Anche se non è nel nostro stile controbattere alle precisazioni di altre
società, è doveroso da parte nostra, nel caso delle precisazioni del
Napoli
Calcio a 5 sulla gara categoria allievi, proprio in ottemperanza a quel
“principio di verità” di cui si parla, puntualizzare ulteriormente, non
per
fare polemica, ma per essere fedeli al suddetto principio nei limiti
umanamente possibili.
1) Il comunicato stampa della nostra società non
voleva ottenere l’effetto che ha ottenuto (ma siamo consapevoli che ognuno
capisce quello che vuole) ma far riflettere proprio sulle dichiarazioni di
sportività e sulla verità delle dichiarazioni che facciamo a “caldo” dopo
le gare , a volte, noi addetti ai lavori; queste dichiarazioni a caldo
sono
comprensibili ma, quando vanno ad intaccare la bontà delle persone, non
sono giustificabili se non sono seguite da scuse o rettifiche.
2) Un
esempio concreto e molto recente si riferisce alle dichiarazioni fatte da
entrambe le parti al termine della gara di campionato di calcio a 5 di
serie A2 tra la nostra società e proprio il Napoli c5. A nostro avviso
tutta la polemica che ne è scaturita ha il suo inizio in un affermazione
che qualcuno ha ritenuto “verità” ma che in realtà non lo era e chi l’ha
spacciata per verità avrebbe dovuto scusarsi, visto il ruolo rivestito,
almeno con il diretto interessato per far calmare le acque. E’ stata
invece
seguita la “via dell’ironia” con la storiella del famoso DVD da inviare a
tutte le società che non ha avuto effetto perché non si capiva cosa
volesse
dire, soprattutto perché non era supportata dall’ammissione di
responsabilità che doveva avvenire, ripetiamo, con delle scuse al diretto
interessato o almeno con una rettifica delle dichiarazioni fatte. Nessuno
si può arrogare la pretesa di dire che cosa accade nella testa di un
calcettista quando riceve un fallo e rimane a terra, anche se il fallo non
è fischiato dagli arbitri. Affermazioni del tipo “_…….travalica purtroppo
i
limiti della lealtà sportiva_” oppure “_……Aguiar viene fermato
regolarmente_” o ancora “….._gli arbitri non avessero ravvisato alcun
fallo_” non fanno altro che esasperare gli animi perché sottintendono la
scorrettezza CERTA di un calcettista che in realtà ha solo nella sua
coscienza la verità del suo gesto. Non si può accusare una persona, senza
conoscerla e, solo perché appartiene ad una squadra avversaria, di aver
simulato o, se lo si fa a caldo, bisogna scusarsi. Del resto come si
afferma che è stato fermato regolarmente si deve anche ammettere che non
ha
simulato altrimenti sarebbe stato ammonito! Nel nostro comunicato,
ritenuto
inopportuno dal Napoli, non c’è altro che una difesa accorata di un serio
calcettista che noi conosciamo, e non gli altri, nel carattere, e sappiamo
che è buono e onesto.
3) E’ naturale, cadere nella tentazione di
approfittare degli eventi successivi per tirare in ballo, con altra ironia
e almeno per una volta, la storiella del DVD, ma di questo ci scusiamo con
la società del Napoli. Le scuse le estendiamo senza problemi anche ad
alcune cose dette nel comunicato dopo la gara allievi che in parte erano
verità e in parte erano proprio dettate dalla situazione di delusione del
momento. In tutta onestà possiamo affermare che era nostro desiderio
vincere ma la rabbia non nasceva dalla sconfitta che era meritatissima, ma
dall’impossibilità di avere avuta una guida per i nostri ragazzi in un età
delicata e vivere una gara avvincente in onore allo sport giovanile
campano.
Premesso ciò, cercando di dare un contributo alla verità che è
sempre parziale, ci permettiamo sottolineare alcune incongruenze e fare
altre precisazioni:
a) Facendo il “copia e incolla” dal nostro comunicato
la frase citata non è “_TUTTE LE ALTRE GARE giocate in casa dal Napoli si
sono disputate di domenica alle 11,00……_” ma “_NORMALMENTE le gare giocate
in casa dal Napoli si sono disputate di domenica alle 11,00…._.”,
semplicemente per indicare che volendo un pò di spazio lo si trovava.
b)
Ringraziamo per tutte le comunicazioni relative al campo e agli impegni
delle varie categorie e dei dirigenti accompagnatori ma a noi interessa
relativamente perché la verità è nella coscienza dei vari addetti ai
lavori
e quindi per noi è capitolo chiuso pur confermando la nostra disponibilità
per cambiamenti nelle successive gare per permettere agli allenatori di
essere presenti (disponibilità sincera).
c) Ci dispiace immensamente che il
senso della nostra protesta non è stato molto comprensibile ma dobbiamo
ringraziare l’autore delle puntualizzazioni perché con il ricordo di un
episodio del passato ci consente proprio di trovare, nella nostra memoria,
un esempio molto comprensibile al quale nel primo comunicato non avevamo
pensato. Relativamente all’episodio citato dal Napoli, si sa che nella
passata stagione i settori giovanili che sono arrivati alle fasi finali
sono stati tartassati dalla federazione perché si dovevano rispettare i
tempi per le fasi nazionali. Nell’occasione delle finali allievi e
juniores
regionali ricordiamo bene che non ci fu un rifiuto netto allo spostamento
ma si dovevano mettere insieme tanti tasselli ed anche noi avevamo
problemi
di numero di atleti essendo impegnati anche con la under21. La cosa certa
è
che oltre a quella dichiarazione pubblicata di mister Tarantino ci fu una
comunicazione non scritta con il nostro coordinatore di settore, come
avviene tra amici, il quale, sentito il suo allenatore, ricorda di aver
proposto una data ma il mister suddetto aveva una sola possibilità e cioè
quella di giocare in un giorno che la federazione non volle accettare
mentre un’altra data coincideva con l’impegno della nostra under21 guidata
dallo stesso allenatore della Juniores e un’altra data ancora era troppo
lontana per le esigenze nazionali. La realtà è che una cosa sono le gare
durante il campionato provinciale, un’altra cosa sono le fasi finali che
hanno i loro tempi. Ad onore della verità, che ripetiamo sicuramente è
parziale, vogliamo aggiungere che il mister Tarantino dichiarò di aver
fatto la scelta di concentrarsi sulla categoria allievi perché aveva più
possibilità di una vittoria finale senza lamentarsi più di tanto. E poi il
caso citato dal mister non c’entra con il caso presente perché all’epoca
il
problema non erano gli allenatori ma i calcettisti. Venendo al senso del
nostro primo comunicato, come già accennato, abbiamo ottenuto un aiuto da
questo bravo allenatore il quale sicuramente ricorderà che in un’altra
occasione, ai tempi dell’Azzurra Marigliano, fummo noi a chiedere lo
spostamento di una gara under21 ma lui rifiutò adducendo che all’orario
chiesto da noi (ore 15,00) lui era impegnato con gli allievi. Noi non
protestammo perché in questo caso il problema non erano i calcettisti ma
l’allenatore! Citiamo questo evento, ma non l’avremmo mai fatto senza
l’imput del Napoli, perché il rifiuto di Mister Tarantino era legittimo,
infatti riconosciamo l’importanza, per una categoria di piccoli atleti, di
avere il proprio allenatore in panchina. Questo avvalora ancora di più la
nostra tesi e fa comprendere, finalmente, il senso del nostro primo
comunicato (oltre allo scopo di rispondere all’ironia del DVD).
In
conclusione queste nostre considerazioni non sono superflue nella misura
in
cui contribuiranno a far nascere un clima rinnovato per andare avanti
cercando, da entrambe le parti, di essere attenti a quei piccoli
particolari che rendono più bella la convivenza da “vicini di casa”. A
nostro avviso basta non presuppore di essere sempre nella verità (e in
questo ci impegnamo per primi) e fare un passo indietro, quando è
necessario, senza la paura di scalfire la propria immagine. Del resto se
si
litiga con un amico lo si fa perché da un amico ci si sente più offesi e
ci
si aspetta di più; noi ci aspettavamo di più proprio dal Napoli, magari lo
stesso episodio con chi non chi non c’è rapporto di amicizia, non
porterebbe nessun effetto. Quello che conta, quando si litiga tra amici, è
non permettere a chi ama le polemiche di approfittare e mettere zizzania,
il che porta ad ulteriori polemiche.
Il coordinatore del nostro settore
giovanile augura al Napoli di ottenere tutti i successi possibili con i
propri ragazzi nella speranza che si possa lavorare con serenità in un
settore così difficile da gestire e, a suo dire, la serenità nasce nel
momento in cui ci si diverte collaborando tra i settori giovanili di tutte
le società di calcio a 5 e soprattutto quando tutti gli addetti ai lavori
ammirano il buon lavoro fatto da altri con i ragazzi, come da sempre ha
fatto il nostro coordinatore nei confronti dei ragazzi dell’ex Bagnolese,
Real Napoli e, oggi, Napoli Calcio a 5.
COMUNICATO STAMPA