Mamhoud Kone ha fatto, in linea d’aria, 3122 km dal suo paese natale, il Mali, alla sua “città d’adozione”, Napoli.
In linea d’aria, già come se fosse un uccello, l’ “Uccello Kone”.
Realisticamente quei Km sono moltissimi in più, una cifra incalcolabile, percorsi tra mille peripezie, con una tappa intermedia in Libia e una guerra civile dalla quale uscire con “le ali integre”.
Niente male per un ragazzo di 25 anni che è approdato, con altri 250 profughi, sulle nostre coste.
Mamhoud, dopo questo periplo, è giunto a Napoli, a Secondigliano per l’esattezza. Qui la vita gli ha voluto concedere una tregua, dandogli la possibilità di conoscere e, soprattutto, farsi conoscere ed apprezzare da Pino e Gianni Maddaloni.
L’oro olimpico e suo padre l’hanno “adottato” sportivamente, offrendogli un “nido” dove oggi Mamhoud si allena regolarmente, ovvero lo Star Judo Club.
Pino e Gianni Maddaloni hanno un obiettivo che vogliono traguardare (questa parole dette da un campione olimpico sono moneta sonante e non parole al vento): PORTARE MAMHOUD ALLE OLIMPIADI DI RIO DE JANEIRO DEL 2016, CON LA CITTADINANZA ITALIANA.
United Colours of Futsal, come verrà evidenziato dalla Gazzetta dello Sport di domani, ha ritenuto giusto offrire il proprio contributo per l’acquisto di tutto il materiale sportivo necessario, per far diventare realtà questo progetto.
Perché? Perché non ci possiamo sottrarre alle sfide, soprattutto quando sono così coerenti con i nostri valori.
In questo percorso, in quest’altro viaggio dell’ “Uccello Kone” siamo al suo fianco, siamo con Gianni e Pino Maddaloni, siamo sul Tatami.
Contribuiremo affinché Mamhoud si alzi in volo, nuovamente, raggiunga i lidi caldi, quelli di Rio, quelli delle Olimpiadi del 2016.
Siamo con te Uccello Kone.
Comunicato stampa United Colours of Futsal