L’Italia pareggia 2-2 con la Russia e chiude al secondo posto il gruppo C di Euro 2012. Fatale è stata la differenza reti inferiore rispetto a quella dei russi, che restano a Spalato e nei quarti affronteranno la Serbia. Agli azzurri, invece, tocca il Portogallo (vincitore del Gruppo D) martedì alle 21 a Zagabria, città che l’Italia raggiungerà domani.
Menichelli parte con il quintetto composto da Mammarella, Ippoliti, Honorio, Ercolessi e Vampeta. In tribuna ci vanno Miarelli e Torcivia. Risponde Skorovich con Gustavo, Prudnikov, Sergeev, Abramov, Maevski.
L’Italia gioca bene e nei primi minuti ha il pallino del gioco in mano, nonostante – dopo poco più di un minuto – abbia già l’handicap di due falli commessi. La prima occasione è di marca azzurra al 2’31” con Honorio, che di punta prova a sorprendere il portiere. Sono i russi, però, ad andare in vantaggio al 4’29”. Pula, spalle alla porta e in posizione centrale, vince un rimpallo al limite dell’area con Vampeta, la palla carambola sui piedi di Fukin che, da sinistra, batte di destro Mammarella per il gol dell’1-0. L’Italia soffre e non riesce a penetrare l’attenta difesa della Russia, che continua a rendersi pericolosa e a impegnare Mammarella. Il numero 1 azzurro deve opporsi in spaccata su Sergeev e chiudere lo specchio della porta a Prudnikov, che prova il cucchiaio dopo aver superato sulla fascia Ercolessi e Vampeta. Gli azzurri si rivedono al minuto 9’55” con il solito Ippoliti, che impegna il portiere con un gran sinistro.
Ma i russi continuano a spingere sull’acceleratore e cercano di sfruttare gli errori della nostra Nazionale. Come all 8’29’’, quando Romano perde palla e fa partire solo davanti a Mammarella il temutissimo Cirilo, che supera il portiere del Montesilvano e calcia a botta sicura, bravissimo Romano a salvare. Prima Vampeta, poi Fortino provano a riaccendere le speranze di pareggio dell’Italia in chiusura di primo tempo, che vengono però spente dal raddoppio della Russia a 17’08”: Maevski serve l’accorrente Sergeev che sigla il 2-0.
Nella ripresa Menichelli riparte con Mammarella, Ippoliti, Honorio, Lima (diffidato e mai entrato nei primi 20’) e Vampeta. Bastano 53’’ al giocatore dell’Asti Acqua Eva per andare in gol, accorciando le distanze con un bel tiro dopo l’assist di Honorio. La rete a inizio secondo tempo dà coraggio all’Italia, che si rende protagonista nei minuti successivi: la Russia non si vede praticamente mai, mentre gli azzurri impegnano a più riprese Gustavo. È sull’asse Ippoliti-Vampeta che si concretizzano le azioni più pericolose, ma la palla più ghiotta di tutte capita ancora una volta sui piedi di Honorio, che in corsa e in posizione centrale non riesce a segnare il pareggio.
E’ solo il preludio al gol, che arriva a metà ripresa. Assist di Forte per Fortino che, sul secondo palo, batte in due tempi e in spaccata il portiere. Promessa mantenuta per il pivot azzurro, che aveva promesso il gol nella seconda partita. L’Italia ora è un rullo compressore e sfiora il 3-2 con Saad su punizione, ma il sinistro dell’asso del Barcellona centra il palo. Negli ultimi minuti Menichelli, dopo un time out, decide di schierare il portiere di movimento. Ippoliti si infila la maglia grigia e giostra palla. L’Italia ha bisogno di un gol per passare il turno, che però non arriva. Vampeta colpisce il palo, Gustavo si difende: una grande ripresa non basta.
Domani gli azzurri partiranno per Zagabria, dove martedì alle 21 affronteranno nei quarti di finale il Portogallo, imbattuto da 20 partite ma che nella sua storia non ha mai vinto contro di noi. E che sia un buon segno.
RUSSIA-ITALIA 2-2 (2-0 p.t.)
RUSSIA: Gustavo, Prudnikov, Sergeev, Maevski, Abramov, Badretdinov, Pula, Pereverzev, Cirilo, Fukin, Nugumanov, Zuev. Ct. Skorovich
ITALIA: Mammarella, Ercolessi, Honorio, Vampeta, Ippoliti, Forte, Romano, Patias, Fortino, Saad, Lima, Barigelli. Ct. Menichelli
ARBITRI: Fernando Lumbreras (Spagna), Borut Sivic (Slovenia). CRONO: Stephan Kammerer (Germania)
MARCATORI: 4’29” Fukin (R), 17’08” Sergeev (R) del p.t., 0’53” Lima (I), 10’13” Fortino (I) del s.t.
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