
Atteso, spiato, sospirato, arrivato. Lucho Gonzalez, “el craque” del mercato estivo della DHS Napoli Calcio a 5 è finalmente arrivato all’ombra del Vesuvio. L’ex Boca Juniors è pronto a scendere in campo. Dopo dieci giorni di lavoro serrato, il nazionale albiceleste farà il suo esordio domani nell’amichevole contro il Potenza (fischio d’inizio alle 17.30 al centro Fipav di Cercola). “Chiamatemi Lucho, va bene così – sarà questo il suo nome di battaglia – in realtà mi chiamo Luìs ma a casa mi hanno sempre chiamato Lucho”. Estro, fantasia e grinta, questo il biglietto da visita con cui si presenta ai tifosi azzurri: “Mi piace giocare per la squadra, anche se la situazione di gioco che preferisco è l’uno contro uno, perché in quel caso posso sfruttare la mia velocità e la mia tecnica”. Ha già le idee chiare, Lucho, anche in merito alla stagione che verrà. Va bene la salvezza, ma… “Ovviamente è un campionato difficile, di ottimo livello, con sole dieci squadre. Ma dobbiamo puntare in alto. Io credo che possiamo arrivare tra le prime tre”. Col Boca ha sempre avuto sulle spalle la numero 7, una sorta di timbro indelebile per chi fa dell’imprevedibilità il suo marchio di fabbrica. Ma quella maglia, al Napoli, ha un altro padrone. “Lo so, è di Campano – sorride Lucho – abbiamo già parlato. Non posso neppure pensare di prenderla. E’ di Antonio, gli appartiene di diritto. Non ho ancora scelto il mio nuovo numero, non fa differenza. L’importante è dare il massimo e ripagare gli sforzi della società che mi ha voluto a tutti i costi”. E’ arrivato al check in italiano con un po’ di ritardo. Già negli anni passati qualche squadra del Belpaese aveva cercato di portarlo in serie A. C’è riuscita, quest’anno, la DHS Napoli C5. “E’ vero – ammette Lucho – già da un paio d’anni erano stati avviati i contatti per venire a giocare in Italia. Mi avevano cercato squadre importanti, ma per problemi di tesseramento sono rimasto al Boca. Poi, in estate, è arrivato il Napoli. Quando l’ho saputo non ci ho pensato su due volte. Potete immaginare, per un argentino, cosa significhi giocare a Napoli…”. Per uno come lui, cresciuto a pane, pallone e Boca, Xeneize nell’animo, il richiamo di Napoli non poteva restare inascoltato. “Il nome di Napoli in Argentina ha qualcosa di magico, perché è legato a Maradona. E’ la prima squadra italiana che ti viene in mente, e tanti ragazzini, sin da piccoli, sognano di indossare la camiseta azzurra. Per me, essere arrivato in questa città e giocare per il Napoli C5 è un grande onore”. Il suo arrivo è stato preceduto, nella Napoli del calcio, da quello di un altro argentino che ha acceso la fantasia dei tifosi: Gonzalo Higuain. Dopo l’abboccamento di Josè Carlos – il pivot madrileno che ha invitato il Pipita ad una gara della DHS Napoli C5 – arriva l’incitamento di Lucho. “Higuain? Farà grande il Napoli. Sarà capocannoniere. E’ un grandissimo giocatore”.
Domani, quindi, il suo esordio con la maglia azzurra. L’appuntamento, per tifosi e appassionati azzurri, è alle 17.30 per l’amichevole con il Potenza C5. Non solo prima squadra, però. Sarà un week end di sudore anche per la compagine under 21 di mister Loris Polidoro, che scenderà in campo per il primo test stagionale domenica alle 11,30, sempre al Centro Fipav, contro la Partenope allenata da Pino Falcone.
Ufficio Stampa DHS Napoli C5