Due sconfitte consecutive, una contro il Real Napoli, l’altra contro lo Scarabeo, cosa non è andato?
La partita con il Real Napoli è stata combattuta e giocata bene da parte nostra, soprattutto nel secondo tempo dove il pareggio ci poteva stare. Mentre quella contro lo Scarabeo è stata una partita persa a livello mentale, non abbiamo messo la giusta determinazione e non c’è stata la giusta cattiveria e abbiamo pagato gli errori commessi in campo, sia sotto porta che di concentrazione in fase difensiva. Il momento non è dei più sereni, adesso dobbiamo cercare di guardare avanti e trovare la via per affrontare al meglio i play-off.
Nel giro di una settimana dal primo posto in classifica siete scivolati in terza piazza, qual è lo stato d’animo della squadra?
Indubbiamente c’è la sensazione di aver buttato sei mesi di lavoro, ma nello stesso tempo c’è la rabbia e la determinazione per cercare di riprendere la via giusta. Abbiamo solo allungato la strada che ci porta verso l’A2 che adesso sarà più ripida. Dobbiamo dare il massimo e cercare di portare a casa gli obiettivi.
Parliamo di Coppa Italia, due ottime gare disputate, una contro il Giovinazzo, l’altra contro l’Acquedotto. Uno Scafati quindi dal doppio volto, secondo te a cosa è dovuta questa differenza di prestazioni?
È la domanda che ci stiamo ponendo anche noi. Abbiamo dimostrato di essere una squadra dalla determinazione giusta, che supera brillantemente il turno di Coppa Italia battendo l’Acquedotto, una squadra attrezzata quanto noi. Poi dopo quattro giorni cambia completamente lo scenario e approcciamo male la gara contro lo Scarabeo. Penso che il problema sia stato nella concentrazione e nell’applicazione, forse c’è stato il contraccolpo della partita del sabato precedente contro il Real Napoli o magari abbiamo sottovalutato l’avversario.
Essere in Final Eight di Coppa Italia può servire a rianimare il campionato?
Quelle di Coppa Italia sono partite con un’atmosfera particolare, molto stimolante quindi dobbiamo sfruttarle al meglio per raggiungere il nostro obiettivo che resta l’A2.
Il campionato è agli sgoccioli, cosa ti aspetti?
Il campionato non dipende più da noi, abbiamo avuto la possibilità di vincerlo, perché era tutto in mano nostra, ma l’abbiamo sciupata. Comunque restano quattro partite e dobbiamo giocare per vincere e convincere, proprio per una spinta in più e per conseguire una convinzione maggiore anche per i play-off.
Secondo te cosa bisogna migliorare all’interno della squadra in un momento così delicato del campionato?
È difficile, ma la squadra deve recuperare la serenità e soprattutto deve trarre profitto da queste sconfitte. Dobbiamo rimediare e cercare di lavorare sui nostri errori. L’approccio deve essere questo, perché durante l’anno le difficoltà ci sono e comunque continueranno ad esserci, ma da parte nostra c’è la massima disponibilità a cercare di migliorare, anche per dare una soddisfazione alla società che fino adesso ci ha trattati benissimo.
Sara Incarnato
Ufficio Stampa Scafati S. Maria