Continua la preparazione della Flegrea per la sfida contro la Napoli Lepanto, scontro diretto nella corsa ai play off. Tutti presenti nell’ultimo allenamento di giovedì, con mister Di Iorio che ha provato diverse soluzioni tattiche per sorprendere una formazione, quella pomiglianese, affrontata già tre volte in questa stagione.
La partitina finale non ha sciolto di dubbi al nostro allenatore sul giocatore da mandare in tribuna, anzi ha aumentato i suoi dubbi visto che tutti i calcettisti sono apparsi in condizioni ottimali, cosa che “preoccupa” il nostro allenatore visto che quando ciò accade spesso il sabato non si riesce a portare l’intera posta in palio a casa. Naturalmente ciò non accadrà visto che la sfida è una vera e propria finale anticipata e vincere è l’unica strada possibile per arrivare agli spareggi promozione post season. Tra i convocati non mancherà di certo il nome del capitano Giuseppe Mollo, che ne ha giocate un bel pò di queste sfide in carriera da dentro o fuori. Il numero 22 flegreo ha fatto il punto della situazione del momento in casa Flegrea, soffermandosi anche sul passato e sul futuro.
1)Capitano, prima di tuffarci nel presente parliamo del tuo passato ripercorrendo tutte le tappe della tua lunghissima carriera: dagli inizi fino al tuo arrivo nella famiglia Flegrea, raccontaci
Ho iniziato con il Calcio a 5 nel lontano 1992 con un gruppo di amici, partecipando però sempre a campionati nazionali. Ho cominciato in B raggiungendo subito i play off con il Pozzuoli, poi nel Lazio nelle fila della Cisco Roma, di nuovo in Campania con la S.C.E. Caserta, prima di arrivare al Bellona, squadra in cui sono rimasto per ben 5 anni: lì vincemmo i campionati di B e A2 ed in Serie A1 ci salvammo tranquillamente senza grosse difficoltà. Dopodichè sono tornato in A2 con Scafati, Cagliari e Matera. Il ritorno in Campania, definitivo, è stato con la Barrese (squadra con il quale ho vinto il campionato), poi Pagani (B), Flegrea (C1, play off), Macerone(vittoria campionato C1), Vesevo (in A1 lo scorso anno con tutti giocatori campani) e quest’estare sono ritornato, con immenso piacere, alla Flegrea del duo Guardascione-Di Iorio.
2)Senza soffermarci sulla tua carta di identità, che vorresti fare da grande nel futsal?
Premesso che mi diverto ancora a giocare, mi piacerebbe in futuro avere un ruolo dirigenziale: fare da “intermediario” tra la squadra e la società.
3)Parliamo di mister Di Iorio: che rapporto hai con lui che è più piccolo di te? Come ti trovi con i suoi metodi di allenamento magari confrontandoli con i tuoi precedenti allenatori?
Con il mister ho un ottimo rapporto, parliamo spesso e ci confrontiamo altrettanto spesso. E’ un allenatore preparato che adotta tipologie di allenamento che piacciono a noi giocatori, ovvero avere la possibilità di allenarsi sempre con la palla.
4)Sabato è arrivata una bellissima vittoria sul campo del Cus Avellino, che partita è stata? Raccontaci anche la gioia per quel gol che ha cancellato un girone dopo l’amarezza per l’infortunio che ti fece saltare la finale di coppa.
Sul gol ho gioito poco perchè ero stanco ed infatti sono uscito subito dopo. La vittoria è stata molto importante anche dal punto di vista personale dato che l’infortunio dell’andata non mi permise di giocare la finale di coppa, gara a cui tenevo molto.
5)Sabato prossimo la seconda delle 5 finali che vi siete prefissati da qui alla fine, contro la Napoli Lepanto: che partita ti aspetti considerando che quest’anno vi siete affrontati ben 3 volte?
Sarà sicuramente una bella gara tra due squadre che fanno del gioco, seppur in maniera diversa, la loro forza.
6)Domenica si porterà di un’ora in avanti le lancette, noi proviamo a portarci di un mese e mezzo in avanti, ovvero ai play off: hai la possibilità di poter scegliere una squadra da affrontare ed una da evitare tra Traiconet, New Team e Lepanto…cosa scegli?
Scelgo … di non scegliere. Sono 3 squadre davvero molto forti, però noi abbiamo dimostrato di potercela giocare anche in trasferta contro di loro…
7)Abbiamo parlato della tua lunga carriera, ci dici i calcettisti più forti che ti sei trovato da avversario?
Beh, ne ho visti tanti e molti li ho ammirati all’apice della loro carriera. Tra i tanti scelgo Junior, un giocatore tecnicamente superiore alla media, con giocate pazzesche che ho visto fare solo a lui!
8)Ora però vogliamo sapere anche i calcettisti più forti che hanno giocato insieme a te in passato.
Uno che vuole fare da grande il tramite fra squadra e giocatori deve essere il più diplomatico possibile … farei sicuramente torto a qualcuno dicendo solo “qualche” nome. E’una lista lunga, quindi preferisco non citare nessuno.
9)Continuiamo con i ricordi, raccontaci la partità più emozionante della tua carriera e magari anche il gol più bello o più importante.
Quanti ricordi mi saltano in mente. Ce ne sono diverse, dalle partite di A1 con squadre di alta classifica, ai play off di A2. Fra le tante scelgo la partita contro il Taormina quando si formarono i gironi di A2: noi eravamo terzi con 1 punto in meno e all’ultima andavamo a giocare in Sicilia: vincemmo 3-1 con un mio gol del 2-1, un pallonetto al portiere, fu una grandissima emozione. Un altro gol molto bello che ricordo ben volentieri è quello segnato al mio primo anno di Flegrea, nei play off di C1 contro l’Acquedotto Roma: calcio d’angolo battuto da Guglielmo Loasses, palla lunga sul secondo palo, io calcio a volo incrociando la palla, con la sfera che finisce all’incrocio dei pali dall’altra parte.
10)E la partita che invece ti ha lasciato maggiore amarezza o delusione?
Forse la finale di coppa di quest’anno per un duplice motivo: perchè è recente e perchè non ho potuto giocarla: una doppia grandissima sofferenza.
11)Ora mettiti nei panni di un talent scout e svelaci i pregi ed i difetti di Peppe Mollo.
Ho sempre detestato parlare dei miei pregi e dei miei difetti, preferisco lasciare i giudizi agli altri. Certo che se davvero fossi un talent scout non mi farei sfuggire l’occasione di prendere in squadra uno come Peppe Mollo.
12)E’arrivato il momento di entrare nella tua sfera privata: chi è Peppe Mollo fuori dal parquet.
Sono una persona riservata e tranquilla, che mette, nella scala dei valori, al primo posto, la famiglia.
13)Prendiamo la palla al balzo proprio per parlare di tua moglie. Sappiamo che grazie al futsal hai conosciuto l’amore e proprio tua moglie di recente in un’intervista ti ha chiesto il bis sottolineando poi che quando sei convinto di avere ragione è finita … è giunto il momento della vendetta per replicare alle provocazioni della tua metà … sfogati!
L’ho letta e devo ammettere che “purtroppo” mia moglie mi conosce troppo bene…! Per quanto riguarda il bis, ci penso …!
14)Ritorniamo al futsal, su chi punteresti da qui a fine anno nella Flegrea?
L’ennesimo tranello per far crollare il mio essere diplomatico ma non ci casco. Punterei su tutti, sul gruppo che è la nostra arma vincente. Abbiamo una squadra forte dove ognuno può e soprattutto deve dare il suo contributo per poter raggiungere il nostro obiettivo. Allora da capitano lancio un appello: abbiamo quattro finali, dai ragazzi andiamoci a prendere questi play off.
15)Concludiamo col solito giochino: esiste un tuo clone nel calcio professionistico o almeno un calciatore al quale ti sei ispirato o che ti piace particolarmente?
Non penso esista un giocatore che mi assomigli nel calcio. Sui miei gusti, ho sempre ammirato Roberto Baggio. Tuttora resta, secondo me, il più grande giocatore italiano