La Flegrea continua la sua preparazione in vista della delicata sfida di sabato sul campo del Cus Avellino. L’obiettivo è riprendersi i 3 punti lasciati via sabato sul campo di Monteruscello controla NewTeam, diretta concorrente per i play off. Contro gli irpini mister Di Iorio potrà contare su tutta la rosa a disposizione, compreso Albano, fuori nelle ultime due settimane e Marchesano, recuperato dopo il lungo infortunio. Dovrebbe far parte dei convocati Luigi Torelli, uno dei più in forma nell’ultimo periodo dopo un inizio difficile. Al laterale flegreo è affidata la nostra consueta intervista settimanale.
1)Iniziamo a parlare di te, ripercorriamo tutte le tappe della tua carriera: dagli inizi fino al tuo arrivo nella famiglia Flegrea, raccontaci
Ho inziato a giocare a calcio a 5 con l’Under 21 della Vedevo e fu amore a prima vista con questo sport grazie anche ad alcune convocazioni in prima squadra. Feci soltanto una presenza ma la fiducia del mago Facundo Ruscica ha dato un ottimo contributo alla mia passione. Dopo quell’esperienza entrai a far parte della famiglia Flegrea: il primo anno ricordo che mi allenavo tantissimo ma giocavo poco. Avrei mollato volentieri tutto se non fosse stato per il nostro mister Augusto Di Iorio, capitano di quella squadra, che mi convinse a rimanere. Nacque così una bella amicizia sia con Francesco De Martino, oggi vice Di Iorio che con Emanuele Ciotola, con il quale non ci siamo più separati sul parquet. L’anno scorso arrivammo infatti sesti ed il mio bel campionato è stato fondamentale per guadagnarmi la riconferma quest’anno.
2)Dopo un inizio difficile a causa di qualche infortunio e qualche squalifica ingiusta, ultimamente sembra ritornato il Toro che conosciamo: giusto in tempo per i play off?
Penso che i periodi brutti condizionano le annate di tutti gli atleti. Quest’anno ne ho passati abbastanza ma grazie alla squadra ed al mister penso di essere ritornato quello di sempre.
3)Mister Di Iorio punta molto su di te schierandoti spesso nel quintetto titolare, che rapporto hai con lui. Come ti trovi con i suoi metodi di allenamento magari paragonandoli agli altri allenatori che hai avuto?
Come dicevo prima, lui per me è un fratello maggiore. Al di là dell’aspetto sportivo, gli voglio bene così come ne voglio al papà, il signor Sergio Di Iorio. Entrambi sono persone squisite da tenere ben strette anche nella vita per i valori che riescono a trasmettere. Sul piano tecnico Augusto è un allenatore a 360 gradi. Non mi sono mai allenato così intensamente e nonostante sia al suo primo anno di C1, credo che sia il migliore in questa categoria. Non ne vedo in giro bravi come lui: prevedo per lui una lunga carriera da vincente.
4)Sabato è arrivata l’ennesimo ko in uno scontro diretto, che partita è stata quella con il Sangiuseppe?
Ancora non ho sbollito la rabbia per la sconfitta. Abbiamo sbagliato l’approccio al match e nonostante tanto cuore e grinta nella ripresa non siamo riusciti a completare la rimonta. Peccato.
5)Sabato altra partita vietata ai deboli di cuore: Cus Avellino – Flegrea. Che partita ti aspetti? Una gara da “over” con molti gol o regnerà l’equilibrio?
Sarà una partita davvero difficile. Loro sono un’ottima squadra, all’andata ci misero in grossa difficoltà sul nostro campo. Servirà una prestazione super per avere la meglio sui lupi.
6)L’Afragola è ormai in B, tra le vostre rivali, Traiconet, New Team e Lepanto, chi ti ha impressionato di più, considerando che avete perso almeno una volta con tutte e 3?
Sono tutte e 3 ottime compagini ma se devo dirti la mia, dico che non ho preferenze né timore di nessuno. Penso soltanto a raggiungere i play off, poi l’una vale l’altra.
7)C’è un giocatore che ti ha impressionato particolarmente tra tutti quelli che ti sei trovato da avversario sia quest’anno che in passato?
Ricordo una partita disputata con la maglia del Vedevo under 21: giocai contro uno dei quintetti più forti in assoluto. Ricordo Cerrato, Borrato, Iribarne, Fantaceli. Tutti ottimi calcettisti e tutti contro in una sola volta.
8)Ed invece il calcettista più forte con il quale hai giocato insieme, sia alla Flegrea che altrove?
Del passato Melise e Zamboni mentre nella Flegrea sono tutti bravi, quindi preferisco non citare nessuno. Però confido molto in Scala, uno che è rientrato nel futsal dopo 2 anni. Spero che torni quanto prima ai suoi livelli. Ed anche in Ciotola, una forza della natura in campo, una persona tranquilla fuori. Tra qualche anno diventerà inarrestabile.
9)Qual è stata la partità più emozionante della tua carriera, il giorno indelebile nella tua mente?
Sicuramente l’esordio in A2 in cui feci anche gol. E’ vero che giocavamo contro l’ultima in classifica ma fu un’esperienza bellissima.
10)E la partita che ti ha lasciato maggiore amarezza o delusione?
Non mi va di ricordare le delusioni, non mi va di ripensare alla finale di Coppa Italia … ho risposto, no?
11)Quali sono i pregi ed i difetti tecnico-tattici di Luigi Torelli?
Partiamo dai difetti: sono troppo impulsivo e mi faccio prendere spesso dal nervosismo. Il pregio, di conseguenza, non può non essere il mio animo da combattente in mezzo al campo. Do sempre l’anima sul terreno di gioco, mi piacciono le battaglie, sportive naturalmente.
12)Ora però vogliamo sapere pregi e difetti di te anche fuori dal campo …
Sono l’opposto del Torelli calcettista. Una persona tranquilla a cui piace divertirsi.
13)Sei scaramantico? C’è qualche rituale che segui prima o durante una gara?
Si, un po’ sono scaramantico. Prima di giocare mi capita spesso di sbadigliare, anche mentre il mister parla. Sarà l’adrenalina o la tensione pre-gara. Poi quando entro in campo lo faccio sempre per ultimo perché aspetto il mio portierone per chiedergli di chiudere a mandate la porta.
14)Schieraci il tuo quintetto più forte di tutta la C1.
Natoli, Varriale, Mazzocchi, Bucciero, Borriello.
15)Concludiamo col solito giochino: esiste un tuo clone nel calcio professionistico o almeno un calciatore al quale ti sei ispirato o che ti piace particolarmente?
Io impazzisco per il Pocho Lavezzi anche se come caratteristiche tecniche sono più un gregario. Da buon napoletano scelgo la grinta di capitan Grava.