Ritorna l’atmosfera campionato e la sedicesima giornata del girone B di A2 propone Napoli Futsal S.Maria vs Acireale. La compagine del duo presidenziale Longobardi-Oranges dopo essersi fregiata della coccarda tricolore con la vittoria della Coppa Italia domenica scorsa in quel di Martina Franca questa settimana ha cercato di lavorare al meglio per smaltire le tossine e recuperare le energie profuse nello scorso week-end e che hanno portato a questa prestigiosa cavalcata che riporta il trofeo iridato in Campania dopo un po di anni. Nel 2005 infatti era toccato al Leghe Leggere Napoli nel 2007 alla Barrese e dopo sei anni è proprio la squadra di mister Ivan Oranges a riportare ai massimi livelli la Campania in A2. Ora però la testa è rivolta solamente al campionato, l’Acireale incombe e non è un avversario da sottovalutare nonostante sia in lotta per la salvezza condividendo la penultima piazza a quota 10 punti con il Palestrina. All’andata capitan Botta e soci riuscirono ad espugnare il “PalaVolcan” con un netto 2-7, ma il dg Stefano Salviati ci tiene a tenere alta la tensione “Sarà una gara da non sottovalutare, magari dopo la vittoria della Coppa Italia c’è il rischio di scendere in campo scarichi ed invece questo non deve accadere. E’ una gara quindi tutt’altro che facile e che nasconde insidie, c’è bisogno della determinazione mostrata la scorsa settimana e questo vale fino alla fine del campionato. Le Final Eight sono state un’esperienza bellissima ed unica, vincere la Coppa Italia ancora di più, ricevere gli applausi di tutti è stata una vera emozione e copre anche i fischi ricevuti alla premiazione che credo assolutamente non erano meritati anche perché la nostra esultanza è stata molto rispettosa e composta sempre. Questo ovviamente non cancella l’ottima organizzazione e l’ottima accoglienza ricevuta e per questo c’è da ringraziare la società organizzatrice e l’amministrazione di Martina Franca. Se dopo soli 7 mesi, il Napoli Futsal Santa Maria riesce ad alzare la Coppa Italia di categoria, vuol dire che il progetto è nato su basi solide. Siamo una grande famiglia, in cui ognuno fa il suo dovere e rispetta i ruoli. Sono felice per Massimo Oranges e Luigi Longobardi, a Massimo mi lega un’amicizia ventennale, abbiamo attraversato la storia recente del calcio a 5 campano. Siamo stati avversari, nemici sul campo, ma sempre col massimo rispetto. Quando in estate è nato il Napoli Futsal Santa Maria, sono stato contento di tornare a lavorare con lui. Anche perché volevo riscattare una stagione disgraziata, quella dell’Azzurra Marigliano, nata male e finita peggio. Oggi, caro Massimo, ci siamo rifatti con gli interessi. Sono molto contento anche per Luigi, una persona perbene, ma soprattutto un gentiluomo, che onora sempre i suoi impegni e per il quale vale ancora una stretta di mano. In questi anni aveva avuto ben poco rispetto a quanto aveva dato per questa squadra, questa Coppa lo ripaga anche di qualche delusione.
Mi fa piacere anche per Nino Pappalardo, che una Coppa Italia l’aveva già vinta con la sua Barrese. Un progetto magnifico, che aveva sostenuto con tutte le sue forze, ma che poi era stato costretto ad abbandonare proprio nel punto più alto. Questa Coppa è anche sua, e se la merita tutta.
Un ringraziamento va anche a Giuseppe Alfano e Pasquale Ruocco, due dei nostri primi tifosi, sempre vicini a Luigi Longobardi e alle sorti della sua squadra. Ed infine come non dimenticare l’amministratore delegato, il “gigante buono” Matteo Viviano, amico in tutto e per tutto. Tutti sanno quanto per me sia importante il rapporto con i miei giocatori, alcuni dei quali sono per me come dei figli. Vedere Enzo Botta (come capitano) e Salvatore Amirante alzare la coppa, è stata un’emozione indescrivibile. Anzi, posso dire senza paura di essere smentito, che questo successo, per loro, arriva troppo tardi, se mettiamo in conto il loro impegno e la loro professionalità. E poi che bello vedere Milucci, Galletto, Mattiello, Campolongo, Pipolo, Sepe, con una medaglia al collo. E’ stato qualcosa di eccezionale. In molti di loro ho creduto quando nessuno ci credeva, certo che ai giovani bisogna dare fiducia. Sempre. Ed in questa mia certezza, ho trovato quest’anno un appoggio incredibile in Ivan Oranges. Un grande uomo e un grande allenatore. Per lui la carta d’identità o il paese di nascita non valgono. Gioca chi è bravo, gioca chi merita. Col lavoro costante, con la passione e la grinta è riuscito a dare a questi ragazzi una mentalità da guerrieri. Mi piace ricordare che nella sfida col Martina, ad un certo punto, davanti a Bragaglia c’erano Botta, Amirante, Milucci e Galletto… chi l’ha detto che con gli italiani non si vince? Ovviamente ringrazio col cuore anche gli “oriundi”, anche se a me questo termine non piace. Perché chi vive nove mesi all’anno in Italia, chi ha scelto questo paese per realizzarsi come uomo e come giocatore, merita tutto il nostro rispetto ed è più italiano di tanti altri. Non posso dimenticare poi il mitico Marcello Esposito, al preparatore atletico prof. Vito Lancella, all’esperto massaggiatore Clemente Colle e al vulcanico magazziniere Vincenzo Falanga. Orgoglioso davvero di questa famiglia e di questo risultato”. Sabato si ritorna in campo quindi per il campionato, ore 15 al PalaOberdan di Scafati, il distacco dalla capolista Lc PokerX Martina è di 6 punti, intanto c’è da difendere il secondo posto e poi si vedrà.
Domenico Birnardo addetto stampa Napoli Futsal S.Maria