Il chiarimento non c'è stato con la squadra, ma è arrivato in diretta ieri sera a Punto 5 tra Alfredo Tramice e Ciro Di Vuolo. La mezza bufera scoppiata la scorsa settimana con Pereira e Scharnowsky fuori dal gruppo si è conclusa poi con una prestazione incolore che ha determinato il successo del Monopoli ad Aversa. Bisognava capire cosa fosse realmente accaduto e con un siparietto a sorpresa ce lo hanno spiegato proprio Tramice e Di Vuolo che si erano ritrovati insieme a cena al momento del collegamento telefonico. A parlare per primo Ciro Di Vuolo che precisa la sua posizione: "Il mio impegno nella Mecobil era chiarissimo a tutti dal primo giorno ed anche ad Alfredo con il quale mi lega una grande amicizia. C'è chi si diverte a scrivere il falso non conoscendo la verità dei fatti, ma questa sera diamo dimostrazione che tra di noi non c'è stato e non ci sarà mai alcun problema. In merito alla posizione di Pereira e Scharnowsky io ho chiesto un chiarimento con il tecnico Falcone per il quale, ed anche in questo caso si è scritto il falso, non mi sono mai e ripeto mai permesso di chiedere la testa, l'allontanamento. Anzi, l'ho sempre difeso anche da attacchi di persone esterne. Credo sia nel mio diritto chiedere il perchè un giocatore che io ho portato non venga schierato molto e probabilmente male e il perchè di certe scelte in campo come l'utilizzo di Mazzoccchi a due minuti dal termine in una gara ormai vinta che gli costò il giallo e la squalifica contro il Fasano. Tutto qua. Nel momento in cui mi sono reso conto della mancata voglia di fare un confronto ho detto ai ragazzi di non andare a fare gli allenamenti perchè sia era creato un attrito con l'altra parte del gruppo. Io ho grande rispetto per Falcone uomo e sportivo, ma resto della mia idea. Se questa è la posizione non posso fare altro che constatarlo e lasciare tornare i ragazzi in Brasile. Con loro manterrò tutti gli impegni". Poi il telefono passa ad Alfredo Tramice che ribadisce il concetto basilare: "Tra di noi non c'è alcuna tensione o frattura ma grande amicizia che mi lega a Ciro Di Vuolo così come a Crescenzo Falcone. E' evidente che si è arrivati ad un punto di non ritorno nello spogliatoio e forse è stata anche colpa mia. Sono convinto che si poteva fare tutti un passo indietro e magari discuterne, ma ormai i fatti sono questi e bisogna prenderne atto. Ora dobbiamo ricompattarci e cercare di portare avanti una stagione che comunque ci vede ancora in lizza per i play off".