Quartiere di Secondigliano, Rione Amicizia. E? scritto nel nome, un legame che inizia sin da piccoli, quando giocavano assieme nel cortile della parrocchia. L?idea di fare una squadra viene a Ciro Martino, fac-totum di un club quasi passato alla storia del futsal giovanile: il Real Briganti. In quella squadra c?erano Ciro Attanasio (Napoli Barrese), Salvatore Amirante, Vincenzo Botta (Cogeap Vesevo), Enrico Longobardi e Pasquale De Luca (Santa Maria). ?Che gruppo fantastico, il mio sogno un giorno ? di vederli giocare un?altra volta tutti insieme? ricorda l?attuale tecnico del club stabiese, Nin? Conte, che li guid? nel 2001-02 quando vinsero il
campionato di C2 e divennero tutti campioni d?Italia con la rappresentativa campana di Antonio Sarnelli. Ma Conte c?era anche l?anno prima, dove arrivarono alla semifinale nazionale del campionato juniores persa col Forst Palermo. ?Peccato, per? facemmo un?impresa ai quarti col
Pescara – ci dice De Luca – poi riuscimmo ad arrivare al terzo posto battendo l?Aosta. Siamo cresciuti col pallone, la nostra ? un?amicizia fraterna?. ?Eravamo un gruppo compatto, sette giorni su sette insieme. Uscivamo pi? tra di noi che con le nostre fidanzate – racconta
Longobardi?- l?unico che la stagione successiva non and? allo Stabia dove gli altri, con un certo Adriano Foglia, divennero campioni d?Italia under 21. Ora sono giocatori importantissimi nei rispettivi club di appartenenza. Botta ? stato capitano della nazionale Under 21. ?La maglia
dell?Italia ? un?emozione incancellabile, mi auguro di poterla indossare di nuovo?. C?? qualcuno che ha un legame familiare ancora pi? forte, le strade si sono incrociate per Rita, sorella di Attanasio e Carmine, fratello di Amirante, convolati a nozze. E sar? una settimana particolare,
quella della vigilia di una grande sfida. Gi?, c?? il derby Napoli Barrese-Cogeap Vesevo e la febbre sale. ?Spero che invece non aumenti troppo la temperatura corporea di Salvatore – sorride Ciro -. Quando sta male, gioca bene e segna pure. Cercher? di non fargli prendere colpi di freddo?. ?Sono sicuro che non dormir? la notte – replica Salvatore – . Quando c?? una partita importante ? teso come una corda di violino. Comunque chi perde paga la cena, a quattro, con le nostre fidanzate?.
(Articolo sulla Gazzetta dello Sport del 13 novembre)