L’arrivo di un nuovo anno porta con se tanti buoni propositi. Le persone sentono in questo particolare periodo una possibilità di riscatto, o di rivalsa se si preferisce, da non sprecare assolutamente. Ma per prefiggersi obiettivi che siano alla propria portata bisogna sempre tener conto di quella che è la storia personale di ognuno di noi.
A questo proposito l’ ufficio stampa del centro sportivo Cops ha avuto il piacere di poter chiedere ad uno dei pilastri della Cops Soccer 5, nonché probabilmente l’uomo del gruppo dirigenziale con più esperienza di calcio a 5, qual’è la storia di questa squadra, quando nasce il progetto MEMORY OF GIACOMO CARACCIOLO e quali possono essere i propositi per il nuovo anno.
Roberto Caracciolo, capitano e uomo ombra di questa squadra, ci spiega così il progetto:
“Il progetto Memory of Giacomo Caracciolo nasce tre anni fà con la scomparsa di mio padre quando, in seguito alle decisione del segretario del Comitato Regionale Campania il dottor Pastore che in collaborazione con il Presidente Colonna, decisero di intitolare la Coppa Italia di quell’anno “Trofeo Giacomo Caracciolo” e grazie all’amico Salvatore Lentino dirigente dell’ex Bagnolese che mi suggerì, di modificare la denominazione della società A.S.D. Real Flegrea di proprietà della mia famiglia dandole il nome di mio padre, fù allora che presi la decisione di lanciare questo progetto .
Nel primo anno di serie D allestii la Real Flegrea – Memory of Giacomo Caracciolo grazie al sostegno economico di Antonello Catania che, rimasto molto legato a mio padre, non esitò a sponsorizzare questo progetto. L’intento era permettere ad un gruppo di amici di divertirsi e crescere sportivamente, giocando insieme a questo magnifico sport che è il calcio a 5, dal quale mio padre per vari spiacevoli episodi si era in tempi recenti allontanato.
In questo primo anno il mio unico intento era far si che la squadra facesse sue tre particolari caratteristiche di mio padre: l’attitudine a mostrare sempre e comunque la massima serietà; a giocare mettendo in campo il cuore e a combattere fino all’ultimo senza arrendersi mai.
Il risultato sportivo risultò disastroso: un solo pareggio e tutte sconfitte. La squadra però restò compatta fino alla fine del campionato giocando tutte le partite senza guardare al risultato, riuscendo sempre a divertirsi e creando un magnifico gruppo, al punto tale che si sfruttò la trasferta di Ischia per fare un week-end tra amici, con mogli e fidanzate al seguito.
L’anno scorso, che coincide con il secondo anno di vita del progetto, era giusto cercare di migliorare sotto l’ aspetto dei risultati.
Fu quello il periodo in cui decisi che il progetto sarebbe andato avanti a prescindere da quale fosse la società e dalle persone che ne avrebbero fatto parte. Mio padre era stato una persona ambiziosa ed io, che promuovevo un progetto in suo memoria, non volevo essere da meno.
Sfruttando il fatto che il titolo sportivo Real Flegrea aveva diritto al ripescaggio in C2 decisi di cedere la presidenza della squadra agli amici Esposito e Crispino della società MN Sanitary Service e ad Antonello Catania che con grande entusiasmo sposarono il progetto.
I presidenti mi diedero carta bianca sulla formazione dello staff tecnico ed io formai la squadra basandomi sui presupposti dell’anno precedente ma aggiungendogli tre linee guida: creare un gruppo unito dentro e fuori dal campo; valorizzare i giovani ed evitare di basare la squadra su persone troppo avanti con l’età che avrebbero dato si esperienza al gruppo ma avrebbero anche ridotto le sue prospettive a lungo termine.
Nonostante i buoni propositi la società venne a mancare precocemente lasciando me a portare avanti la “baracca”. Fu uno dei pochi momenti in cui pensai seriamente di mollare. Mi riebbi ben presto e, dopo aver fatto un’ attenta selezione del gruppo, tenendo solo persone che credevano fermamente nel progetto, provammo a giocarci fino all’ultimo la permanenza in C2.
Sulla falsa riga dell’anno precedente i risultati non furono esaltanti infatti non riuscimmo a salvarci, ma la sconfitta aveva un sapore meno amaro perchè avevo la consapevolezza che le basi gettate quell’anno sarebbero state importantissime in quello successivo.
Grazie ai sig.ri Norelli e Di Maio dell’associazione Cops Soccer Club, il progetto Memory of Giacomo Caracciolo ha potuto vedere il suo terzo anno di vita. Inoltre, dopo svariati anni di “corteggiamento” sono riuscito a coinvolgere nel progetto l’amico Osvaldo Storino che ricopre a tutt’oggi la carica di presidente della divisione calcio a 5.
I due presidenti e il Direttore Generale Di Maio, che può vantare una grande esperienza nel mondo del calcio, mi hanno dato un’enorme fiducia e allo stesso tempo un’altrettanto grande responsabilità nell’affidarmi il compito di ricostruire dalle ceneri della Real Flegrea tutta la struttura societaria e organizzativa, vestendomi nei fatti dei panni di Direttore Sportivo.
In queste vesti ho continuato a puntare sui giovani, riuscendo a trattenere i migliori dell’anno precedente, tra cui Tricarico, Giaccio, De Lucia, Panico e Guarino e a selezionarne tanti altri che sono convinto ci daranno grandi soddisfazioni.
Le nostre grandi ambizioni andavano però tutelate da una guida salda e con esperienze in categorie superiori, che fosse capace di plasmare i tanti giovani presenti in rosa. L’identikit prefissatomi mi ha portato a contattare l’amico Stefano Apollo (che proprio con mio padre cominciò la sua avventura da allenatore) fresco vincitore dell’ultimo campionato di C2 con la Lepanto.
Fatto ciò non restava altro che completare lo staff tecnico con l’allenatore in seconda Di Lauro e il grande preparatore dei portieri Maida Alessandro.
Lo staff dirigenziale è stato successivamente rinforzato con la figura del Team Manager ricoperta da Felleca, che funge anche da addetto stampa, e del dirigente accompagnatore De Lucia Vitale, ai quali va il mio più grande ringraziamento per l’impegno e la dedizione con cui svolgono il loro ruolo.
Credo fermamente che questo sarà l’anno in cui comincerò a raccogliere i frutti del lavoro svolto fin qui. Le forze messe in campo sono le migliori disponibili e addirittura, probabilmente, in surplus per la categoria. Ciononostante la società sarà sempre attenta a correggere eventuali sbavature che, sono sicuro, non potranno che essere delle anomalie perché, da ora in poi, è vietato sbagliare!”
E noi che seguiamo e viviamo di calcio a 5 non possiamo che girare a tutti gli appassionati i nostri più sinceri auguri per l’anno venturo.
Ufficio Stampa Cops Soccer 5.