Premettiamo subito che non eravamo presenti alla semifinale di coppa Italia, gara di ritorno, tra Cus Avellino e Città delle Acque e visti i racconti ci viene da dire per fortuna. Un livello che rasenta lo schifo provato da chi pensa solo di assistere ad una partita di calcio a 5. Purtroppo quando sono i fattori esterni, incontrollabili o meno a dettare legge allora è meglio farsi da parte, lo abbiamo sempre detto e sosterremo sempre questo nostro pensiero. Non siamo qui per emettere sentenze, quelle le darà il giudice sportivo, ma davvero è fuori ogni logica che per una partita di calcio a 5 si arrivi a tutto ciò. Queste sono le dichiarazioni dei dirigenti delle rispettive società, poi aspettiamo e vedremo cosa accadrà, ma c'è il rischio di pesanti sentenze o addirittura di decisioni clamorose. Emilio Lanzetta (dg Cus Avellino): Stavo assistendo alla gara al centro dell tribuna con alcuni ragazzi della Juniores che in maniera molto gioviale scandivano cori per sostenere i ragazzi in campo. La struttura fin da prima del riscaldamento si è affollata di tifosi adulti del Castellammare che bevevano delle birre Ceres. Evidentemente è girata voce che ci fosse la partita ed improvvisamente sono giunti all'interno della struttura, dal lato opposto dei tifosi di Castellammare, persone di Avellino non appartenenti assolutamente alla nostra società. Sono volati insulti tra le due schiere di persone che hanno lanciato anche bottiglie di birra. Non c'è stata colluttazione tra le due tifoserie perchè gli arbitri hanno sospeso la gara ed entrambe le squadre, insieme con i sostenitori del Città delle Acque, si sono arroccati all'interno degli spogliatoi, mentre le persone di Avellino cercavano di penetrare nella struttura e hanno preso a calci le porte dell'impianto. Non so se qualche giocatore del Città delle Acque abbia subito dei colpi nel parapiglia. So che il nostro secondo portiere, Vassallo, ha ricevuto alcune percosse ed è stato condotto al pronto soccorso per valutare l'entità delle botte. Credo che quanto accaduto sia frutto di una storica rivalità tra Castellammare e Avellino insita nel mondo del calcio. Da parte della società Cus Avellino c'è stato il massimo sforzo per tentare di sedare gli animi anche a rischio dell'incolumità dei suoi dirigenti. Un commissario di campo, appostato vicino al pullman del Città delle Acque, mi ha riferito che il veicolo non ha subito danni. Siamo molto rammaricati ma non potevamo fare di più per evitare che questa gente rovinasse un cosi' bello spettacolo di sport. Avevamo pregato le forze dell'ordine di essere presenti perchè sapevamo dell'arrivo dei tifosi del Città delle Acque, ma chiaramente non erano presenti".
Massimiliano De Iulio (presidente Città delle Acque): "Sono entrati dei tifosi del Cus Avellino con mazze e siamo stati aggrediti. Questi pseudotifosi si sono avvicinati anche al settore occupato dai nostri supporters, in cui c'erano anche famiglie con bambini. Cascone, Parmendola, Garzillo e Cesarano riportano delle lividure e appena siamo usciti dalla tendostruttura scortati dalla polizia ci siamo recati subito al pronto soccorso. Anche il pullman sociale è stato gravemente danneggiato. Sono stati rotti i vetri e sono state bucate le ruote. Ci siamo arroccati all'interno degli spogliatoi perchè 200 tifosi ci hanno aspettato ancora all'esterno della struttura. Mio figlio di 8 anni è diventato bianco dalla paura".