La New Team mette a segno il colpaccio di giornata. I vesuviani vicono il big match del Palabutangas, battendo per 3 a 5 la Flegrea e scavalcando al secondo posto la Traiconet, che però ha una partita in meno. 10 punti nelle ultime 4 uscite per il gialloblù, mentre per i puteolani si tratta della seconda sconfitta interna stagionale.
LA PARTITA – Padroni di casa senza Albano, ospiti senza l’infortunato Ruoccolano. Pronti via ed arriva il vantaggio della New Team, targato D’Argenzio. Al 6′ il primo arbitro Morvillo di Castellammare allontana Di Iorio, reo di aver intercettato un pallone che stava uscendo dal campo qualche centrimetro prima che questo avesse varcato la linea. I regolamenti vanno rispettati, ma con un po’ di buon senso il direttore di gara avrebbe potuto semplicemente richiamare il trainer flegreo, visto che nessun giocatore era in condizione di prendere la palla e che la partita era appena iniziata. La curiosità è che addirittura Emilio Annunziata ha “protestato” in difesa del collega, ma niente da fare. Il gioco riprende e i locali si rendono pericolosi con un bolide di Torelli che viene deviato da Carbone e va a stamparsi sulla traversa. La squadra di Di Iorio lascia molti spazi agli avversari, sempre pungenti con D’Argenzio e soprattutto Annunziata, che al 20′ raddoppia e 5 minuti più tardi fa 0-3 con una bellissima puntata all’incrocio. La Flegrea reagisce e va vicina al gol prima con una conclusione di Esposito respinta egregiamente da Natoli, poi con una traversa di Visconti. Non succede più nulla e si va al riposo. I primi minuti della ripresa sono la fotocopia dell’inizio del primo tempo. Al 33′ Annunziata raccoglie un assist di D’Argenzio e firma il poker vesuviano e la tripletta personale. Col passare dei minuti la New Team cala fisicamente e i padroni di casa, forti di un maggior numero di cambi, attaccano seppur in maniera confusa creando diverse palle gol, scoprendo però spesso il fianco alle ripartenze. Negli ultimi 10 minuti sale in cattedra Visconti, che prima accorcia le distanze al 50′, poi fallisce una chance clamorosa e al 53′ riapre la partita battendo Natoli su azione da calcio d’angolo per il 2-4. L’estremo difensore ospite è prodigioso su Mollo e Visconti, poi Carbone tutto solo colpisce la traversa con la palla che rimbalza a pochi centimetri dalla linea e torna in campo. La Flegrea ci crede e chiude gli avversari nella propria metà campo, ma al 60′ Arfeo in ripartenza archivia di fatto la gara. Nel recupero arriva la rete di Brunelli che fissa il definitivo 3-5.
“MERITO AGLI AVVERSARI” – Il tecnico della Flegrea Augusto Di Iorio analizza così la sconfitta: “Bisogna dare i meriti alla squadra avversaria, che si è chiusa per poi ripartire molto bene, soprattutto con un D’Argenzio bravo ad attirare le marcature e a scaricare sugli esterni. Nel primo tempo abbiamo commesso errori in fase difensiva che solitamente non facciamo. Nella ripresa loro sono stati letali nel capitalizzare le poche ripartenze che hanno prodotto, mentre noi siamo usciti fuori più per furore agonistico che per lucidità tecnica e tattica. Parecchi uomini chiave erano in giornata no, anche se Visconti ha offerto una grande prestazione che però non è servita. L’espulsione? Eravamo in svantaggio, la sfera stava uscendo e volevo subito far riprendere il gioco, è arrivato il pallone verso di me e non mi ero accorto di essere con un piede in campo, ho chiesto subito scusa ma l’arbitro ha fatto applicare alla lettera il regolamento”.
“PRIMO TEMPO PERFETTO” – Soddisfatto il trainer della New Team Emilio Annunziata: “Nel primo tempo siamo stati perfetti, abbiamo concesso poco e siamo stati incisivi in fase offensiva. Nella ripresa siamo calati fisicamente ed è ovvio che sia così, ma non voglio sottolineare le sbavature perchè questi ragazzi si stanno esaltando nelle difficoltà. Abbiamo un gran carattere, sono fiero della mia squadra. Il mio intervento sull’allontanamento di Di Iorio? E’ un collega e ha preso il pallone pochi centimetri avanti alla linea, tra l’altro è un amico e so quanto sia importanti essere in panchina per un allenatore. Ho detto all’arbitro che mi ero accorto che non l’aveva fatto di proposito, ma se avessi continuato a parlare sarei stato espulso anch’io”.
Dall’inviato Nico Erbaggio