La Flegrea, ultimate le vacanze di Pasqua, si appresta a tornare sul parquet di Monteruscello per preparare la sfida da dentro o fuori di sabato ad Afragola. Mister Di Iorio aveva deciso di anticipare il rompete le righe proprio per permettere ai suoi giocatori di recuperare sotto il profilo psicologico dopo la battuta d’arresto in casa contro la Napoli Lepanto e ritrovare tutti carichi prima del trittico finale.Proprio contro la Napoli Lepanto è tornato in campo Domenico Marchesano, un girone dopo il grave infortunio che lo ha tenuto fermo 4 mesi ai box. Proprio il portiere è il protagonista della nostra consueta intervista settimanale.
1)Iniziamo a parlare di te, ripercorriamo tutte le tappe della tua carriera: dagli inizi fino a quest’estate che ha segnato il tuo passaggio alla Flegrea, raccontaci
Sono entrato nel calcio A5 per puro caso grazie a Salvatore Ciocie, anche lui portiere, che mi portò alla Bagnolese quasi tre anni fa in serie B. Fu una bellissima esperienza ripetuta anche l’anno successivo. Poi nel settembre 2011, visto che tra me ed il Napoli C5 non c’era più feeling,sono passato alla Flegrea.
2)Sei arrivato alla Flegrea anche grazie a mister Di Iorio: ce lo confermi?
Certo. Sono qua grazie alla volontà di mister Augusto: mi voleva con lui, non mi ha mollato un attimo e se a settembre ero convinto di accettare il trasferimento, a distanza di 8 mesi posso dire che sono felice di aver fatto questa scelta.
3)Sabato, prima delle festività, sei tornato in campo giusto un girone dopo, infortunio all’andata con il Lepanto, ritorno in campo al ritorno contro il Lepanto: quanto è stato difficile rimanere fuori tutto questo tempo?
Si, prima della pausa ho giocato la mia prima partita giusto un girone dopo sempre contro la Lepanto, che coincidenza. Stare fuori tre mesi, per uno come me che vive di pallone, è stata più dura di quanto immaginassi.
4)Dopo Pasqua si ritorna in campo per il rush finale, cosa ti aspetti da queste 3 partite con Afragola, S.Erasmo e S.Egidoi??
Mi aspetto di vincerle tutte e tre, consapevole che sarà difficile ma non impossibile. Basta soltanto crederci ed avere la voglia di andare a fare i play off. Delle 3 però penso che l’Afragola sia l’unica che ci potrà negare di andare alla post season: lo ripeto, bisogna andare là con tanta voglia di vincere e di andare ai play off!
5)Pensiamo positivo, la Flegrea ai play off: chi preferisci e chi vorresti evitare tra Traiconet, New Team e Lepanto?
Se dovessimo andare ai play off spero di incontrare la Traiconet. E’ la squadra che ci potrà dare maggior fastidio quindi meglio incontrarla subito ed entrare in clima play off
6)Quali sono stati i 3 portieri che ti hanno impressionato di più in questo campionato o magari il portiere che ricordi nel tuo passato?
In questo campionato non ci sono portieri che mi hanno impressionato eccessivamente anche se Natoli della New Team è un grande portiere. Però come tutti sanno il mio preferito rimarrà sempre Maurizio Guerra, a cui devo tanto.
7)C’è un giocatore che ti ha impressionato particolarmente tra tutti quelli che ti sei trovato da avversario?
A dire il vero quello che mi ha impressionato di più fa parte della mia squadra ed è Mario Esposito. Giocavamo insieme alla Bagnolese, lui già era forte ma oggi è migliorato ulteriormente. Gli auguro di ritrovare presto le categorie nazionali perché se lo merita.
8)Ed invece il calcettista più forte con il quale hai giocato insieme?
Il calcettista più forte non si discute, è Sebastian Iribarne: un grande calcettista ma soprattutto un grande amico dentro e fuori dal campo.
9)Qual è stata la partita più emozionante della tua carriera o magari la parata più importante tipo un rigore …?
La partita piu importante per me è stata la finale di coppa Italia: anche se non l’abbiamo vinta me la porterò dentro di me per sempre.
10)E’ stata quella anche la partita che ti ha lasciato maggiore amarezza?
No, quella contro la Lepanto nell’ultimo turno. Ci tenevo tantissimo per tanti motivi, per l’infortunio dell’andata, perché lì gioca Maurizio Guerra, perché ci giocavamo i play off. Purtroppo non è andata come avessi voluto.
11)Ora con estrema sincerità, dicci i pregi e difetti di Marchesano tra i pali?
Marchesano è un portiere giovane che deve migliorare ancora tantissimo in questo sport. Risponderò a questa domanda tra qualche anno.
12)Ora però vogliamo sapere pregi e difetti di Mimmo fuori dal campo!
Mimmo è un ragazzo tranquillo, che ama le cose semplici, stare in famiglia, giocare a futsal e seguire il calcio. Pregi e difetti bisogna chiederli a chi mi conosce a fondo, non a me.
13)Sei scaramantico? C’è qualche rituale che segui prima o durante una gara?
Sono molto scaramantico su tutto anche se non ho un rituale ben preciso. Spesso prima di iniziare una partita tocco i tre pali con la mano destra e mi faccio il segno della croce. Tutto qui.
14)Che ambiente hai trovato alla Flegrea e su chi punteresti tra i tuoi compagni da qui a fine anno.
Alla Flegrea ho trovato un bellissimo ambiente, formato da ragazzi straordinari che amano quanto me questa disciplina. In questo rush finale punto tutto sul gruppo, che è la vera forza della squadra.
15)Concludiamo col solito giochino: c’è qualche portiere al quale ti sei ispirato quando hai deciso di mettere i guantoni e perchè hai deciso di fare il portiere e non il difensore ad esempio? Oggi invece a quale portiere del calcio professionistico, quello che ammiriamo in tv, possiamo paragonare Mimmo Marchesano per il suo stile?
Decisi di fare il portiere per un semplice motivo: mi ero appena trasferito a Torino e vedevo che il portiere della mia squadra era scandaloso, uno dei più scarsi portieri mai incontrati in vita mia. Decisi così di lanciarmi in questa nuova sfida, grazie anche a mio padre a cui devo molto se sono adesso quello che sono. Non ammiro nessun portiere in particolare, ma come ho detto prima, mi ispiro solo ed esclusivamente a mio padre.
Comunicato Stampa