PALERMO-NAPOLI BARRESE 8-3
Palermo: Cracolici, Patan?, Ragusa, Di Maggio, Lucchese, Bruno, Di Dio, Rovetto, Napoli, Torcivia, Prestigiacomo, Romeo. All. Palumbo
Napoli Barrese: Guerra, Maggio, Attanasio, Mazzocchi, Reinaldo, Dalmas, Mollo, Suarato, Ferreyra, Prota, Esposito. All. Volpe.
Arbitri: Muratore (Perugia), Balestra (Forl?). Cronometrista: Graziano (Palermo)
Reti: 5? Di Dio su rig. 6? e 14? Torcivia, 25? Di Dio, 27? Mazzocchi, 31? Di Dio, 32? Torcivia, 35? Suarato., 36? Di Dio, 16.30? Dalmas, 37? Napoli.
Note: ammoniti Ferreyra, Mazzocchi, Prota, Guerra e Maggio.
Seconda sconfitta in trasferta per la Napoli Barrese, un punto in tre partite. Numeri che farebbero riflettere per una squadra partita con tutte altre ambizioni ma che sono conformi alla realt? che il club partenopeo sta vivendo in questo momento. A Palermo ? arrivato un ko netto nel risultato, nonostante una prova complessivamente generosa dei rossobl? falcidiati dalle troppe assenze. L?assenza di Bolognese si ? fatta inevitabilmente sentire, si ? rivisto Reinaldo, solo in panchina, il suo debutto ? rinviato al Palavesuvio. I problemi sono gli stessi delle sfide precedenti col Raiano e col Putignano, questa volta si ? messo il solito arbitraggio casalingo, quando si viene a giocare in Sicilia, a compromettere un match nato gi? sotto una cattiva stella. E? anche accettabile raccogliere cinque cartellini gialli in una trasferta segnata dal troppo nervosismo, non ? accettabile vedere alcuni giocatori del Palermo tartassare di falli quelli della Napoli Barrese, Patan? su Suarato in particolare, e sorvolare ogni volta. Non vuole essere una giustificazione questa per una squadra che stenta ad esprimersi al meglio, condizionata dai pochi cambi a disposizione, partita con la convinzione di poter dire la sua in Sicilia, ma costretta alla resa anche per la grande giornata di Cracolici che ha negato pi? volte ai campani di rientrare nel match.
Nei primi 5 minuti la Napoli Barrese inizia bene creando anche qualche palla gol. La partita cambia subito volto al 5? quando un dubbio fallo in uscita di guerra su Torcivia spedisce Di Dio sulla lunetta dei 6 metri. Palermo in vantaggio e il raddoppio non si fa attendere con lo stesso Torcivia a segno al 4?. La Napoli Barrese prova a venir fuori con una traversa colpita da Mollo e le tante occasioni create da Mazzocchi, Dalmas e Suarato. Niente da fare, la palla non vuol saperne di entrare complice anche un pizzico di sfortuna e un po? di imprecisione. Il Palermo, sull?altra sponda, ? cinico e firma il 3 a 0 e anche in chiusura di prima frazione, con Maggio al tiro, il gol non arriva.
Nella ripresa si comincia col passo sbagliato, i rossobl? non trovano al via del gol e subiscono la quarta rete. Mazzocchi finalmente sblocca ai suoi, ma ? un fuoco di paglia perch? in due minuti il Palermo chiude il match portandosi sul 3 a 1. Nella parte restante della gara, mister Volpe schiera Attanasio portiere di movimento e arrivano altri 4 gol, due per parte per il finale scritto. Primo gol di Dalmas e ancora una prova convincente del giovane Ferreyra che mostra tranquillit? e sicurezza in campo. Non ? l?inizio campionato sperato per la Napoli Barrese, ma gi? con gli innesti di Bolognese e Reinaldo lo scenario cambier? e si potr? vedere un gruppo pi? competitivo che deve solo invertire rotta nell?affrontare con pi? serenit? i prossimi impegni.
?Sono amareggiato per il risultato ? afferma il presidente Pappalardo ? ma non facciamo drammi. Avremo un confronto e un dialogo con la squadra per capire quali sono i problemi. Purtroppo non abbiamo potuto schierare l?organico al completo e in serie A2 devi essere al top per competere con le avversarie. Siamo convinti che usciremo presto da questo periodo no e inizieremo a dire la nostra?.
Ufficio Stampa Napoli Barrese
ARICCIA-VESEVO 3-2 (1-1)
ARICCIACOLLEFERRO: Bernardi, Pampanini, Vita, Bresciani, Pinzon, Di Tomasso, Mesquita, Nen?, Guerini, Paolinho, Pir?, Macalli. All. Forte.
COGEAP VESEVO: Piccolo, Amirante, Sepe, Vuolo, De Camargo, Melise, De Luca, Campano, Botta, Fabbrini, Alan, Assante. All. Di Costanzo
ARBITRI: Gatto (Messina), Bulluggiu (Cagliari), Muccardo (Roma 2)
RETI: 06? Alan (V), 17? Autorete De Camargo (C). Secondo tempo: 11? Pir? (C), 16? De Camargo su tiro libero (V), 19,54? Pir? (C)
AMMONITI: Amirante (V), De Luca (V)
SPETTATORI: 150
E? proprio successo? infatti a sei secondi dalla fine perdi una gara dove in gran parte ? stata dominata dai ragazzi di Mister Di Costanzo e sfumare almeno un pareggio che sapeva di vittoria. Ma purtroppo come in molte occasioni la fortuna abbandona proprio chi se lo merita, il Colleferro infatti ? stato bravo a crederci fino in fondo senza mollare, anche se qualche giocatore aveva tirato i remi in barca, ma come tutti sappiamo nel calcio a 5 fino a quando non si sente il triplice fischio non bisogna calare la concentrazione, il pubblico presente comunque ha assistito ad una bellissima gara divertendosi in molte occasioni. La gara per il Vesevo si era messa in discesa infatti solo dopo 6? Alan porta in vantaggio la squadra, facendo capire agli avversari che non eran li per subire il loro gioco, anzi la concentrazione e la determinazione che Mister di Costanzo ha saputo trasmettere ai suoi, ha fatto si che gli avversari sudassero non poco prima di capitolare. E? altrettanto vero che il Vesevo ? stato molto sciupone in avanti sia con Campano e Alan sia con Tiago per tutta la durata della gara esaltando moltissime volte la bravura dell?estremo difensore Bernardi e non sapendo sfruttare i momenti di calo fisico che il Colleferro ha mostrato durante la gara. Il pareggio arriva su punizione su un tiro deviato e non potendo fare miracoli il portiere Piccolo si vede depositare la palla in rete. Il primo tempo finisce cosi in parit?, ma il Vesevo per quello che aveva visto durante il primo tempo era consapevole di poter tentare il colpaccio, il secondo tempo inizia come il primo entrambe le squadre attente a non regalare nulla ma, ancora una volta il Vesevo sciupa l?ennesima palla del vantaggio dove la sorte ti fa capire che c?? qualcosa che non va ed infatti dopo un?azione svoltasi sulla sinistra ? proprio il Colleferro a materializzare il vantaggio. Ma i ragazzi di Mister Di Costanzo non si abbattono e continuano a macinare gioco fino a quando Tiago su tiro libero porta in parit? il risultato, e li sembrava che le cose andassero meglio, ma la determinazione del Colleferro a fatto si che fino all?ultimo non mollassero e su una indecisione del portiere Piccolo e un errore in fase di marcatura di Campano (prova opaca per lui) conquistano quei tre punti che per molti di loro sembravano persi. In settimana si preparer? un?altra gara ostica tra le mura amiche in fatti la Levinsson Roma reduce da una sconfitta interna con il Pro Scicli avr? voglia di riscatto. Il commento finale di mister Di Costanzo a fine gara ? chiaro:? Subire due goal in questo modo e perdere una gara giocata in maniera strepitosa sa di beffa. Ma ci? non toglie che bisogna lavorare a fondo sugli errori commessi cercando di migliorare nel contempo, anche l?a gestione delle risorse di alcuni atleti. La prossima gara sar? molto insidiosa e per ben figurare bisogna continuare a migliorarsi?. Anche il DG Salviati commenta questo incredibile finale a Colleferro:? Nonostante i miei quindici anni di militanza in questa disciplina, non riuscir? mai ad abituarmi a questi finali incredibili, se aggiungiamo poi che non meritavamo forse neanche il pareggio per le occasioni avute rispetto agli avversari, la rabbia ? veramente tanta. Comunque alcuni giocatori devono migliorare quando giocano in trasferta, non possono fare le stelle davanti al proprio pubblico e perdersi fuori casa. IN questo campionato, gi? ? difficile fare punti ma se poi sciupiamo queste occasioni, diventa difficile di mantenere le zone tranquille della classifica?.
UFFICIO STAMPA COGEAP VESEVO
BENEVENTO -TORRINO 2-2
BENEVENTO: Radaelli, Perrotti, Solinas, Serino, Cuomo, Bernardi, Farina, Pereira, Toni, Zorc, Marrone. Zani. All. Serratore
TORRINO: Miarelli, Rufo, Alfonso, De Bella, Angelini, Puhl, Ciaralli, Henrique, Mello, Rubei, Langiano, Rossi. All. Giolli
ARBITRI: Sallusto di Bari ? D’Antuono di Foggia
CRONOMETRISTA: Limone di Avellino
RETI: 1’st, 7’st Mello (T); 8’st Pereira (B); 19’st Perrotti (B)
NOTE: Spettatori 250 circa. Ammoniti: Cuomo per il Benevento; Angelini e Puhl per il
Torrino.
di Daniele Sauchelli (Il Sannio)
Primo pari stagionale per il Benevento di Marcello Serratore, che impatta davanti al proprio pubblico contro il forte Torrino. Una sfida tra una compagine che da poco si affaccia nel futsal che conta, grazie agli sforzi del presidente Polcino, e una delle pi? blasonate squadre del firmamento italiano: quel Torrino due volte campione d’Italia, che annovera tra le proprie fila il capitano della nazionale italiana, Rubei, trascinatore della selezione di Nuccorini e campione d’Europea qualche anno or sono.
Il blasone degli ospiti attira al Palatedeschi un numero di appassionati finalmente degno per una gara di serie A2. Al termine della stessa, gli spettatori possono ritenersi soddisfatti dello spettacolo offerto dalle due squadre, soprattutto grazie allo spirito battagliero dei padroni di casa, vogliosi di riscattare il tonfo di sabato scorso contro il Vesevo.
Rispetto alla prima uscita stagionale del Palatedeschi di due settimane fa, in porta Radaelli sostituisce Zani, mentre in campo, a fianco a Toni, Pereira e Bernardi gioca Cuomo, uno dei nuovi acquisti del Benevento. Il Torrino parte con capitan Rubei in quintetto, ma l’ormai non pi? giovanissimo atleta azzurro, va a corrente alternata, facendo il bello e il cattivo tempo per i suoi.
La prima frazione di gioco ? una lunghissima fase di studio, con le due squadre che tendono a far girare molto la palla senza impensierire i rispettivi portieri.
Maggiore circolazione di palla per il Benevento, numerose le ripartenze dei romani, che per? non pungono pi? di tanto. La pi? bella azione del primo tempo ? uno scambio veloce tra Perrotti, Toni e Farina, con quest’ultimo che riesce nella sfortunata impresa di colpire i due pali della porta con un tiro solo, tra gli applausi convinti del pubblico.
Ripresa. L’equilibrio viene spezzato al primo affondo. L’attaccante Mello ?
lestissimo a sfruttare l’attimo giusto per battere Radaelli, gelando il pubblico. Il Benevento accusa il colpo e tarda a reagire. Serratore ruota i suoi uomini e si fa sentire a bordo campo. Zorc sembra dare pi? verve alla fase offensiva mentre Pereira prova a scardinare l’attenta difesa laziale. Pian piano il portiere ospite Miarelli sale in cattedra, finendo poi la gara da vero protagonista e indiscusso mvp dell’incontro. Al 7′ cala il gelo sul Palatedeschi: Henrique batte un corner, la difesa ? immobile, Mello in diagonale trova lo spiraglio giusto e porta i suoi al raddoppio.
Qualunque squadra sarebbe psicologicamente crollata, ma il Benevento dimostra una forza d’animo da big del torneo. Serratore chiama il time-out immediatamente e d? la carica ai suoi, mettendo in campo Zorc insieme a Toni e al capitano sannita.
Comincia da qui un monologo giallorosso, che comincia nel migliore dei modi. Corre l’ottavo quando Zorc fa il fenomeno sulla sinistra, salta due avversari e crossa teso verso il centro dove Pereira insacca con il piattone. Il Palatedeschi ? una bolgia, come mai si era visto in passato. La pressione diventa insostenibile per i quattro giocatori di movimento ospiti, ma non per Miarelli, che le prende davvero tutte. Su Perrotti, su Toni, abile a destreggiarsi nello stretto e su capitan Pereira. Il tempo diventa un fattore da tenere d’occhio e mister Serratore tenta il
tutto per tutto, inserendo Perrotti al posto di Radaelli tra i pali, come quinto uomo di movimento. Mai mossa risulter? pi? azzeccata, tanto che un minuto dopo, a sessanta secondi dal termine, proprio il numero due di casa, trova la stoccata giusta, deviata tra l’altro involontariamente da un avversario. Rientra Radaelli tra i pali e Gigi Marrone in avanti, con quest’ultimo che a trenta secondi dal termine se ne va coast-to-coast prima di essere falciato da un difensore. Tra l’incredulit? generale, condita da numerose proteste, l’arbitro lascia scorrere, decretando in
pratica il pari finale.