Saper essere un apprezzato e produttivo pivot, pur non amando il calcio a cinque. Queste sono le contraddizioni di Antonio Russo, classe 1983, portato in dote al Real Napoli dal presidente Ciro Veneruso.
Quando hai cominciato a giocare a calcio a cinque?
"Circa sei anni fa. Prima giocavo a calcio a undici. Poi alcuni amici mi hanno fatto conoscere questo sport, portandomi al Marcianise in C1."
Cosa ti piace di questo sport?
"In realtà continuo a preferire il calcio a undici. So che è una cosa alquanto anomala, ma ne ho sempre parlato a tutti senza problemi. Anche perché ciò non vuol dire che nel calcio a cinque non ci metta comunque il massimo impegno."
La stagione che vorresti incorniciare?
"Ce ne sarebbero due: quella con il Casagiove in serie B e la vittoria del campionato regionale di C1 con il Real Macerone nella scorsa stagione."
E quella da dimenticare?
"L'ultimo anno a Casagiove in C1 a causa di problemi interni."
Cos'è cambiato per te con il passaggio dal Real Macerone al Napoli Futsal?
"E' una società più ambiziosa, che ha messo a disposizione di mister Di Costanzo una squadra molto forte. Credo che siano cambiate molte cose, ma tutte in meglio."
Nella prima di campionato non hai potuto dare il tuo contributo perché squalificato, però nella gara di sabato scorso hai subito fatto sentire la tua presenza con due reti, dimostrando così di non aver perso il vizio del gol. Cosa credi di poter offrire a questa squadra?
"Credo di poter dare un grosso contributo. Ovviamente dipende da me. Devo dimostrare al mister di stare bene così da avere il mio spazio. Quando una squadra è fatta da tanti giocatori bravi l'allenatore manda in campo chi è più in forma e occorre impegnarsi di più per conquistarsi tale diritto."
Cosa ti piace di questo gruppo e cosa cambieresti?
"E' un gruppo che si è subito amalgamato, nonostante ci sia stato l'inserimento di molti calcettisti nuovi. Tuttavia, deve ancora essere messo veramente alla prova perché quando si vince è facile fare gruppo."
Iribarne e Guerra hanno notato in mister Di Costanzo un cambiamento rispetto allo scorso anno. Tu, che l'hai conosciuto quando entrambi facevate già parte del progetto Napoli Futsal, cosa puoi dirci? Che impressione hai avuto? Come ti trovi con lui?
"E' un'ottima persona, oltre che un vero professionista del calcio a cinque. Con lui ho stretto un buon rapporto anche fuori dal campo. Sa sempre trovare la parola giusta. Non amo parlare bene degli allenatori, perché non voglio sembrare ruffiano, ma per mister Di Costanzo devo fare un'eccezione."
Quali sono secondo te i vantaggi e gli svantaggi di avere tre presidenti?
"Per ora ci sono solo vantaggi. Del presidente Mallozzi posso dire ancora poco. Pietro Foderini, invece, l'avevo già conosciuto l'anno scorso, quando fui contattato sia dalla Bagnolese che dal Macerone. Allora scelsi la corte del presidente Veneruso ed ora mi ritrovo ad essere parte di questo splendido progetto comune."
Amalia Di Palma
ufficio stampa Napoli Futsal