Impegno, umiltà e tenacia. Queste le qualità che emergono subito dopo una chiacchierata con Giorgio Feo, intermedio classe ’81, che, con una prestazione eccellente ed una splendida doppietta, sabato scorso ha dato un grosso contributo alla vittoria in casa con il Manfredonia.
1. Dopo le dichiarazioni di stima dei tuoi presidenti per l’impegno dimostrato anche in questo periodo difficile per te e per la tua famiglia, mi sembra giusto cominciare col chiederti da dove arriva la forza che stai mettendo in campo e negli allenamenti.
Viene sicuramente dal mio attaccamento alla società, soprattutto al presidente Mallozzi. Credo che la professionalità che i presidenti stanno mettendo in questo progetto non facendoci mancare nulla, pagando con puntualità gli stipendi e mantenendo un clima sereno vada ricambiata con il massimo impegno. Trovare una società così è difficile nel calcio a cinque. Inoltre, sento di doverlo fare per il mister e per i ragazzi della squadra, anche se, voglio precisare, non mi sono state fatte pressioni di alcun tipo.
2. Sei un calcettista di carattere e hai mostrato che in partite come quella di sabato scorso puoi indubbiamente fare la differenza. Quale contributo pensi di poter dare a questa squadra?
“Non mi sento un giocatore di primo livello, ma credo che l’impegno nella vita e nello sport venga sempre premiato. La mia priorità è quella di metterci sempre il massimo per farmi trovare pronto quando il mister vorrà schierarmi.”
3. Ti faccio la stessa domanda che ho posto anche a quei colleghi che hanno condiviso la tua stessa esperienza con la Bagnolese. Cos’è cambiato dopo la nascita del Napoli Futsal?
“Innanzitutto l’ingresso di un altro presidente che ci mette passione e soldi ha dato nuova linfa al progetto. Veneruso è una persona seria e tranquilla che si concilia bene con Mallozzi e Foderini. Già lo scorso anno con la Bagnolese eravamo attrezzati per fare bene. Purtroppo non abbiamo cominciato con il piede giusto e non siamo arrivati ai playoff. Quest’anno bisogna fare meglio.”
4. Quando hai cominciato ad appassionarti al calcio a cinque?
“Dieci anni fa sono partito con un gruppo di amici. Ci siamo autotassati per pagarci la partecipazione al campionato. Di quel magnifico gruppo sono l’unico rimasto insieme al presidente Mallozzi.”
5. Qual è il momento della tua carriera che ricordi con maggiore piacere?
“E’ stato bello vincere quando pagavamo noi, ma ho bellissimi ricordi anche degli ultimi due anni nei quali ho potuto giocare ad alti livelli con un allenatore preparato e competente.”
6. E l’esperienza che preferiresti dimenticare?
“Le retrocessioni sono sempre un brutto ricordo. Mi sono servite però per fare esperienza e fortificarmi.”
7. Sabato prossimo c’è la trasferta di Scafati. Quale valore dai a questa sfida?
“Dobbiamo prendere questa partita con molta tranquillità. Lo Scafati è una squadra molto più attrezzata di noi che ha l’obbligo di vincere. Per noi è diverso e questo potrebbe andare a nostro favore.”
8. Secondo te dove può arrivare il Napoli Futsal?
“Cercheremo di arrivare più lontano possibile. Se dovessimo riuscire a vincere il campionato sarà tutto di guadagnato, altrimenti il nostro obiettivo sono i playoff.”
9. Una parola per i tuoi compagni.
“Devono affrontare la partita con lo Scafati con la massima tranquillità, senza caricarsi troppo. Il nostro è un gruppo giovane che si è subito amalgamato ed è riuscito a mantenere la serenità anche in momenti non semplici, merito anche della società e del mister.”
Amalia Di Palma
ufficio stampa Napoli Futsal