Ci tengo a fare delle precisazioni in merito alle dichiarazioni del calcettista
Di Donato, mi dispiace per quanto accaduto e mi dispiace per i problemi
personali dei calcettisti che lavorano o hanno lavorato con me ma anche dopo il
brutto episodio della sua aggressione all’arbitro abbiamo come società provato
a difenderlo spiegandogli del suo disagio cercando di capire nel limite del
possibile seppur “condannando” un gesto così grave ed “orribile”. Non riesco a
capire come abbia potuto dire che io l’ho usato come capro espiatorio, alla
fine credo che il meglio che si possa fare in queste situazioni sia chiedere
scusa e assumersi le proprie responsabilità. Non credo che la stagione
“fallimentare” come ha detto lui possa essere da “giustificazione” per un fatto
del genere. In più è vero, il fallimento c’è stato ed è stato precedente forse
nelle “scelte” ma mai come in questo periodo ci eravamo compattati per giocare
al di la del risultato pensando solo al futuro senza fronzoli. A testimonianza
di tutto ciò c’è l’ottimo lavoro svolto con la juniores che mi ha dato
grandissime soddisfazioni, visibili sotto gli occhi di tutti. Stavamo
imbastendo anche un’ottima scuola calcio con risultati a tempi di record ben
settanta iscritti, frutto di una programmazione futura al di la della categoria
che si voleva affrontare. Volevamo mettere assieme un progetto duraturo. Spero
nella comprensione dei giudici, che separino il folle gesto di un tesserato, di
un episodio isolato che non può macchiare per sempre tutto l’operato di una
società che con tutto i rispetto non è solo Salvatore Di Donato.
Mister Errico Enrico
Ci tengo a fare delle precisazioni in merito alle dichiarazioni del calcettista
Di Donato, mi dispiace per quanto accaduto e mi dispiace per i problemi
personali dei calcettisti che lavorano o hanno lavorato con me ma anche dopo il
brutto episodio della sua aggressione all’arbitro abbiamo come società provato
a difenderlo spiegandogli del suo disagio cercando di capire nel limite del
possibile seppur “condannando” un gesto così grave ed “orribile”. Non riesco a
capire come abbia potuto dire che io l’ho usato come capro espiatorio, alla
fine credo che il meglio che si possa fare in queste situazioni sia chiedere
scusa e assumersi le proprie responsabilità. Non credo che la stagione
“fallimentare” come ha detto lui possa essere da “giustificazione” per un fatto
del genere. In più è vero, il fallimento c’è stato ed è stato precedente forse
nelle “scelte” ma mai come in questo periodo ci eravamo compattati per giocare
al di la del risultato pensando solo al futuro senza fronzoli. A testimonianza
di tutto ciò c’è l’ottimo lavoro svolto con la juniores che mi ha dato
grandissime soddisfazioni, visibili sotto gli occhi di tutti. Stavamo
imbastendo anche un’ottima scuola calcio con risultati a tempi di record ben
settanta iscritti, frutto di una programmazione futura al di la della categoria
che si voleva affrontare. Volevamo mettere assieme un progetto duraturo. Spero
nella comprensione dei giudici, che separino il folle gesto di un tesserato, di
un episodio isolato che non può macchiare per sempre tutto l’operato di una
società che con tutto i rispetto non è solo Salvatore Di Donato.
Mister Errico Enrico