Il Napoli Vesevo visto con l'Acqua & Sapone è un po' Daniele Melise, un po' Giovanni Maggio, un po' Pasquale De Luca. Siamo chiari, senza voler crocefiggere nessuno né esaltare troppo gli altri, ma per analizzare, come il buon Centonze saprà fare meglio di noi, errori e privilegi di questa squadra alla terza sconfitta consecutiva. I punti fanno morale ma questo gruppo deve essere consapevole che era assolutamente da mettere in preventivo una falsa partenza con possibili sconfitte da collezionare. Certo, la fortuna ha voltato le spalle nei dettagli, quelli fondamentali, ai partenopei, ma bisogna guardare oltre la classifica. Daniele Melise è il talento che più di tutti ha già dimostrato di essere all'altezza della serie A, e non solo. E' quello che sbaglia un gol incredibile ad Asti e poi si fa buttare fuori. E' giovane e non gli si può chiedere di avere la saggezza necessaria di avere sempre i nervi saldi, ma deve vestire l'abito del calcettista maturo e sfogare in rabbia agonistica le sue qualità, altrimenti fa un danno a se stesso e ai compagni. Quella napoletanità che stiamo sottolineando da quando è nato il progetto deve rappresentare il valore aggiunto, non la somma dei difetti che il gruppo potrebbe manifestare. Consapevolezza dei limiti significa però anche togliersi da dosso quel senso di responsabilità, di paura di sbagliare che ti possono indurre all'errore. E se arriva, un Maggio che dà il cuore negli allenamenti deve avere la forza di superarlo. Nessuno gli ha chiesto di diventare Sandrinho, questo lo deve sapere ed è fondamentale nella testa di un ragazzo che può disorientarsi pensando di essere l'arma risolutrice o il capro espiatorio. Ecco, in questo Napoli Vesevo non ci sono divi, chi li guarda lo sa e non giudica, ma apprezza il coraggio e la volontà di quanto stanno facendo. Questo vuol dire andare oltre, non perdersi nel pensiero di essere stato un colpevole, ma continuare a giocare con la stessa determinazione. Come fanno tutti, dal primo all'ultimo, come fa Pasquale De Luca. Sappiamo che non si monta la testa, perciò fargli qualche complimento pubblico per la sua straordinaria crescita è d'obbligo. Nessuno ha mai avuto fiducia concreta in lui. E' andato su tutti i palloni a dettare sempre il passaggio, liberando lo spazio per i compagni, provando le conclusioni, colpendo un palo, realizzando un gol, andando a cercare una conclusione su schema da rimessa laterale, aggirando tutta la difesa dell'Acqua & Sapone, con una rapidità e una precisione che abbiamo visto fare solo ai grandi interpreti di quel ruolo. Il merito è suo, di Centonze, del preparatore atletico De Michele. Parole che non gli faranno venire le vertigini, perché il Napoli Vesevo, lo ribadiamo a chiare lettere, deve essere consapevole dei suoi limiti. Con la mentalità giusta, quella che ha, per superarli.