Cambiamo questo regolamento in serie A e nei campionati nazionali. Alla svelta. Basta con questi campionati falsati nella classifica marcatori e nelle differenze reti. La riflessione viene spontanea dopo l'ultima goleada del Napoli Vesevo all'Arzignano in cui, consentiteci, la squadra campana ha fatto benissimo a realizzare tanti gol, con tutti i calcoli che un club possa fare a tavolino. Cinismo, mancanza di rispetto per l'avversario? Basta con queste inutili e false ipocrisie. La verità è un'altra. La verità è che all'andata l'Arzignano ha giocato e battuto il Pescara, il Kaos Bologna, il Napoli Vesevo, il Cagliari, pareggiato col Bisceglie e da quando è sparito nel girone di andata schierando i ragazzini ha regalato i punti ad Augusta, Luparense, Barrese, Lazio e Napoli (anche se questa non fa testo). La verità è che il Napoli ha battuto il Kaos Bologna e il Cagliari con una parvenza di squadra e dalla nona giornata in poi ha giocato con i ragazzini. Se fossi un dirigente del Kaos Bologna m'incazzarei di brutto. Come si fa a superare questa barriera regolamentare, rendendo meno ridicolo il campionato, che in caso di sfascio societario consente ad un club di portare allo sbando dei ragazzini per conservare un titolo sportivo? Aumentare i costi e la fidejussione per l'iscrizione non è una soluzione. Non è qualche migliaia di euro in più che scoraggia all'inizio i vari presidenti, bisogna cambiare semplicemente le regole cercando di tutelare l'immagine del campionato, la sua regolarità e rispettare tutte le società che vi giocano. In questo caso, a nostro avviso, non accade. Perché quei punti di differenza persi da squadre che hanno avuto la sfortuna di giocare contro Arzignano e Napoli in condizioni ottimali possono essere l'ago della bilancia di una salvezza, di una qualificazione ai play off. Si deve cambiare registro. Allora lanciamo da punto5.it la nostra proposta. Crediamo che l'unica soluzione sia quella di annullare tutte le partite e concedere il 6 a 0 a tavolino sempre. Come? E' semplicissimo. Il regolamento dovrebbe essere questo. Un club che disputa un campionato nazionale è tenuto a schierare la migliore formazione possibile. In caso di evidente crisi societaria, la stessa è tenuta ad informare gli organi competenti e la Divisione Nazionale calcio a 5 di non essere più in grado di mantenere gli accordi economici con i giocatori e di non poter far scendere in campo una squadra competitiva per gareggiare alla pari contro le avversarie. La società, al solo fine di mantenere il titolo sportivo, cercherà di rispettare l'impegno della presenza con alcuni suoi tesserati facenti parte del settore giovanile ad ogni gara fino al termine del campionato consapevole che alla quarta rinuncia lo stesso titolo sportivo andrà perduto e tutti i giocatori saranno svincolati. In base a questo prospetto la società accetta che ogni gara precedentemente disputata e le successive saranno assegnate con il punteggio 0 a 6 a tavolino. La società non ha l'obbligo di scendere in campo dal momento in cui dichiarerà il suo stato di crisi, ma solo di fare il riconoscimento dei giocatori prima di ogni sfida e automaticamente scatterà lo 0 a 6 a tavolino. Le partite potranno essere disputate a titolo di amichevoli, senza alcun riconoscimento del punteggio e senza la direzione di gara. Un regolamento che andrebbe firmato da tutti i club prima dell'inizio del campionato. Vi sembra follia? A noi no. Così finalmente ci sarà, a prescindere dai ritiri e dalle crisi, una situazione uguale per tutti.