Nel turno infrasettimanale del campionato under 21 il Napoli supera tra le mura amiche l’Isernia con un netto 11-1 e si mantiene al terzo posto in graduatoria in compagnia di Sporting Sala e Napoli Futsal Santa Maria, alle spalle della capolista Traiconet (tre le lunghezze di distacco dall’attuale capolista, a punteggio pieno con 15 punti) e del Real Amalfi (13 pt). Gara vissuta nel triste ricordo del terremoto che 10 anni fa colpì la cittadina di San Giuliano di Puglia provocando la morte di 27 bambini in seguito al crollo di una scuola: non avallato il doveroso minuto di raccoglimento dalla Federazione, le due squadre optano per il minuto di non gioco per cercare quantomeno di onorare la memoria di vittime innocenti. Dopo il momento di grande commozione spazio al campo, con il Napoli che riesce subito a prendere in mano le redini del gioco ed a portarsi subito in vantaggio grazie ad una pregevole giocata di Amedeo Bellico. Match che si mette in discesa per i padroni di casa, che vanno ripetutamente a segno con Nunzio Frosolone, Mariano Murolo, Mattia D’Avalos e soprattutto con Attilio Arillo, che realizza uno straordinario poker. Con il parziale di 8-0 al termine della prima frazione di gioco la contesa è virtualmente chiusa. Nella ripresa i ritmi di gioco sono naturalmente più blandi, i partenopei cercano di amministrare la gara senza correre particolari pericoli e di rimpinguare ulteriormente il loro già cospicuo bottino, riuscendovi grazie ai sigilli di Pantanella, Sollo e Mariano Murolo, con quest’ultimo che dunque corona la sua buona prestazione con una doppietta. Prima del suono della sirena arriva il meritato gol della bandiera dei molisani, con Sollo che devia il tiro di un avversario per il definitivo 11-1. Soddisfatto della prestazione il tecnico Carmine Tarantino, che invita tuttavia i suoi ragazzi a non abbassare la guardia: “Vittoria convincente ma non c’è tempo di cullarsi sugli allori, domenica dovremo dare continuità a questi nostri risultati affrontando con grinta e determinazione la trasferta in quel di Campobasso”.
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