Il nostro protagonista della settimana è l’italo-brasiliano Miguel Bormolini, classe 1979, arrivato da poco a Scafati dopo tre anni ad Asti.
Avete inaugurato il 2012 con una vittoria ai danni del Modugno, che gara è stata?
Una bella gara, ma molto sofferta, abbiamo iniziato alla grande facendo subito due goal, poi abbiamo abbassato la guardia e loro ne hanno approfittato, portandosi sul pari, ma per fortuna siamo riusciti a riprendere in mano la situazione. E’ stata una gara molto intensa e tesa per noi, ma era fondamentale conquistare i tre punti perché la classifica è corta.
Sei stato protagonista con una doppietta, la seconda di fila dopo quella realizzata contro l’Acireale, contento delle tue prestazioni?
Sì, sono molto contento, ma non tanto per la doppietta, quanto per il risultato che siamo riusciti ad ottenere. I gol non sono mai merito di una sola persona, ma dipendono dall’approccio che si ha in campo e devo dire che siamo stati bravi. I goal si realizzano così, sono frutto di un lavoro di squadra.
Il girone di ritorno è appena iniziato, che campionato ha disputato fino ad oggi lo Scafati?
Quest’anno il girone B di serie A2 è molto duro, perché tutte le squadre sono forti e su ogni campo è una vera guerra. Lo Scafati sta facendo un buon campionato, è una bella squadra e credo che meriti di raggiungere la salvezza.
Sei stato tre anni ad Asti, cosa ti ha spinto a venire a Scafati?
Ad Asti mi sono trovato bene sia con i giocatori che con i dirigenti, però avevo poco spazio per giocare. A breve concluderò la mia carriera e non vorrei con gli anni avere dei rimorsi, è per questo che deciso di venire a Scafati. Sono molto contento di esseri qui, ho trovato una bella società, con giocatori di grande livello. Ho molta fiducia in mister Pierrotti e sono onorato di lavorare con Stefano Salviati, secondo me grande protagonista del calcio a 5.
Quali sono i compagni di squadra che più ti hanno impressionato?
Devo dire che tutti mi hanno fatto una buona impressione. Botta è un giocatore di livello nazionale, Amirante è molto forte, così come De Luca, Testa e il giovane Mattiello. Con Mele ci ho già giocato in passato e mi piace molto tatticamente. Fabbrini lo conosco da poco ed è molto veloce in campo, poi c’è Schleder che fa girare la palla molto bene. Insomma è una bella squadra che ha grinta da vendere ed è difficile da battere.
Secondo te cosa bisogna migliorare all’interno della tua squadra?
Credo che quando abbiamo la partita in mano e stiamo vincendo, dobbiamo imparare a gestirla meglio. Bisogna migliorare a livello di testa e non perdere mai la concentrazione, altrimenti rischiamo grosso.
Sabato trasferta per voi sul campo del fanalino di coda Orange Passion, che partita ti aspetti?
Sarà una gara dura, perché si tratta di una squadra composta da giocatori che hanno esperienza, qualità di tiro, di gioco e soprattutto hanno un grande allenatore, Perì Fuentes. La classifica è bugiarda, dunque dobbiamo stare molto attenti e portare a casa la vittoria.
Cosa ti auguri per il tuo futuro e per quello della tua squadra?
Auguro alla mia squadra di raggiungere l’obiettivo salvezza e magari di arrivare ai play-off. Per quanto riguarda il mio futuro non so che cosa succederà, per adesso voglio stare bene e giocare il più possibile.
Sara Incarnato
Ufficio Stampa Scafati S. Maria