In una situazione improvvisa il Gragnano si è trovato spiazzato e subito ha cercato contemporaneamente di ricucire lo strappo con Serratore e soluzioni alternative. La telefonata a Deda c'è stata come afferma il tecnico partenopeo: "Mi hanno chiesto la disponibilità a subentrare se non ci fossero state più le condizioni di continuare il progetto precedente ma li ho ringraziati e ho detto di no. Devo dedicarmi al mio lavoro di avvocato e per ora non posso accettare un progetto in corsa". Quindi salta la candidatura di Deda ed a questo punto ci si muoverà probabilmente sul mercato straniero con un tecnico non italiano a meno che la società non faccia un'ulteriore scommessa con qualche alenatore emergente come Barbato o Falcone. Intanto arriva pesantissima l'accusa verso l'ormai ex tecnico di Gragnano da parte del presidente Pepe: "Sono profondamente deluso da Serratore – afferma -. Non capisco nulla di quello che ha fatto e non condivido nulla di quello che ha scritto. Ma che significa incomprensioni caratteriali? Io vado a lavorare tutti i giorni e posso avere problemi col mio datore di lavoro, non per questo ci litigo, si superano e si va avanti. Abbiamo accontentato Serratore su tutto, anche quando all'inizio c'eravamo fermati per ovvi problemi che tutte le società possono avere. E' stata la nostra prima scelta, un gragnanese nell'anno in cui finalmente torniamo a giocare nella nostra città con tutte le difficoltà che abbiamo avuto e lui ci lascia a due settimane dall'inizio del campionato senza una spiegazione logica. Sono cose che gli ho detto al telefono e ribadisco. E' davvero sconcertante questo suo atteggiamento, davvero ci sentiamo traditi in un progetto che stavamo cercando di portare avanti con tanto entusiasmo. Ora ci muoveremo per cercare un sostituto e questo doveva essere l'ultimo dei nostri pensieri. Tutti hanno il diritto di fare le loro scelte, ma non osì ed a questo punto non credo mai più che tra noi e Serratore ci possa essere un minimo di stima".