Il campionato è fermo per gli impegni della nazionale, il momento è quello giusto per analizzare quanto accaduto finora e per proiettarsi ai prossimi impegni, mister Tarantino tiene alta la concentrazione del suo Napoli in vista della fase cruciale della stagione.
– Ti sei trovato improvvisamente catapultato nel calcio a 5 che conta, in una situazione non certo semplice. Ora questa lunga sosta ti può forse consentire di essere più tranquillo e di tracciare un piccolo bilancio: come è stato l’impatto e quali le tue sensazioni?
“L’impatto con la nuova realtà è stato forte ma tutti i ragazzi mi hanno aiutato molto nell’inserimento e nell’adattamento ad un mondo nuovo. Le sensazioni sono state molto intense perchè ovviamente, per chi comincia nel settore giovanile con l’ambizione di arrivare un giorno ad allenare in serie maggiori, è una grande soddisfazione avere l’opportunità di cimentarsi in una categoria così importante”.
– Nove gare sotto la tua guida: una sola sconfitta, quattro pareggi ed altrettante vittorie. Cammino tutto sommato più che positivo, ma la sensazione è che forse manca qualche punto…… Le gare con Palestrina e Canottieri gridano ancora vendetta…..
“Beh, al mio arrivo mi sono trovato subito ad affrontare due scontri salvezza contro Putignano ed Orange Passion. A ciò si è aggiunto poi un ciclo terribile contro Palestrina, Canottieri e Cogianco. Diciamo che se è vero che con Palestrina e Canottieri meritavamo qualcosina in più, forse con il Napoli Ma. Ma. avrebbero meritato di più gli avversari. Quindi sono contento di quanto raccolto nonostante qualche errore ci abbia portato ad avere qualche punto in meno…. Ma per un esordiente come me qualche errore di inesperienza dovevo metterlo in preventivo”
– Le ultime due vittorie consecutive ottenute prima della sosta hanno ridato slancio alle vostre ambizioni in chiave play off. Credi che in questa direzione il successo in quel di Frosinone possa essere considerata la svolta al vostro campionato?
“Diciamo che anche non volendo ti ritrovi a guardare la classifica e forse qualche pensierino sulla posizione te lo fai. Sono però sincero nel dire che così come non la guardavo prima dei successi con Fasano e Frosinone, non la guardo ora. Nelle gare contro queste ultime avevamo l’obbligo di vincere, non fosse altro perchè sono due compagini che vivono momenti difficili sia in termini di classifica che di roster. Sono pertanto convinto che il prossimo incrocio siciliano, con Regalbuto e Acireale in successione, possa farci capire chi siamo e dove vogliamo arrivare”.
– Non è mai corretto parlare dei singoli in uno sport di squadra come il calcio a 5. Ma per un attimo abbandoniamo questo tipo di approccio e spingiamoci oltre. Come spieghi la metamorfosi di Atkinson, partito in sordina e poi esploso a suon di gol e prestazioni?
“Per quel che riguarda Ricardo posso solo dire che ho trovato un ragazzo disposto ad allenarsi e a fare meglio di quanto stesse facendo in precedenza. Sapeva che non poteva essere quello il suo rendimento, ma ora dovrà lavorare il doppio perchè è consapevole che tutti ora da lui si aspetteranno sempre di più”.
– L’impressione è che Bico Pelentir stia progressivamente trovando la sua giusta collocazione in questa squadra, aiutato anche dalla crescita sotto il profilo atletico. Data per scontata l’assoluta importanza di tutti i giocatori a tua disposizione ed in maniera particolare dei più esperti, credi che possa essere lui il valore aggiunto in questa fase decisiva della stagione?
“ Il discorso e le considerazioni fatte per Atkinson possono essere estese anche a Bico,con la differenza che quest’ultimo è arrivato a stagione in corso. Aveva bisogno di inserirsi nel gruppo e di recuperare un pò la forma fisica. Si allena in maniera seria e i risultati si stanno vedendo, ma sono convinto che ancora non si sia visto il vero Bico e che possa fare ancora molto con l’andare avanti delle giornate”.
– Nel corso degli anni hai svolto un lavoro davvero eccezionale con il settore giovanile, centrando risultati di assoluto rilievo. A conferma della tua grande fiducia nei giovani, stai concedendo spazio a molti di loro anche in prima squadra. Accompagnati naturalmente dai cosiddetti veterani, sono loro il vero futuro del Napoli?
“A tutto il settore giovanile va sempre e comunque il mio pensiero perchè è grazie a loro che sono riuscito a guadagnarmi questa bellissima vetrina della prima squadra. Alcuni ragazzi si allenano in prima squadra già da inizio stagione e stanno facendo bene sia nelle loro categorie che nell’approccio comportamentale con la categoria superiore. Posso dire che ci sono però tanti altri giovani sia nell’under 21 che nella juniores che potranno essere il futuro di questo club. Ovviamente questi ragazzi hanno bisogno di fare un passo alla volta e che siano sempre e comunque tutelati dalla società”.
– A proposito delle squadre giovanili, juniores e under 21 stanno fornendo risultati incoraggianti nei rispettivi campionati di categoria nonostante la media dell’età dei ragazzi sia piuttosto bassa. Quali sono gli obiettivi stagionali?
“L’under 21 è al momento saldamente terza in classifica dietro Napoli Ma. Ma. e Scafati Santa Maria. Le tre compagini sono racchiuse in pochi punti, ma la posizione lascia il tempo che trova. Quel che conta è il progetto ed in questa direzione la formazione under 21 è stata strutturata per dare esperienza soprattutto a tanti ragazzi della juniores che stanno dimostrando di valere la categoria superiore. Nel campionato under 18 siamo primi in classica nel nostro girone e speriamo con tutte le nostre forze di arrivare a giocarci la possibilità di vincere il titolo regionale sfiorato nella finale dello scorso anno con il Napoli Ma. Ma. Inoltre, credo che sia doveroso fare una speciale citazione anche per il lavoro svolto dal gruppo allievi di mister Nitti che primeggia al momento nel girone provinciale”.
UFFICIO STAMPA NAPOLI CALCIO A 5