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Le dimissioni di Carmine Tarantino evidentemente non hanno colto tutti di sorpresa. Sicuramente ha lasciato un enorme vuoto in un progetto nato con l’intenzione di valorizzare tanti ragazzi e questo grazie al grande contributo che il tecnico napoletano ha saputo dare negli anni col suo eccellente lavoro col settore giovanile. A punto5.it interviene anche il diesse Pietro Foderini: “La scelta di Carmine Tarantino non è sicuramente un fulmine a ciel sereno, ma la conseguenza di una responsabilità che è giusto ci assumiamo noi come società per primi – dice -. Non ci siamo resi conto che fare la serie A prevedeva non solo costruire una squadra per salvarsi ma un club organizzato che potesse seguire i ragazzi sette giorni su sette. Evidentemente non siamo riusciti a dare allo staff tecnico e ai giocatori una presenza costante e di qualità. E di questo mi assumo personalmente la responsabilità”. Una forte presa di coscienza di Foderini che entra nello specifico: “Li abbiamo lasciati da soli immaginando che il nostro ruolo fosse solamente economico e di garanzia. Ma la serie A è un mondo completamente a parte, si costruisce prima la società e poi il restante. Posso condividere umanamente la scelta di Carmine, capisco il suo stato d’animo, scocciato per i continui momenti di tensione durante la settimana e durante la partita. Anche se all’ultimo momento abbiamo cercato di far capire che c’era la volontà di invertire completamente la rotta. La verità è che io, Ciro Veneruso e l’avvocato Cardillo pensavamo che queste divergenze si potessero risolvere, sbagliando, con una semplice chiacchierata”. E guarda al futuro: “Io continuerò a supportare sia la dirigenza che la squadra, spero che questa brutta pagina della nostra esperienza in serie A possa servirci da sprono per modificare i nostri atteggiamenti e un giorno di continuare nuovamente questo percorso intrapreso con Tarantino. Faccio un in bocca al lupo a Claudio De Michele, conosce bene lo spogliatoio, sa quali sono le problematiche e le situazioni da correggere”