Alla fine è spuntato Willy. Dopo i nomi di molti allenatori contattati dallo Scafati Santa Maria, anche se la società dice il contrario, si è scelto l'opzione Lapuente comunque nella rosa dei papabili sin dall'inizio. Un tecnico giovane, 42 anni, che l'anno scorso ha fatto benissimo a Monopoli nella sua prima avventura italiana. Resta una scommessa perchè a dispetto di Vaz, Serratore, Deda, Di Costanzo è certamente il tecnico con minore esperienza, ma la dirigenza ha preferito un allenatore esterno all'ambiente campano per costruire un progetto completamente nuovo. Lapuente ha iniziato con il calcio a 5 femminile in Spagna con il Saragozza, nella Division de Honor femenile e poi in serie B al Formentera allenatore juniores del Pinseque e allenatore in seconda di questo club. A punto5.it, mentre si trova a Saragozza, le prime parole da tecnico dello Scafati Santa Maria.
Mister alla fine è arrivata la chiamata.
Si, sono felice di arrivare in un ambizioso progetto, ma un poco triste per lasciare Monopoli perchè il tratto umano in questa città è stato impressionante".
Arriva in una piazza calda, che ha voglia almeno dei play off. Ci sarà molta pressione perchè la società vuole costruire una grande squadra.
Mi piace lavorare con la pressione di vincere, è la vita dell'allenatore fare risultati.
Quali giocatori hai apprezzato dello Scafati?
Amoruso è un ottimo portiere, Botta e Amirante bravissimi giocatori e mi piace la grande struttura di squadra under 21 e juniores.
Porterà qualche giocatore dalla Puglia?
No, rispetto la società di Monopoli e quello che ha fatto per me. Non vado a trattare nessun giocatore del Monopoli.
Si è sentito una seconda scelta?
E' normale che la società abbia cercato anche allenatori campani, capisco, ma non mi sento una seconda scelta, confido in me.
Che spirito porterà in questo nuovo gruppo?
Dobbiamo lavorare settimana per settimana con piu disciplina. Una squadra non è solo l'immagine del campo, ma anche fuori. Disciplina e spirito di vincere. Il mio modo di pensare è cercare sempre la vittoria e la mentalità del giocatore deve essere questa. Il giocatore che non pensa questo non può stare in una squadra che io alleno".
E' arrivato al Monopoli proprio in un'occasione che sembra ora scrivere il suo destino.
Si, a novembre e curiosamente la prima partita è stata con Scafati dove ho perso 6 a 1.
E' la sua grande occasione.
E' una grande possibilità per me, io considero l'allenatore anche un consigliere nel gioco, ma il giocatore è molto più importante.
Mister, ha perso la scommessa con me, avevo detto che veniva ad allenare a Scafati. Mi deve una cena come promesso, trovo io il ristorante.
Si, hai ragione, due cene (sorride).
Cosa vuole dire ai tifosi e alla società dello Scafati Santa Maria?
Che vengano al palazetto a tifare per la squadra e sono sicuro che i nostri giocatori vanno a lasciare la vita per vincere.