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Domenica alle 15,00 si giocava al “Palacastagna” di Città Sant’Angelo l’ultima gara del quadrangolare nazionale per la categoria giovanissimi. Erano di fronte Acqua & Sapone e Napoli C5. I locali a zero punti e i napoletani con 6 punti, frutto di 2 vittorie ottenute con la Fossaltese e il Futsal Isola. Proprio in queste due gare precedenti i ragazzi di mister Nitti avevano ipotecato la qualificazione con due prestazioni stupende, soprattutto con i pari età laziali, gara vinta all’ultimo secondo con una magia di Caputo. Ed infatti è arrivata la vittoria anche nell’ultima gara, in un palazzetto stupendo e in un atmosfera quasi surreale con le mamme degli abruzzesi a sostenere i propri figlioli pur vedendoli sotto di 2 reti già dai primi minuti. Il Napoli porta meritatamente a casa la qualificazione alla Final 4 ma noi dirigenti portiamo a casa l’accoglienza e l’insegnamento di queste mamme che ci fanno comprendere cosa deve essere lo sport a livello giovanile. Molte persone, che non hanno il diritto di occuparsi di settore giovanile, continuano imperterriti a riversare nello sport i loro problemi di adulti irrealizzati cercando nelle vittorie “a tutti i costi” una qualche rivalsa. Queste persone dovrebbe andare a “scuola di vita e di sportività” da queste mamme abruzzesi perchè non si rendono conto che quello che hanno tolto agli altri non sono tanto i 3 punti e una probabilissima qualificazione, ma la gioia di vivere dei momenti per i quali si erano preparati per 2 anni. Portiamo a casa una qualificazione giovanissimi alla Final 4 che si aggiunge a quella dei più grandi della nostra Juniores alla Final 8 ma resta l’amarezza di essere stati estromessi ingiustamente con il gruppo Allievi per essere stati troppo corretti, troppo sportivi, troppo comprensivi e molto, molto ingenui. Non potevamo pensare di essere ingannati da persone, come un segretario di un comitato regionale e un presidente di una società di calcio e quindi ci siamo fidati ricevendo in cambio un mare di antisportività. Come responsabile del settore giovanile del Napoli c5 mi assumo tutta la mia responsabilità ma soprattutto ne vengo fuori con una esperienza in più che mi arricchisce e mi consente di evitare in futuro gli stessi errori rimanendo comunque disponibile per andare incontro alle esigenze degli altri ma con un oceano di scaltrezza in più. Nel frattempo si va avanti, il percorso dei giovanissimi approda ad un altro traguardo con altre 3 vittorie (da quando è nato questo gruppo non conosce sconfitte ne pareggi) e la Final 4 di Bassano del Grappa conquistata. Un quarto posto in Italia che potrebbe accontentare per il lavoro svolto ma naturalmente il mister e i ragazzi si giocheranno tutte le carte a loro disposizione per arrivare fino in fondo, con le proprie forze e senza sotterfugi. E proprio perchè non abbiamo altro da riversare a livello di aspettative sui nostri ragazzi, se non la nostra soddisfazione di vederli gioire, vorrei ringraziare adesso a nome della società, tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto che vede nelle vittorie e nello splendido lavoro di mister Nitti la splendida punta di un iceberg e nella parte sommersa il lavoro di chi si è impegnato prima e di chi ha mantenuto intatti i fili di una rete costruita con pazienza e lavoro certosino. Qualche volta abbiamo dovuto limare, riannodare, aggiungere qualche tassello mancante ma alla fine il capolavoro è stato visibile e ha meravigliato noi stessi come quando si lavora sul retro alla tessitura di un grande arazzo, dove non tutto è chiaro, ma alla fine, guardandolo davanti si rimane estasiati, quasi increduli, perchè l’immagine che si tesseva, e che non era del tuto nitida, ora splende in tutta la sua bellezza. E’ in questo momento che si dimenticano amarezze e sacrifici e si esplode in una gioia indescrivibile. Questo deve darci lo sport giovanile e non altro.
Grazie allora a chi ha lavorato prima. Grazie a mister Nitti per la sua competenza e a mister Tarantino per la sua discreta “supervisione” a mister Di Sarno per la sua grande umanità e competenza nel rapporto con i portieri. Un abbraccio a tutti i piccoli atleti da tutta la società: Capitan Molaro che non ha mai smesso di tenere per mano i suoi compagni con una professionalità da fare invidia agli atleti più grandi, sempre puntuale, preciso, passionale…….un vero capitano (abbiamo un capitano, un capitano!! Era il grido dei suoi compagni alla fine della gara in Abruzzo); Bellobuono “porta blindata”, chiacchierone per passione, concentrato tra i pali, una sicurezza. Caputo Cavani è stato il bomber veramente determinante, fiuto del gol, magie impossibili nelle gare facili e in quelle difficili; Rocha W, una potenza tattica, un piccolo atleta che vorresti sempre avere in squadra, un “napoletano” nel suo dilettarsi a cantare le nostre melodie, accolto alla grande da tutto il gruppo soprattutto per la sua simpatia; Ingrosso che in campo “ha la stessa espressione di un mastino napoletano”, sempre attento e puntuale (quasi) nei suoi interventi difensivi; Avolio, che con le sue prestazioni costanti sta dando una mano notevole ai suoi compagni, ha segnato un gol determinante nella “quasi finale” con il Futsal Isola; Rocha JV, altro figlio d’arte, piccolo, caparbio, coraggioso, arrabbiato per l’infortunio ma pronto a tornare alla grande; Oranges, ragazzo in crescita costante, diligente, convinto, prestazioni sempre sopra la media, un pilastro straordinario per tutta la squadra; Capano, il sinistro di fuoco, silenzioso e concreto, sempre pronto a dare una mano, mai proteste, mai lamentele….un vero atleta; De Stefano e l’atleta della gioia stampata sul viso, mai triste, sempre pronto a portare il suo contributo in campo, un amico per tutti; Ussorio, personaggio mitologico, metà ragazzo e metà “testa tra le nuvole”, elemento prezioso nel gruppo, simpatico e bravo nei suoi tentativi funambolici; Aiese, piccolo atleta con tanta voglia di fare, sta lavorando per mettersi alla pari dei suoi compagni, caparbio in campo, coraggioso nei suoi interventi; Russo e Di Giovanni non sono il secondo e il terzo dei nostri portieri perchè i portieri che abbiamo sono tutti allo stesso livello: ora è il momento di Bellobuono ma questi due giovanissimi colleghi faranno parlare di se. E’ bello vederli aggregati al gruppo e sostenere sempre i compagni e soprattutto vederli sempre pronti al momento opportuno. I “tre” sono stati scelti per la Rappresentativa Campania a dimostrazione della loro validità. Non è una sfortuna trovarsi nella stessa squadra, lo stesso anno, ma una fortuna per l’esperienza che si fa e per la costruzione del futuro.
A Bassano del Grappa mancherà un gruppo ma non mancheranno gli allievi che daranno una mano alla Juniores. Mister Tarantino ha saputo subito rimotivarli e dall’alto della sua competenza troverà per loro il momento giusto. Non tutti i mali vengono per nuocere……potrebbe interpretarsi come sarcasmo fuori luogo ma dopo la squalifica di due nostri atleti (altra amarezza da digerire) campioni d’Italia in carica….chissà…la rabbia dell’esclusione potrebbe trasformarsi per i nostri allievi in energia nuova per il percorso della nostra Juniores.
Ed ora “avanti tutta” e ……..che vinca il migliore! p.f.d.