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Dai campionati nazionali alla C1, nel cassetto un biglietto di andata e ritorno. A due anni di distanza dalla serie A con il Napoli Vesevo e dopo la stagione in A2 con lo Scafati Santa Maria, a 34 anni Peppe Mele torna sul palcoscenico regionale, pronto a guidare con la sua classe e la sua esperienza la corazzata Granianum verso l’ambito traguardo della promozione in serie B. Lo hanno cercato in molti, alla fine ha accettato la proposta del club guidato dal presidente Franco Minopoli. Il motivo principale che ha fatto scattare la scintilla, forse, non lo sa nenche lui, ce lo svelò lo stesso massimo dirigente in una serata di luglio. All’appuntamento con il Granianum, Mele si presentò con una maglia gialloblù, i colori sociali della società dei Monti Lattari, una “visione” che tolse qualsiasi dubbio e in un battito di ciglia Franco Minopoli, istitintivo e passionale, decise di prenderlo. Ora, però, svelato il segreto, chi vorrà indossare la casacca del Granianum l’anno prossimo, saprà come vestirsi al primo incontro…
Peppe, che impressione ti ha fatto la tua nuova società in questo primo approccio?
“Un’ottima impressione, già da quando ci siamo incontrati per portare a termine il trasferimento. Inoltre conoscevo la maggior parte dei giocatori e quindi posso ritenermi soddisfatto”.
Alla luce degli acquisti effettuati, il Granianum è indicata dai più come la principale candidata al primo posto. Quali credi possano essere le forze di questo campionato?
“Non guardo gli altri, siamo un ottima squadra ma non è importante essere i favoriti sulla carta. Ciò che alla fine è il campo, la C1 è una categoria difficile poichè c’è tanto contatto e agonismo ed i campi in erba possono azzerare le differenze di valori. E’ innegabile comunque che possiamo lottare per vincere su tutti i campi, sperando di raggiungere la promozione”.
Qual è la tua opinione riguardo le nuove regole sugli under?
“Si tratta di un’innovazione molto forte. Dal mio punto di vista sarebbe stato più giusto introdurre la regola e farla attuare nel giro di un paio d’anni, in modo tale da concedere alle società il tempo necessario per creare dei settori giovanili adeguati e farsi trovare pronte”.
Sulla tua bacheca facebook Crescenzo Falcone ha scritto che ogni volta che ogni volta che fai l’A2 l’anno successivo ti rituffi in C1 per poi risalire…
“L’obiettivo è quello: scendere e poi risalire per dare vitalità e stimoli ad una carriera che va avanti con gli anni. Bisogna sempre trovare nuove emozioni, sono abituato a mettermi in discussione e quest’anno lo farò in un campionato difficile come la C1”.
A 34 anni ritieni quindi tutt’altro che conclusa la tua avventura nei campionati nazionali…
“Assolutamente, il mio obiettivo è di riconquistare la B sul campo col Granianum. L’ho già fatto in passato con Marigliano e Bellona e spero di ripetermi quest’anno insieme ai miei compagni”.