Oggi intervistiamo mister Crescenzo Falcone dopo la sconfitta contro la Paganese, che ha spento la speranza nella vittoria finale del campionato. Mancano pochi giorni all’inizio della Final Eight di Coppa Italia e in casa Scafati si respira aria di rivincita.
Nei quarti di finale di Coppa Italia affronterete il Real Monturano, cosa pensa di questa squadra?
Non seguo il campionato degli altri gironi per cui mi è sconosciuta, non conosco le caratteristiche della squadra e non so chi ci gioca. Cercherò di documentarmi in questi pochi giorni prima della gara, comunque penso che per arrivare fin qui sarà sicuramente una buona squadra.
Con quali propositi vi apprestate a disputare questa Final Eight?
Il nostro scopo è quello di fare una bella figura, perché la Coppa Italia è un impegno a cui la società tiene, per cui andremo lì cercando di dare il massimo e di arrivare il più avanti possibile. Sappiamo che sarà difficile, perché si tratta delle migliori otto squadre a livello nazionale, quindi troveremo formazioni agguerrite, però sicuramente anche noi diremo la nostra.
Tra le squadre che potreste trovarvi di fronte in questa competizione qual è quella che vi dà maggiore preoccupazione?
Se riuscissimo a superare il primo turno, in semi finale ci troveremo di fronte la vincente tra Canottieri Lazio e Toniolo. La Canottieri Lazio ovviamente ci preoccupa di più, loro sono i padroni di casa e tra l’altro si tratta di una squadra già costruita e attualmente di categoria superiore. Insomma di peggio non ci potrebbe capitare, comunque siamo pronti a qualsiasi cosa, perché in queste competizioni tutto può succedere.
Con la sconfitta di sabato scorso contro la Paganese è svanito il sogno della promozione diretta. Adesso cosa vi rimane, il rammarico per quello che poteva essere e che non è stato o la speranza di ottenere comunque la promozione in serie A2 ai play-off?
Ci rimane la sensazione di aver sprecato un’occasione e la delusione per la mancata promozione diretta, ma è una cosa che abbiamo metabolizzato, infatti dopo la sconfitta contro il Venafro eravamo già pronti all’idea play-off. La gara persa a Pagani ci servirà sicuramente a migliorare, perché ho capito alcune cose che sono state rese evidenti dalla sconfitta, quindi ne terrò conto per il prosieguo del campionato.
Lei è approdato allo Scafati a campionato in corso, come ha trovato la squadra al suo arrivo e come la trova adesso, sia dal punto di vista tattico che mentale?
Quando sono arrivato in questa squadra ho trovato un gruppo messo abbastanza male dal punto di vista mentale, i ragazzi erano molto sfiduciati, quindi ho dovuto lavorare soprattutto su questo e attualmente posso dire che abbiamo fatto passi da gigante, per cui la squadra mentalmente sta bene. Per quanto riguarda l’aspetto tattico appena arrivato ho trovato una squadra che giocava in un certo modo, sia dal punto di vista difensivo che offensivo e anche su questo ho apportato gradatamente quelle che erano le mie idee, tenendo conto che comunque bisognava far rispettare il tabellino di marcia, c’era cioè l’esigenza vincere. Però credo che giunto a questo punto del campionato riesco già a vedere soprattutto dal punto di vista difensivo quelle che sono le caratteristiche che deve avere la mia squadra, quindi sono soddisfatto e penso che meglio non si sarebbe potuto fare a campionato in corso, tenuto conto che ho preso una squadra non costruita da me e questo non è un dettaglio da poco.
La Final Eight di Coppa Italia può rappresentare per voi una sorta di riscatto per un campionato che ha preso una piega diversa da quella che vi aspettavate?
Sicuramente, infatti è una manifestazione a cui noi teniamo soprattutto per questo. Inoltre può essere un buon viatico per iniziare i play-off alla grande se dovesse giungere un risultato positivo.
Sara Incarnato
Ufficio Stampa Scafati S. Maria