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Dopo aver visto, come sempre in esclusiva, la maggior parte dei match del terzo turno di C1, eccoci all’appuntamento con la nostra moviola, questa settimana davvero ricca.
Analizziamo il primo episodio. Real Sant’Erasmo-Real Calvi Simaldone. Sul 3 a 2, gli ospiti battono un calcio di punizione senza attendere il fischio dell’arbitro segnando la rete del pareggio, il gol è valido ma viene annullato. Le proteste vengono tuttavia alleviate poichè dopo la ripresa effettiva del gioco gli i Catalano gonfia la rete sullo stesso calcio di punizione per il momentaneo 3 a 3.
Passiamo a Napoli Lepanto-Cus Avellino. Sull’1 a 0 gli irpini possono recriminare per un fallo da dietro in area di Finamore su un calcettista biancoverde che gli arbitri avrebbero dovuto sanzionare con il calcio di rigore, ma su cui lasciano proseguire. Sul gol dell’1 a 1, che ha suscitato qualche protesta dai padroni di casa in quanto la punizione è stata battuta mentre l’arbitro segnava un’ammonizione, non c’è alcuna segnalazione regolamentare da parte del direttore di gara dal quale si evinca che si sarebbe dovuto attendere il fischio: gol valido dunque. Nel finale l’Avellino si lamenta poichè gli avversari avrebbero commesso il sesto fallo ma gli arbitri non assegnano il tiro libero. Le immagini non chiariscono se nell’arco del secondo tempo ci siano stati i sei falli, fatto sta che in occasione del presunto quinto fallo i direttori di gara non lo segnalano mentre alla fine, nel momento di quello che sarebbe il sesto fallo, le giacchette nere sembrano indicare il dischetto dei dieci metri per poi segnalare il quinto fallo. In questa circostanza c’è da sottolineare che secondo le testimonianze raccolte dalla nostra redazione entrambe le società sono concordi sul fatto che i falli fossero sei.
In Afragola-New Team i padroni di casa protestano in avvio di ripresa per un presunto tocco col braccio di D’Addio in prossimità della linea dell’area di rigore. Le immagini rallentate non chiariscono la dinamica dell’azione.