Con il comunicato ufficiale numero 534, apparso sul sito della Divisione calcio a 5, sono state regolamentate retrocessioni e promozioni del campionato di Serie A femminile. Saranno 9 le retrocesse e quindici le promosse: nel 2014/2015 avremo una Serie A a 48 squadre.
Comincia a delinearsi il quadro del prossimo campionato di Serie A (?). Il punto di domanda è d’obbligo, quanto meno per il nome “Serie A”. Saranno ben 48 le squadre che parteciperanno alla massima competizione in rosa, probabilmente un caso più unico che raro nei campionati di ogni sorta di disciplina, sia in Italia che in Europa. Certo, inutile stupirsi adesso di una cosa che era già nota ai più, ma una riflessione è quantomeno d’obbligo.
LE DIVERSE VEDUTE – Prima di tutto la formula. Sono anni che in Divisione portano avanti la crociata del “creare una base solida”. Quando nacque la Serie A, oramai 3 anni or sono, furono creati due gironi, le trasferte a volte erano lunghe e insostenibili, ma c’era il sapore vero di un campionato nazionale. L’istituzione del massimo campionato ha fatto gola un po’ a tutti quanti: alle società e anche ai vertici dirigenziali del futsal italiano. C’è chi sin dal principio ha portato avanti la bandiera del “facciamo subito un girone unico di serie A” e chi, invece, ha spezzato una lancia a favore del progetto della Divisione calcio a 5. Un progetto incentrato – come detto – sull’allargare la base delle iscrizioni per portare, nel giro di 4-5 anni ad avere una Serie A a girone unico e una Serie B (o A2, chiamatela come volete) che sia un solido e concreto livello intermedio fra la massima espressione e i campionati regionali. L’ultimo passo mosso è rappresentato proprio dal comunicato ufficiale 534 che certifica la retrocessione di 9 squadre totali, quindi tre per girone (ultima e penultima scendono direttamente, un’altra uscirà dal playout fra terzultima e quartultima dello stesso raggruppamento) e la promozione di ben 15 compagini dai campionati regionali. A conti fatti ci sarà un aumento di 6 squadre e, dalle 42 di questa stagione, si passerà a 48. Potremo poi stare ore a discutere se verranno creati 4 gironi da 12 (l’idea più probabile) o 3 da 16 (forse troppe squadre).
I CONTRO… – I detrattori di tale progetto avranno però la strada aperta a facili e scontate critiche, appellandosi al fatto che il prossimo assomiglierà molto ad un campionato interregionale (e come dargli torto, se la strada tracciata è questa, il Lazio potrebbe avere addirittura 8 squadre nel suo girone) e molto distante dal concetto di Serie A. Ci si domanda se il gioco varrà la candela, ovvero, in parole povere, se avrà ancora senso investire grandi cifre di denaro per una stagione che si prospetta dai contorni mediocri. Inoltre, se vogliamo fare le pulci, con una Serie A a girone unico da 12 squadre e una A2 (o B) da tre gironi sempre di 12 squadre, il conto farebbe comunque 48.
… E I PRO – Chi invece ha sposato la causa dei piani alti di via Po, non potrà che apprendere con piacere questa notizia, convinto che questo ultimo e necessario sacrificio in termini di fascino e competitività sia fondamentale per far sì che la Serie A non sia solamente una bella e affascinante meteora, ma un progetto solido e di lungimirante veduta.
fonte: Matteo Santi – www.calcioa5live.com