TARANTO – Un clima ostile e non ? una novit? contro una squadra un po? bestia nera della Campania. Il Real Statte ha rappresentato sempre un ostacolo insuperabile, ma non lo ? certamente per questa Professional. Campo piccolo, pubblico rumoroso, una cornice da semifinale di Coppa Italia. Tutti ingredienti per assistere ad un bel match di calcio a 5. Peccato che a dirigere la partita, la Divisione chiami anche arbitri locali (uno di Taranto), l?altro di Palermo. Pronti via, la Professional conquista un doppio vantaggio con De Vita, troppo forte per questo Real Statte e diffidata. Una mischia, c?? un fallo in cui la De Vita ? completamente incolpevole, ma scatta, guarda caso, l?ammonizione: salter? il ritorno. Le locali rimontano e chiudono la prima frazione in vantaggio (3-2). C?? tensione, ma Acone e compagne non perdono la concentrazione e anche quando le pugliesi sono in vantaggio 6 a 4 riescono nel finale a rimontare, pareggiare ed a sfiorare la vittoria, quando il direttore di gara nega un gol, fischia in anticipo la chiusura del match con le campane protese all?attacco. Amara l?analisi della Sergiano: ?Vedere un arbitro di Taranto che ammonisce la De Vita senza ragione sapendo della sua diffida ci insospettisce, ci hanno negato un rigore netto e sulla ripartenza lo ha assegnato a loro con la Bentivoglio che ha preso la palla con la pancia due metri fuori l?area, abbiamo le immagini. Se non fosse stata per la nostra determinazione e per la grande prova di Taglialatela tra i pali che ha sventato anche tre tiri liberi, poteva andare peggio. Alla fine abbiamo avuto la possibilit? di vincere, ma ci hanno negato un gol e l?arbitro ha fischiato 2 minuti prima la fine perch? loro stavano soffrendo?.