Sembra di rivivere i fasti qualche anno fa, quando la Campania dominava quel girone F di serie B dove siamo stati capaci di mettere in fila 10 squadre su 14 nel 2005-06. Non sono più quei tempi, 5 società sono scomparse, altre vivono sotto altro nome, sono cambiate tante cose. La cadetteria di quest'anno sta facendo la nostra regione da protagonista. Con tre neopromosse e due conferme ci stiamo ritagliando un ruolo da primi della classe. La ragione è dettata dalla volontà di tutti i presidenti di cambiare registro, passando da periodi di assestamento nelle diverse categorie a mutati interessi, quelli di essere avanti a tutti. Ed è forse la prima volta che nessuno si nasconde dietro ad un dito. Per anni abbiamo sentito la solita cantilena del voler prima salvarsi, per poi capire strada facendo quali possano essere gli obiettivi; per anni ci si è accontentati di un posto play off, adesso quel piazzamento dietro chi brinderà alla promozione in A2 sarà semplicemente una sofferenza maggiore per arrivare al traguardo agognato, altro che traguardo raggiunto. La giornata dei derby, uno spasso poterli gustare dall'esterno e non vorremmo essere nei panni di chi sta vivendo la tensione del pre-partita.
Si parte dal big-match di Scafati, quello che l'Isef non può sbagliare e che il Santa Maria non deve sbagliare. Il team di Peri Fuentes ha raccolto un solo punto nelle ultime due gare, sconfitto dalla Bagnolese e costretto al pari dal fanalino di coda Potenza. Come si potrebbe accettare senza borbottare un altro passo falso che rischia di portare gli oranges ad una distanza siderale dal primo posto? Il presidente Boccia ha fatto di tutto per costruire una squadra subito vincente e l'arrivo di Salas è l'ultimo tassello in un organico che ha perso qualche giocatore ma resta pur sempre di un'altra categoria con determinati calcettisti in campo. Una squadra che deve vincere punto e basta. Se perdi o pareggi con l'ultima in classifica qualcuno se ne deve assumere le responsabilità. C'è anche il fattore sfortuna che non ha certamente agevolato l'Isef, ma una squadra con determinati attributi deve essere capace di vincerle prima certe partite senza lasciarle sul filo del rasoio.
A Scafati quest'anno non ci sono più alibi, il presidente Longobardi non ha fatto qualcosa in più, ha fatto di tutto di più. Soprattutto con la campagna di rafforzamento di dicembre. All'inizio mancava qualche pedina e si è visto, era giustificabile anche qualche distrazione, ora questa squadra può essere una macchina perfetta in grado di fare sempre risultato. Insomma, arriva l'Isef e ci sta qualsiasi verdetto, ma perdere un altro derby in casa dopo la Bagnolese, in vista del ritorno si farebbe pesante. Quindi niente scuse, neanche quando si andrà in trasferta su tutti gli altri campi del girone, perché lo Scafati Santa Maria, con l'organico al completo ovunque dovesse andare a vincere farà semplicemente il suo dovere. In casa è quasi scontato.
Per due squadre costruite con l'imperativo (non ufficiale) del primo posto, ci sono due realtà che tendono a nascondersi ma sotto sotto sperano in qualcosa di più. La Mecobil ha dimostrato nella prima parte del campionato di avere forse il gruppo più completo ed omogeneo, alternative valide nei ruoli, praticando un buon calcio a 5. Ha perso Andreozzi e Bosco, arriva Pereira, forse qualcun altro, ha ritrovato i punti dopo il mese buio, gioca 26 partite in trasferta, ma la squadra c'è. Sì, è vero, è diverso il discorso da Scafati e Isef, ma non è che a San Vitaliano ci sia un team di ragazzini sprovveduti; c'è gente che questa categoria la può giocare ad un certo livello, magari non per pensare di vincerlo il campionato, sicuramente da stare con l'occhio dritto ai play off. C'è la sfida con la Paganese dei miracoli, quella benedetta anche dal calendario in un momento in cui perde i due portieri e affronta due formazioni certamente più alla portata. Senza togliere ovviamente alcun merito al team di Fiore Pepe. Se il buongiorno si vede dal mattino quando Diogo e Quintiliano hanno iniziato a vedere la porta come solo loro sanno fare, qualcuno si è fregato le mani per gli acquisti indovinati, merito del presidente "normale" Vitiello, del presidente "tifoso" Paolillo e del ds Celentano bravo sempre ad operare nell'ombra. Qual è l'obiettivo? Salvezza direte voi. Noi ci crediamo poco perché a nostro avviso anche in casa Pagani ci aspetta qualcosa di più.
Dulcis in fundo la Reale Mutua Bagnolese che ha superato il periodo no con grande caparbietà, scommettendo su altri giocatori, aspettando il momento migliore del suo fuoriclasse Iribarne. Questa squadra non aveva un'identità e parte del gruppo sembrava non essere in sintonia con il tecnico Di Costanzo che più volte però aveva espresso il desiderio di altri innesti per un organico che non gli sembrava all'altezza della categoria. Superate le difficoltà con un mese da incorniciare e due derby vinti contro le più blasonate Isef e Scafati Santa Maria, ora si guarda al futuro in maniera diversa, la classifica inizia ad essere corta, i play off non sono così lontani, quasi quasi anche da queste parti,dal possibile baratro si guarda neanche tanto con indifferenza ad un posto al sole. Diciamola tutta, è un bel campionato di B, equilibrato, parliamo delle campane ma ci sono molte squadre in questo girone di un certo livello e per fortuna anche qualcuna di profilo più basso. Promozione, play off o salvezza? Chiudiamo con la risposta classica di tutti gli allenatori ad ogni intervista: pensiamo partita per partita.
CLASSIFICA 2005-06
1 Ingromarket Barrese 67
2 Olimpia C/5 56
3 ASD Afragola C/5
4 Marigliano '94 53
5 Città di Gragnano 41
6 Casagiove Futsal Club 39
7 Camilla Cales 36
8 Kidstore Napoli Five 35
9 Futsal RMA Pianura 35
10 Mediocrati C/5 32
11 Forio C/5 31
12 Futsal Potenza 26
13 Atletico Catanzaro 13
14 Catanzarese S. Gallo 1