Proviamo a parlare anche della partita, del derby giocato in campo tra Scafati Santa Maria e Real Napoli Futsal. Una gara in cui i padroni di casa avevamo la pressione a mille dopo il k.o. contro la Pino Di Matteo e gli ospiti non potevano permettersi di perdere con l'idea nascosta da tutti, ma non accantonata secondo noi, di arrivare primi al traguardo del girone D. L'analisi tattica vede al triplice fischio di chiusura la netta vittoria ai punti di mister Di Costanzo su Lapuente. Il tecnico spagnolo aveva dichiarato in settimana che la sua squadra doveva temere solo se stessa, ieri crediamo che invece abbia avuto paura e molto degli avversari. Se l'esperienza non è un'opinione, per fare una battuta, tutti i giocatori locali avrebbero dovuto letteralmente surclassare sul piano delle emozioni e della tensione gli avversari, con una età media nettamente inferiore e con una possibilità teorica di andare magari più in fibrillazione rispetto a determinate sfide. E' accaduto l'esatto contrario. Perchè dopo il gol rocambolesco di Romolo Bertoni neanche al primo minuto è andata in scena una partita quasi a senso unico. Circolazione della palla lentissima dello Scafati, la difesa schierata in maniera eccelsa dei nerostellati non ha lasciato varchi ad uno Scharnowsky apparso decisamente in ombra, un Pererira capace di commettere in rapida successione innumerevoli errori non sfruttati dagli ospiti e gli altri uomini di Lapuente completamente avulsi dal gioco senza creare pericoli alla porta difesa da Guerra. Mancavano Schleder per infortunio e D'Argenzio per scelta tecnica, ma nessun giocatore dello Scafati ha avuto la lucidità nel sapere far cambiare il ritmo ad una squadra senza idee nell'impostare la manovra, completamente impaurita. L'unico che ha fatto una partita a parte è stato Enzo Botta, bravissimo, ma sembra davvero che navigasse nel buio rispetto ai compagni. Soltanto sprazzi nella ripresa e qualche occasione per i gialloblù con le squadre più lunghe, Lapuente ha ammesso che i suoi non c'erano con testa, ma due indizi fanno una prova e anche il tecnico deve prendersi delle responsabilità perchè questo gruppo non può permettersi di giocare certamente in questo modo anche se il risultato finale li premia.
Il Real Napoli deve solo recriminare sulla sua imprecisione e per la presenza tra i pali di uno straordinario Cristian Bertoni. Difesa alta, pressing portato sempre in maniera intelligente rischiando poco o nulla, circolazione rapida della palla sia senza il punto di riferimento offensivo sia con Russo in campo che dava profondità alla manovra. Ma soprattutto compattezza e spirito di gruppo. Se c'era francamente una squadra che meritava la vittoria era il Real Napoli e lo Scafati Santa Maria deve analizzare molto bene queste ultime due partite per capire che non si possono trovare solo limiti mentali, ma anche tattici per riprendere a far giocare come deve giocare questa squadra.