Riportiamo il comunicato stampa della societ? Ciri? calcio a 5. La redazione di punto5.it, come gi? fatto in altre circostanze, si dissocia completamente dal testo pubblicato non essendo pervenute prove testimoniali, n? documentate che possano provare i fatti. Tale comunicato era possibile leggerlo da ieri anche attraverso il sito italiacalcioa5.it come da noi scritto in successivo momento all’articolo pubblicato (sezione Coppa Italia serie C1). Questa mattina ? pervenuto anche alla nostra redazione e lo pubblichiamo integralmente. La societ? Ciri? calcio a 5 attraverso il suo Uffcio Stampa nelle parole di Andrea Magri ? responsabile delle sue affermazioni e la societ? Santa Maria La Carit? ha il dirittto di replicare.
Questa ? la premessa del firmatario Andrea Magri
Quanto avvenuto durante la partita di coppa Italia tra Santa Maria La Carit? e il Ciri? ? assurdo e vergognoso. E’ la rovina dello sport. E’ giusto che tutti sappiano quali intimidazioni e minacce hanno dovuto subire i giocatori del Ciri?. Perch? tutti sappiano, si indignino e certe cose non si ripetano pi?. Vi allego il Comunicato Stampa con richiesta di pubblicazione. L’omert? non giova a nessuno, tantomeno alle migliaia di societ? della vostra regione che conoscono i valori dello sport e del calcio a cinque.
Doveva essere una festa dello sport e del Calcio a Cinque. In palio c?era la Coppa Italia nazionale di serie C, un trofeo prestigioso da assegnare alla squadra che sul campo si dimostrava pi? forte. Invece lo sport e il Calcio a Cinque hanno perso. La cronaca: luned? sera il Ciri? ? sbarcato all?aereoporto Capodichino (NA) per giocare il giorno successivo alle 16.00 a Castellamare di Stabia contro i locali del Santa Maria La Carit?. Le minacce sono iniziate gi? all?aereoporto. Due tesserati del Santa Maria si sono avvicinati ai giocatori e all?allenatore del Ciri? minacciandoli e mostrando dei coltelli: ?O perdete la partita o non tornate vivi a casa?. Quando alle 15.00 di marted? i giocatori del Ciri? sono entrati nell?impianto di gioco sono stati immediatemente aggrediti con schiaffi e pugni. Negli spogliatoi sono entrati armati di coltelli i responsabili del servizio d?ordine della squadra di casa e hanno preso a schiaffi i giocatori del Ciri? tenendoli sotto scacco con i coltelli puntati alla gola. Schiaffi, insulti e minacce sono volati per tutta la partita. I ?coltellari? si sono posizionati dietro la panchina e hanno iniziato a colpire tesserati del Ciri?. Il giocatore Alessandro Tessuti ? stato colpito da una coltellata al polpaccio. Al massofisioterapista della societ?, Stefano Capilli, ? stato pi? volte puntato un coltello in pancia e sono stati rotti gli occhiali. ?O ci fate vincere o non uscite vivi di qua? sono state le continue minacce che i tesserati del Ciri? hanno ricevuto. Il primo tempo ? terminato 3-3 in un clima surreale. Sono stati colpiti tesserati del Ciri? anche fuori da campo. Andrea Perino e Alessandro Drappero hanno ricevuto schiaffi e minacce con i coltelli. Nella ripresa il clima si ? fatto sempre pi? incandescente: addetti al servizio d?ordine del Santa Maria continuavano a colpire con i coltelli i giocatori del Ciri? seduti in panchina. Considerata l?assenza delle forze dell?ordine, o si perdeva la partita e la Coppa o c?era il concreto rischio di non uscire illesi dall?impianto di gioco. La squadra ha a malincuore deciso, durante un time out, di far vincere la partita e la Coppa Italia al Santa Maria per non rischiare l?incolumit? fisica. La partita ? terminata 11-3 per i campani.
A seguire le parole del presidente del Ciri?, Luigi Vormola:
?Quello che ? successo ieri a Castellammare non pu? passare inosservato, per tutti, dagli addetti ai lavori ai semplici appassionati di sport in generale e di Calcio a Cinque in particolare. Eravamo preoccupati per questa trasferta, abbiamo fatto sei riunioni in due settimane per decidere come organizzarci per evitare problemi e abbiamo deciso di non portare con noi mogli e fidanzate per evitare pericoli, ma tutto questo non ? servito. Sono accadute cose incredibili, che ti lasciano sensazioni di impotenza e di conseguenza paura, come scoprire all?arrivo al campo che chi ti ha minacciato la sera prima all?aeroporto fa parte del servizio d?ordine della societ? ospitante, scoprire che il problema della sicurezza non viene dal pubblico ma dai dirigenti e dal personale autorizzato all?accesso agli spogliatoi, vedere dai pochi minuti di video che abbiamo potuto girare un ?addetto ai lavori? che ti fa il segno del taglio alla gola se non la smetti di riprendere: sono tutte cose disarmanti. Non c?erano le condizioni di sicurezza non solo per poter giocare, ma soprattutto per poter uscire dall?impianto. Ho chiamato personalmente la polizia dopo i primi problemi all?arrivo al campo, ma per gli agenti accorsi immediatamente era tutto ?normale?, tranquillo, non c?erano motivi particolari per doversi fermare e se ne sono andati. Alla fine del primo tempo, quando si ? capito che non c?erano pi? i presupposti per giocare, ho richiamato il centralino della polizia che mi ha consigliato di chiamare i carabinieri di Castellammare; nel frattempo i ragazzi avevano gi? deciso di non giocare pi? e l?arrivo dei carabinieri ? servito solo a scortarci al pullman fra gli applausi ironici dei tifosi e dei dirigenti. Voglio sottolineare una cosa: abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilit? per poter portare a casa la Coppa e per tutelare la nostra incolumit? fisica, ma le due cose ieri non erano compatibili. Mi auguro che quanto successo a Castellammare non faccia passare in secondo piano l?annata del Ciri? Calcio a Cinque, anche se l?amarezza ? davvero tanta?
A seguire le parole del Direttore Generale del Ciri?, Antonio Punzurudu:
?La nostra sconfitta, se cos? si pu? chiamare, non deve restare in silenzio: deve essere l?ultima volta che a Napoli accadono cose del genere. Riteniamo opportuno denunciare l?accaduto in modo tale che sia la giustizia sportiva sia la giustizia ordinaria possano prendere le contromisure necessarie. Sono amareggiato: nel caso non venisse fatto nulla a livello federale per quanto accaduto ieri abbandoner? il mondo del Calcio a Cinque. La vittoria di un titolo nazionale ? un sogno al quale si pu? arrivare solo dopo aver fatto sacrifici enormi ed ? difficilissimo da raggiungere. Mon ha senso lottare per anni se poi il sistema corrotto non ti permette di alzare una Coppa. Ieri non ha perso il Ciri? Calcio a Cinque, ha perso lo sport?
A seguire le parole del vicepresidente del Ciri?, Sergio Ferraris:
?Amarezza e disgusto. Sono le sensazioni che sento oggi a ?mente fredda? per quello che ? successo ieri a Castellammare. Doveva essere una giornata di sport e di festa, e invece ? stato quello che si pu? leggere su tutti i giornali. Voglio spendere una parola per i ragazzi: abbiamo fatto un?annata straordinaria, irripetibile. Restiamo uniti, consapevoli della nostra forza. Ci aspetta un campionato di serie B per il quale abbiamo lottato tanto, non facciamo in modo che i fatti di ieri possano rovinare il nostro gruppo e ci? che di importante abbiamo fatto in tutti questi anni di sacrifici?.
Nella giornata odierna il Ciri? Calcio a Cinque denuncer? l?accaduto alla giustizia sportiva e a quella ordinaria, affinch? venga fatta al pi? presto giustizia.
Andrea Magri
Ufficio Stampa Ciri? Calcio a Cinque