Poche ore, forse. Una cavalcata vincente, un’armata che non conosce il sapore della sconfitta. Domani il Granianum farà visita al Miseria e Nobiltà e nell’aria c’è l’odore della festa. I gialloblù ad onor del vero sarebbero già matematicamente in B, ma il ricorso in ballo dello Sparta per la gara col Sant’Egidio tiene ancora aperti giochi. Aperti fino ad un certo punto, perchè al team di Malafronte mancano 2 punti per il salto di categoria o semplicemente una mancata vittoria dello Sparta contro la Trilem. La corazzata gragnanese ha però un timoniere navigato che tiene alta l’attenzione: “Abbiamo preparato bene la partita – sostiene Malafronte – perchè il Miseria e Nobiltà è un’ottima squadra, che ha fatto un grandissimo girone di ritorno. Nelle ultime partite prima del traguardo c’è sempre un po’ di pressione, nel nostro caso è un’adrenalina positiva, siamo consapevoli della nostra forza e speriamo di chiudere i conti domani”. Poi arriva la stoccata: “Siamo al comando di un campionato che a detta di qualche allenatore è più scarso dell’anno scorso, ma io non la penso così perchè squadre come ad esempio Sant’Egidio e Real S.Erasmo, che lo scorso anno lottavano per la salvezza, in questo torneo si sono attrezzate per obiettivi nobili”. Un campionato che ha visto il Granianum agganciare il primo posto alle 13esima giornata e non lasciarlo più: “Ad essere sinceri – ammette Malafronte – non mi aspettavo di avere la possibilità di brindare alla promozione con una o due giornate d’anticipo. Sapevamo di avere una squadra forte, ad inizio campionato ho detto chiaramente al presidente che pur con grandi organici vincere non è mai facile. All’inizio c’è stato qualche problema di amalgama perchè il gruppo era totalmente nuovo, poi si è formato un gran collettivo fatto da grandi persone e da giocatori come Mele e poi Iazzetta che hanno dato tanto anche dal punto di vista dell’esperienza. L’obiettivo era arrivare tra le prime tre ma comunque non abbiamo ancora vinto niente. Ed infatti – continua il tecnico – non abbiamo preparato assolutamente nulla per quanto riguarda i festeggiamenti. Dobbiamo prima affrontare una squadra valida guidata da un brava tecnico e giocatore come D’Angelo. Pensiamo al campo, per festeggiare ci sarà tempo. Non è per scaramanzia, a volte i ragazzi mi prendono in giro ma sono fatto così ed ho più esperienza di loro: come dice Trapattoni, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Per Malafronte sarebbe il secondo campionato vinto nella sua Gragnano dopo quello del 2001: “E’ vero – conferma il trainer -. Vincere nella propria città è una gioia immensa, non è facile perchè non sempre si è profeti in patria, e anche per questo ha un sapore speciale”. 60 minuti alla B, forse 120, manca solo il verdetto del campo. Ma il Granianum può già…buttare la pasta.