Dopo aver visto la Vostra trasmissione e preso atto del comunicato stampa della Societ? Napoli
Vesevo, mi sembra opportuno e doveroso effettuare una rettifica relativamente a quanto affermato
in relazione alla mia persona. In primis tengo a precisare che il sottoscritto, qualsiasi cosa dice o fa,
? consapevole delle proprie azioni e non lascia ad altri, pur esperti che siano, la possibilit? di dare
suggerimenti. S?, ? vero, possono essere dette in un linguaggio molto pi? tecnico, ma, anche se non
mi esprimo come un dottore, il concetto finale sar? sempre lo stesso.
Avevo accettato questo incarico, per fare il vice allenatore, perch? come pochi, svolgo questo
lavoro con la passione e la dedizione che altre persone non hanno. Qualcuno preferisce guardare al
solo aspetto economico, qualcun altro, invece, preferisce fare la ?prima donna? su testate
giornalistiche o trasmissioni televisive.
Ero affascinato dall?idea di arricchire il mio bagaglio tecnico ed entusiasta di lavorare con un
allenatore nuovo. Quando chiesi al Sig. Stefano Salviati la possibilit? di ricoprire il ruolo di vice
allenatore non lavoravo, per giunta, in un primo colloquio avuto con l?Ill.mo Avv.to Cardillo nel
suo ufficio di Napoli, spiegai la mia incresciosa posizione, sperando di poter compensare ci? che la
sorte lavorativa mi aveva negato con la soddisfazione di far parte di un progetto ambizioso che il
Presidente stava cercando costruire. La cosa affascinava non poco, essendo ?vero napoletano? e non
oriundo.
Cos? mi sono rimboccato le maniche ed ho cercato di trasformare questo mio piacere in un lavoro,
ma purtroppo, dopo la prima settimana di lavoro e l?arrivo di Mister De Luise, le cose sono
cambiate. Sembrava che lo staff tecnico fosse composto solo da due persone, preparatore atletico e
allenatore, al punto che, qualsiasi cosa si dicevano, finivano per allontanarsi dalla squadra e dal
sottoscritto. Per i primi giorni lasciai perdere non dando peso all?episodio, ma qualcosa mi diceva
che cos? non andava. In realt? lo staff tecnico non esisteva.
Chiesi al sig. De Luise un chiarimento sulla mia posizione ma ne venne fuori una discussione molto
dura durante la quale De Luise stesso finiva per offendere noi italiani, ed in particolare, i napoletani.
Lui stesso disse che noi italiani non potevamo mai crescere calcettisticamente perch? non possiamo
dedicarci a questo sport a tempo pieno. Purtroppo in Italia il calcio a 5 ? considerato uno sport
dilettantistico e noi non ne abbiamo colpe.
Alla vigilia della seconda partita in casa con il Ceccano, il Sig. De Luise neppure mi comunic? che
non sarei andato in panchina, e che al mio posto era gradita la presenza del Preparatore atletico, De
Michele, persona perbene ma senza nessun titolo, e dopo quella partita, per altro perso in malo
modo, ricevetti la telefonata dall?Ill.mo Avv. Cardillo che volle comunicarmi la sua decisione di
escludermi dal ?progetto? della NapoliVesevo, quindi esonerandomi per incompatibilit? tecniche
con l?allenatore.
A malincuore presi atto della notizia e ne chiesi, come era giusto, le motivazioni. Mi venne risposto
che il sottoscritto era stato esonerato perch? ?non sorridevo anche se c?era una sconfitta?. Risposi :
?Caro presidente forse sar? anche vero che il sottoscritto non sorride, ma abbiamo perso una gara
che a mio parere era alla nostra portata e certamente non avevo lo spirito di poter scherzare con
tutti. Io voglio sempre vincere?. Dopo l?esonero mi recai presso lo studio dell?Ill.mo Avv.to per
ricevere ci? che mi spettava in quel mese e mi venne detto ?forse caro Cascone le cose che mi sono
state dette sono state leggermente amplificate, ma purtroppo ora ho deciso e va bene cosi?. Mi sentii
solo di dirgli: ?Lei ? un illustre Avv. e sa bene che a chiunque si d? la possibilit? di rientrare in
carreggiata per non sbagliare in futuro?.
Non ho mai condiviso il metodo di allenare di Mister De Luise e tanto meno la gestione del gruppo,
ma non ne ho mai parlato con nessuno. Mi sono sempre chiesto che senso aveva preparare una gara
non sulla squadra avversaria ma sul singolo giocatore che ne faceva parte. Proprio quest?aspetto
lasciava perplessi anche i nostri giocatori.
In pi? mi fu chiesto di collaborare come autista se per caso qualcuno, come era successo a
Bresciani, subiva un infortunio, allora risposi : ?Caro mister ma forse lei non sa che io sono un
allenatore?.
Ho fatto il vice allenatore in serie A2 dal 2003 senza avere mai problemi con nessun tecnico.
Tutt?oggi ho ottimi rapporti con il bravo mister Cundari, con l?attuale allenatore della
Napolibarrese, Di Costanzo, nel quale ho riscontrato non solo doti di bravissimo allenatore ma
anche di un super preparatore atletico.
Ho sempre detto e dir? sempre che ho avuto tre preparatori atletici esperti e sono il Prof. La Penna,
il Prof. Saccone e, non per ultimo, il bravissimo Prof. Di Costanzo. Ecco perch? anche io ho potuto
dubitare sulle valutazioni di preparatore del Sig. De Michele.
Il Sig. Stefano Salviati non ha mai danneggiato nessuno, anzi, ha sempre cercato di dare un?
opportunit? a tutti facendo in modo di esaltare, come nel mio caso, le capacit? di un discreto
allenatore con un discretissima squadra di ragazzi che, per ben due volte consecutive, ha vinto il
titolo Regionale risultando, nell?ultimo anno, la terza forza in Italia.
Credo che l?educazione e la professionalit? mostrata nel corso degli anni mi permettano di
continuare ad imparare e fare esperienza in uno sport come il calcio a 5 anche se qualcuno ha visto,
e continua a vedere, l?esatto contrario.
Massimo Cascone