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Il protagonista della rubrica “La promessa” è Paolo Strangio, classe ’92 della Virtus Futsal Flegrea di Pino Falcone che quest’anno si affaccia da matricola alla serie C1.
Da quanti anni giochi a calcio a 5? Racconta il tuo percorso.
“Come quasi tutti, ho cominciato col calcio a 11. Da tre anni mi sono convertito al futsal, sempre legato alla Flegrea di mister Falcone. Ho fatto la trafila partendo dalla Juniores, passando per l’Under 21 e oggi eccomi finalmente in prima squadra (Strangio aveva già esordito in C1 lo scorso anno con Di Iorio, ndr)”.
Descrivi le tue caratteristiche tecnico-tattiche.
“Sono un giocatore abbastanza duttile, che si mette al servizio della squadra. Punto molto su rapidità e velocità e cerco di dare il massimo in ogni partita”.
C’è un giocatore nel futsal a cui ti ispiri?
“Nessuno in particolare, ma sono rimasto impressionato dai giocatori del Napoli C5 quando li affrontammo lo scorso anno in amichevole”.
Hai un soprannome legato al calcio a 5?
“Non ancora, spero me lo diano quest’anno…”.
Chi è Paolo Strangio fuori dal parquet?
“Un ragazzo semplice, al secondo anno di ingegneria”.
Nelle categorie regionali i giovani hanno sempre fatto fatica a trovare spazio. Cosa pensi delle regole introdotte quest’anno?
“Sono regole che sicuramente giocano a nostro favore, speriamo di sfruttarle al meglio”.
Il vostro gruppo è composto quasi esclusivamente da under 21. Quanto vi stimola questa scommessa? A cosa può ambire la tua squadra?
“La vetrina è di quelle importanti e l’euforia è a mille. Ci dovremo impegnare molto per non sfigurare, ma sicuramente faremo il possibile su ogni campo”.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro in questo sport?
“Cerco solo di migliorare giorno per giorno in tutti gli aspetti, lavorando con forza e volontà”.