in forma ancora ufficiosa, ha contato in seguito altre quattro tappe, nel 99, 2001 e nel 2003, con la fortunata edizione organizzata a braccetto dalle citt? di Caserta e Aversa.
La prima edizione, quella non ancora riconosciuta dall’UEFA, si gioc? nella patria del futsal europeo, cio? in Spagna, a Cordoba, e vide la partecipazione alla fase finale di 6 squadre. Vinsero i padroni di casa, trascinati dalle strepitose magie di Paulo Roberto, battendo in finale la Russia del capocannoniere Eremenko per 5 a 3. Quarta l’Italia, allenata allora da Carlo Facchin. Tre anni dopo il primo europeo targato UEFA con 8 partecipanti ripropone la stessa finale, ma nella chiassosa citt? spagnola di Granada stavolta sono i russi a spuntarla ai rigori sulle furie rosse. Per gli azzurri, fermati in semifinale proprio dai ragazzi di Lozano, arriva un incoraggiante bronzo ai danni dell’Olanda. Memorabile il 3 a 3 della gara d’esordio contro i futuri campioni russi, avanti a 3 a 1 a pochi minuti dalla fine.
Nel 2001 riflettori puntati su Mosca, e torneo che torna per? nella terra della corrida, con la Spagna fresca campione del Mondo in Guatemala (in finale sui maestri brasiliani) che beffa la sorprendente Ucraina dell’astro Koridze per 2 a1. La Russia, deludente e con Eremenko sulla strada del ritiro per un malanno ad un ginocchio, soffia all’Italia di Nuccorini la medaglia di bronzo, che comunque non avrebbe reso giustizia a ci? che gli azzurri avevano fin li fatto vedere. Bel gioco, difesa accorta, e l’esplosione su tutti di Grana e Adriano Foglia, prima di alzare poi bandiera bianca per la terza edizione di seguito in semifinale, persa ai rigori contro l’Ucraina, tra polemiche rivolte all’arbitro e la minaccia poi rientrata da parte di Nuccorini di lasciare la panchina perch? troppo deluso.
Dopo essere stata sempre ad un passo dalla finale, arriva finalmente anche per l’Italia il giorno tanto atteso del trionfo. Nel febbraio 2003 a Caserta viene prima battuto il dream team spagnolo in semifinale grazie a due perle di Foglia, poi l’Ucraina in finale per 1 a 0, con una rasoiata su punizione di Bacaro, nuovo talento di origine brasiliana. Strepitoso l’Europeo del portierone romano, di mole e di fatto, Francesco Angelini, capace di incassare solo 3 gol in tutto il torneo.
Ed ora? Ora sotto con Ostrava, a due mesi dalla finale mondiale persa di misura contro quella Spagna che ci ritroveremo ancora a sfidare, in quanto inserita nello stesso girone. Prima per? attenzione alle delicate partite contro le altre due nazionali del girone B, ovvero l’ostico Portogallo e l’insidiosa Ungheria. Nell’altro gruppo, quello A, equilibrato ma forse meno duro, ci sono i padroni di casa della Repubblica Ceca, provenienti da un buon mondiale, l’Ucraina, uscita invece ridimensionata dallo stesso torneo, ed i ritorni di due grandi del passato, la Russia del bomber Ivanov e l’Olanda di Thiaden.