di Fabio Morra
Siamo all’epilogo della prima telenovela. Quella dei palasport promessi, in costruzione, inesistenti, monopolizzati. Quelli che erano stati costruiti per basket e pallavolo e ora devono “fare i conti” con il calcio a 5. E’ proprio un mondo che va alla rovescia, dove c’? una realt? che cresce, qualcuno cerca di spezzarla perch? non ci sono i presupposti per farla continuare, nonostante esistano imprenditori disposti a fare altri sacrifici pur di tenere alto il nome di una citt?. ?Andate a giocare a Casoria, o ad Aversa, magari anche ad Ariano Irpino?. Questa la tesi delle amministrazioni comunali che hanno respinto il calcio a 5 ostacolando fino ad ora la possibilit? a Marcianise e Napoli di giocare nella loro citt?. Ed ? stato costretto ad emigrare, pur se nella vicina Caserta, la societ? di Carlo Sparaco. Alla fine, dopo cento incontri inutili, dopo aver fallito la trattativa per l’ampliamento del “Palamoro” perch? quando si fanno le promesse difficilmente i politici le mantengono, ecco che ? spuntata l’ipotesi realizzabile di giocare al Palatuoro. Firmato l’accord che prevede la ristrutturazione con termine di consegna met? agosto per il rifacimento delle tribune, del manto di gioco e dell’impianto di aerazione. Venerd? alle ore 11, la conferenza stampa al Comune di Caserta. Poi si dar? via libera al mercato.
Non ? cambiato molto in casa dei partenopei. C’? stato l’incontro al Comune con i responsabili di Pompea e Phard Napoli e il braccio di ferro per il Palabarbuto (nella foto) continua. Il Napoli sta cercando di perseguire tutte le vie possibili, anche un esposto dalla Federazione al Comune per sottolineare quali siano le esigenze del club di Gentile. E’ una presa di posizione che andr? allo scontro duro fino a venerd? quando si dovrebbe avere una risposta concreta su quale sar? il destino del Napoli. Un destino legato anche alla trattativa aperta con gli sponsor pronti ad investire solo se la squadra giocher? a Fuorigrotta. Altrimenti? Non si sa, l’ipotesi Palacasoria ? sconcertante per una realt? che nasce a Napoli e vuole attirare l’attenzione dei tifosi napoletani, l’impianto poi non dovrebbe avere neanche le misure adatte al calcio a 5. C’? il rischio che vengano davvero a mancare i presupposti per continuare ad un certo livello. Nessuna ipotesi ? da scartare. Intanto, sul fronte mercato, la societ? ha scelto la via dell’austerity. Troppo alte le richieste dei giocatori per l’ingaggio e dei club di appartenenza per le liste. Non ci sono i presupposti per “bruciare” migliaia di euro con un solo investimento. Si cercher? di individuare un giovane valido, ma senza esagerare. Confermata tutta la rosa ritenuta all’altezza per un dignitoso campionato di serie A, l’unico dubbio ? legato a Giglio, si cerca anche un portiere under 21.