Il Casavatore torna a vincere in casa, dove i tre punti mancavano dal 15 ottobre, superando con un netto 7 a 2 il Cus Avellino, alla seconda sconfitta nella gestione Carbone.
LA PARTITA – Cominciano meglio gli ospiti, che nei primi minuti sciupano tre clamorose palle gol. I locali ne approfittano e al 13′ si portano in vantaggio con un gol dell’ex “dal dente avvelenato” Rolando Mandragora. La partita rimane equilibrata dal punto di vista delle palle gol, ma il Casavatore ha maggiore determinazione e chiude la prima frazione sul 3 a 0 grazie alle realizzazioni di Pezzella e Varriale. La ripresa si apre sulla scia del primo tempo, con Luigi Mandragora che cala il poker. Gli irpini cercano di riaprire la partita con la rete di Giusti al 35′, ma al 39′ Milito si fa espellere e dopo sessanta secondi Pezzella chiude virtualmente i conti con il gol del 5 a 1. Negli ultimi dieci minuti Rolando Mandragora firma la personale doppietta e Ferri sigla la prima rete con la sua nuova squadra. A due giri di lancette dal termine Abate fissa il definitivo 7 a 2, che premia un Casavatore dal grande cuore e punisce un Cus Avellino nervoso.
“SQUADRA AFFAMATA” – Soddisfatto Gregorio Martino: “Oggi si è vista una squadra affamata, avremmo dovuto giocare in questo modo anche le partite precedenti. Un plauso a Rolando Mandragora, che teneva a questa partita ed ha offerto una grande prestazione, e a Peppe Pezzella che dà sempre il suo contributo. Una nota positiva anche per Alberto Caturano, figlio del presidente, che oggi ha compiuto 18 anni ed ha indossato la fascia da capitano”.
“SCOMPARSI DOPO LO SVANTAGGIO” – Deluso il tecnico biancoverde Carbone: “La partita si è giocata fino al loro vantaggio, non mi capacito di come la squadra non abbia reagito dopo l’1 a 0. Abbiamo subito due gol ingenui nel finale di primo tempo e la ripresa per loro è stata tutta in discesa”.
Dall’inviato Josè Astarita