Dal nostro inviato
Fabiano Guerriero
SPAGNA – RUSSIA 2-1 (1-0)
SPAGNA: Luis Amado *, Julio (cap.), Torras, Serrejon, Orol *, Javi Rodriguez *, Kike *, Andreu *, Javi Limones, Cogorro, Rafa, Daniel. All. Lozano.
RUSSIA: Zuyev *, Shayakhmetov *, Foukine, Markin (cap.), Maevskiy *, Malychev *, Khamadiyev, Dushkevich, Ivanov *, Abyshev, Stepanov, Levin. All. Oleg Ivanov.
Arbitri: Torok (Ung); Cumbo (Ita).
Reti: 8′ 39″ Andreu, 20′ 50″ Cogorro, 30′ 16″ Dushkevich.
Note: Falli pt: Spa 4, Rus 1. Falli st: Spa 1, Rus 5. Spettatori: 3000 circa.
Ostrava – “Espanha campeon, Espanha campeon”, ? il caldo grido dei pittoreschi telecronisti spagnoli al termine della finale di Ostrava che consacra le furie rosse squadra dei sogni, dopo il mondiale di Taipei vinto appena settanta giorni fa. Nell’atto conclusivo della chermesse continentale, privo degli azzurri allenati da Nuccorini arrivati terzi, gli uomini di Lozano hanno ragione di una Russia dal gioco piacevole, assoluta sorpresa con merito della competizione. L’inizio ? vibrante, veloce, cos? come vogliono i giocatori in divisa bianca allenati da Ivanov, che provano la via della rete dopo 4′ con un tiro fuori, dal basso verso l’alto, di Dushkevich. La Spagna comincia a macinare gioco, Javi Rodriguez lancia Daniel che scaglia sulla traversa. E’ il preludio al gol: angolo dalla destra e a volo irrompe con potenza Daniel che centra l’angolino basso. La Russia ha il merito di non avere paura, anzi, sa di essere competitiva e lo dimostra sfiorando un pari che avrebbe anche potuto meritare. Serrejon da ultimo uomo perde palla a beneficio di Maevskiy, ma il numero cinque si impappina dinanzi ad Amado. Gli iberici sciupano dal canto loro con Kike, solo dinanzi a Zuyev, ma sono ancora i ragazzi dell’est a creare i maggiori pericoli. Levin prima, Ivanov poi, non centrano per pochi centimetri l’angolo lontano dallo sguardo di Amado. E’ un brutto campanello d’allarme per gli iberici, i quali per? non si scompongono per niente.
Nella ripresa, dopo uno spettacolo danzante di ballerine locali che allieta l’intervallo, la Spagna arriva subito al bis con Cogorro, lesto a ribattere in gol un pallone finito sulla traversa per un precedente tiro di Kike. I russi, lontani dal sentire le fatiche di un logorante torneo condotto ad alti livelli provano la reazione, ma sbilanciati in avanti rischiano di subire la terza marcatura quando Daniel da pochi passi esalta i riflessi di Zuyev. Passato lo spavento, Dushkevich indovina l’angolino basso sugli sviluppi di una corner di Khamadiyev, riaprendo la partita. I ritmi non accennano a scendere, la Spagna coglie ancora una traversa con Kike, prima di subire l’assalto finale. I russi schierano il portiere di movimento, sono generosi ma non bucano i perfetti sincronismi della difesa iberica. All’ultimo secondo Dushkevich effettua a lato il tiro della disperazione, ma la sirena arriva a sancire il tripudio meritato delle furie rosse. Applausi e complimenti per tutti, citt? di Ostrava ed organizzazione del torneo compreso. Nelle gare viste c’? stato sicuramente molto fair play, sportivit? ed emozioni ben distribuite per tutti i cinque giorni di gara. Appuntamento tra due anni, molto probabilmente in Portogallo, favorito per l’assegnazione dell’Europeo (forse con pi? squadre e non pi? disputato in inverno, si decider? comunque a met? marzo) su Olanda e Bosnia Erzegovina.
Classifica finale Europeo Ostrava 2005:
1) Spagna
2) Russia
3) Italia
4) Ucraina
5) Olanda
6) Portogallo
7) R. Ceca
8) Ungheria
Capocannoniere del torneo: Nando Grana (Italia), 6 reti.
Albo d’Oro Europei:
1996: Spagna (non ufficiale); Italia quarta.
1999: Russia; Italia terza.
2001: Spagna; Italia quarta.
2003: Italia.
2005: Spagna; Italia terza.
UCRAINA – ITALIA 1- 3 (1-2)
UCRAINA: Popov *, Romanov, Koridze * (cap.), Shaytanov, Brunko, Rogachov, Kudlay *, Zamyatin, Sytin *, Pylypiv *, Kovalyov, Vlasenko (p.). All. Lysenchuk.
ITALIA: Farina *, Grana (cap.), Pellegrini, Mantovanelli *, Jubanski *, Bertoni, Bacaro, Scala, Fabiano *, Foglia, Feller (p.), Zanetti *. All. Nuccorini.
Arbitri: Galan Nieto (Spa); Novak (Cro).
Reti: 5′ 7″ Grana, 8′ 21″ Sytin, 15′ 24″ Fabiano, 20′ 59″ Zanetti.
Note: Falli pt: Ita 2, Ucr 0; st: Ita 1, Ucr 2. Spettatori: 900 circa.
Ostrava – Dopo la sbandata di venerd? scorso, riesce all’Italia di salire sul gradino pi? basso del podio, eguagliando il risultato ottenuto nel 1999 a Granada. Non era facile smaltire in poche ore delusioni e malumori per la sconfitta in semifinale, con il terzo posto finale che non pu? non lasciare qualche piccolo rimpianto per un torneo condotto a buoni livelli, salvo poi cadere in una sola e sfortunata partita. Gli azzurri partono lenti, contratti, cercano di giocarla questa finalina che va onorata, ma i primi 5′ sono da non spot per la disciplina. Popov allunga un paio di volte il suo piedone per fermare le conclusioni di Zanetti e Fabiano, salvo poi arrendersi poco dopo. Nuccorini decide di sveltire i tempi di azione e con un nuovo quintetto (Grana, Scala, Bertoni e Foglia) arriva il vantaggio: Foglia, nel ruolo di pivot spalle alla porta appoggia per l’accorrente Grana che di destro giustizia Popov. La partita continua ad offrire pochino, l’Italia prova a fare qualcosa, l’Ucraina assiste attenta per poi ripartire. All’ottavo Kudlay riesce a servire una buona palla sulla destra al biondo Sytin che prontamente batte sotto le gambe di Farina. Il break galvanizza i gialli d’Ucraina che con uno dei rari spunti di Koridze sfiorano anche il vantaggio: il capitano serve al centro per Sytin, ma Farina chiude bene il varco in uscita. L’Ucraina della prima frazione ? tutta questa, per il resto ? solo Popov contro tutti. Bacaro sulla sinistra prova un paio di accelerazioni ma quando riesce a battere trova pronto il numero uno avversario, il quale nulla pu? a due minuti dal riposo: Bertoni scarica su Fabiano, pronto il tiro che pur smorzato da Popov va a riposarsi in rete. Ultima emozione di tempo ad opera di Grana, abile a rubar palla su un difettoso disimpegno in area di rigore di Koridze, ma la conclusione lambisce il palo. Il rientro in campo fa ben sperare su un eventuale esito positivo della gara. Jubanski vede un varco attraverso il quale servire a Zanetti un pallone da spedire in rete, ed il suo compagno non lo tradisce. La gara cala di interesse, Farina ? sempre pi? spettatore mentre Popov non ha nemmeno il tempo di rifiatare. Se c’? un appunto che non pu? essere fatto ai ragazzi di Nuccorini ? certamente l’elevato numero di tiri in porta. Bertoni, Zanetti, Foglia, Bacaro, ma si resta sul 3 a 1, risultato buono ma non ancora decisivo, come Russia docet. Ci? nonostante l’Italia controllo senza eccessivi affanni, sfiora in un altro paio di volte il poker, ma va bene cos?. C’? solo il tempo di vedere Farina in volo plastico su una bordata di Pylypiv, poi la sirena della fine. Applausi per tutti, meglio veder il bicchiere mezzo pieno che mezzo vuoto.
Dopo partita:
Lysenchuk: “Il quarto posto non ? da buttare. Abbiamo attuato un parziale cambio generazionale e saremo pronti tra due anni”.
Nuccorini: “Sono soddisfatto della vittoria, non dell’andamento generale del torneo. Abbiamo ottenuto gli stessi risultati delle finaliste, quattro vittorie ed un pari, giocando un gran bel futsal, ma non ? bastato per giocare per il titolo. Ci fermiamo al gradino pi? basso del podio, ma non rimprovero nulla ai ragazzi. Ho stima dell’Ucraina e del suo tecnico”.
Domanda di F. Guerriero a Nuccorini: “Se ti chiamasse la Lazio calcio per allenare, lasceresti l’Italia del futsal?”.
Nuccorini (sorridente): “Perch? no? La cosa appare al momento inverosimile anche se sarebbe bello”.
Grana: “Sono stato onorato di essere il capitano di questo gruppo. Ci ? mancato veramente poco per poter arrivare in finale. Le due finaliste non migliori di noi. Credo si potesse fare di pi?”.
Pagelle Italia:
Farina 7 – La sua partita ? di buon livello, sia dal punto di vista mentale che tecnico. Sul gol pu? essere assolto. Quando ? stato chiamato in causa non ha tradito.
Grana 7 – E’ piaciuto un po’ meno nelle ultime due gare, ma il suo torneo ? stato ampiamente positivo. Oggi non ha sbagliato nulla, sicuro e sempre pronto con il gol.
Pellegrini 6 – Gara diligente, senza affanni, n? timori, n? pause patite come tutta la squadra appena 48 ore prima.
Mantovanelli 6,5 – Da consistenza al reparto, pur giocando forse un numero non altissimo di minuti. Il suo torneo ? stato buono, di sostanza. Difficile che Nuccorini ne faccia a meno.
Jubanski 7 – Ricorda quello della prima gara contro il Portogallo. Molto inserito nella manovra, presente nel vivo delle azioni, prova anche un paio di tiri con coraggio.
Bertoni 6,5 – Non ? stato in questo Europeo il giocatore che tutti conosciamo, pi? frenato da un punto di vista atletico. Bello il suo assist a Fabiano per il raddoppio.
Bacaro 6,5 – Come per Bertoni, anche per lui vale lo stesso discorso. In questa finalina si muove bene e solo la sfortuna gli nega il gol, ma non ? stato un torneo memorabile per lui.
Scala 6 – Fa la sua parte con impegno come sempre. Prova un paio di volte il cambio di passo per arrivare al tiro o alo scarico per il compagno vicino, ma non sempre ? fortunato.
Fabiano 7 – Non solo per il gol, bello e di gran opportunismo. Svaria molto su tutto il fronte offensivo e sembra, rispetto ad altri suoi compagni, avere migliori energie.
Foglia 6,5 – Entra in campo con molta voglia di fare e si vede. Non vola come qualche tempo fa, ma spalle alla porta offre assist importanti, come in occasione del primo gol di Grana.
Zanetti 7 – Voto per la gara di oggi, condita dal gol del 2 a 1, e per un Europeo giocato ad alti livelli, con maturit?, e classe sopraffina, ampiamente profusa soprattutto.
Feller n.e.
Nuccorini 7 – Ha fatto un buon lavoro, partito anni addietro. Anche oggi ha motivatola squadra che ha risposto bene. L’alloro va solo ai vincitori, ma ad Alessandro va detto un grazie.