CLUB PARADISO ACERRA: TERRACCIANO, PINTAURO, DI FIORE, di SARNO, ESPOSITO D., SCANIGLIA, SORIANO, ESPOSITO F., MARZANO (K), DENTINO, DE ANGELIS. All. SORIANO
CALATIA CALCIO MADDALONI: SANTANGELO, MASTROIANNI (K), BALLETTA, CARFORA A., FUROLO, MANCO, VENTURA, CARFORA D., SERGIO, CIOFFI.
Arbitro: Morvillo di Castellamare di Stabia
Risultato finale: 3-1
Reti : P.T. 9′ Carfora D. (C), 22′ Soriano (P); S.T. 9′ Scaniglia (P), 31′ di Sarno
Falli subiti: P.T. 7-5 ; S.T. 2-5
Ammoniti: Soriano (P), Dentino (P), di Sarno (P), Carfora D. (C), Balletta (C), Sergio (C).
Recupero: P.T. 1 min. S.T. 3 min.
Note: al 16′ del primo tempo Santangelo (C) para tiro libero a Francesco Esposito (P). Al 17′ del secondo tempo espulso Scaniglia per somma di ammonizioni.
ACERRA. La prima di ritorno davanti al proprio pubblico, per il Paradiso, si rivela una gara più complicata del previsto con i padroni di casa, partiti dal primo minuto con: De Angelis, Di Fiore, i fratelli Esposito e Scaniglia, costretti ad inseguire dopo soli nove minuti a causa della rete di Domenico Carfora. Schierato titolare da Mataluna al pari di Cioffi, Ventura, Manco e Balletta. La risposta del Club Paradiso non si fa attendere, cominciano a macinare gioco e azioni ma il primo tiro nello specchio arriva solo al 16′ da tiro libero. Ad eseguirlo è Francesco Esposito, la cui conclusione però è deviata in corner da Santangelo, subentrato proprio in quel frangente in luogo di Cioffi. Partita alla pari con il Paradiso che stenta ad imprimere il proprio ritmo rischiando al 19′ di subire anche il secondo goal: palla in profondità di Balletta per D. Carfora che approfitta della dorimita degli uomini in rosso e dal limite dell’aria incrocia a colpo sicuro sul secondo palo, il pallone però termina la corsa sul fondo passando a pochi centimetri dal palo. Il pareggio arriva tre minuti più tardi con di Sarno abile ad intercettare di testa il rinvio di Santangelo e a lanciare nello spezio Soriano, il numero nove rossoblu controlla entra in aria e di sinistro pareggia il conto. Il goal non cambia l’andazzo del match che resta in perfetto equilibrio, andando contro a tutte le previsioni della vigilia fatte classifica alla mano, e perlopiù privo di emozioni: gli unici due tentativi degni di nota portano la firma di Sergio per il Calatia e di Dentino per il Paradiso, ma in entrambi casi i portieri avversari hanno fatto facile preda. Nel finale di match emerge un protagonista inatteso: l’arbitro, il signor Morvillo capace di ammonire cinque calciatori in altrettanti minuti in una partita fisica ma tutt’altro che cattiva. A destare più scalpore sono le ammonizioni rimediate da Scaniglia e di Sarno per presunte simulazioni: in entrambi i casi i calciatori vanno a terra dopo contrasti duri e maschi, forse non cattivi al punto di essere sanzionati come falli ma nemmeno da essere definiti simulazioni, dal momento che il contatto c’era stato ed in entrambi i casi era difficile se non impossibile restare in piedi. Nei secondi trenta minuti è tutt’altra storia: la strigliata nello spogliatoio di mister Soriano sprona gli acerrani che al rientro in campo sono semplicemente incontenibili e devastanti. Nei primi cinque minuti Scaniglia ha tre limpide occasioni per portare i suoi in vantaggio ma due volte Santangelo e poi la sua imprecisione vanificano tutto. Il bomber numero sette è in vena e da l’impressione di poter portare in vantaggio i suoi in qualsiasi momento, così dopo aver preso la mira più volte al nono non ha esitazioni nel depositare la conclusione mancina infondo al sacco. La rete esalta Scaniglia a dismisura che nei minuti seguenti diventa semplicemente inarrestabile per la retroguardia casertana, tenuta in vita solo da un super Santangelo autore di almeno tre parate al limite del possibile. Lo strapotere del pivot acerrano viene arginato solo dall’arbitro Morvillo che ridiviene protagonista decidendo di ammonire per la seconda volta Scaniglia per un fallo a metà campo, la decisione sorprende tutti, Calatia compreso, poichè un intervento di tale entità non prevede alcun tipo di sanzione disciplinare. Nei due minuti con l’uomo in più gli ospiti creano e ci provano con tutte le proprie forze ma difronte hanno una squadra chiaramente superiore che, anche in quattro contro cinque, non concede spazi e occasioni. I due minuti con l’uomo in più giocati a mille all’ora senza però portare alcun frutto fanno naufragare definitivamente il morale della formazione di Mataluna e cementificano la convinzione di superiorità del Club Paradiso, che non ha problemi ad addomesticare il match senza subire alcun pericolo. Anzi i pericoli li creano e solo tre nuovi prodigi di Santangelo (senza dubbio migliore dei suoi) negano la gioia del goal a Francesco Esposito, Dentino e di Sarno. Quest’ultimo però nel primo dei tre minuti di recupero si rifà rubando palla, superando un avversario e lasciando partire un esterno destro rasoterra imprendibile per chiunque. Tre a uno e titoli di coda su un match dalle due facce: prima alla pari e poi chiaramente a senso unico in favore del Paradiso. Insomma tirando le somme verrebbe da dire bella prova di carattere per il Club Paradiso, capace di disputare un eccellente secondo tempo senza mai soffrire; da domani testa a Cervinara, sulla carta avversario nettamente inferiore ma ciò che preoccupa in casa rossoblu più che gli avversari sono le assenze per squalifica di Scaniglia e Soriano e per infortunio di Trocchia (fermo per almeno altri venti giorni a causa della pubalgia) e Incoronato, anche se quest’ultimo lavorerà tutta la settimana in disparte con la speranza che recuperi e divenga arruolabile per il match domenica prossima.
Ufficio stampa A.S.D. CLUB PARADISO ACERRA
Salvatore d’Anza
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