Detto fatto. Il General Manager Caracciolo aveva preannunciato che nelle priorità della Memory Giacomo Caracciolo di quest’anno c’erano al primo posto: la creazione di una scuola calcio; al secondo posto: cercare una nuova casa sportiva per la società; e così è stato! Infatti da quest’anno nasce la MeGiC School la scuola di calcio e calcio a 5 dedicata a bambini e ragazzi nati a partire dal 1 gennaio 1998 fino ad arrivare al 31 dicembre 2009. Lo scopo principale è quello di creare il cosiddetto serbatoio per la prima squadra e nel contempo dare basi solide e un futuro certo a questa società, visto che sempre più spesso sono all’ordine del giorno società che nascono e muoiono a distanza di pochi anni. Teatro di tutto questo sarà la nuova e splendida struttura “Golden Village” immersa nel verde sita in via Staffetta 52 Lago Patria, composta da 2 campi di calcio a 5 e 1 di calcio a 8 i quali rispettano in pieno le norme federali e hanno erba sintetica di ultima generazione, e come se non bastasse per il prossimo anno sportivo ha già in programma la realizzazione di 1 campo di calcio a 11 e (comune permettendo) 1 campo di calcio a 5 al coperto (tendostruttura). Entusiasta ed euforico Roberto Caracciolo: “Abbiamo fatto il cosiddetto salto di qualità, erano anni che rincorrevo questo obiettivo e quando è nata l’occasione di stringere questa sinergia con la struttura Golden Village gestita dai cugini Nicola e Gaetano Marrandino non ho perso tempo. La nostra scuola sarà una delle prime a dare la possibilità di svolgere entrambe le attività di calcio e calcio a 5, infatti faremo in modo che il calcio a 5 abbia un valore propedeutico al calcio a 11. In che modo? Nelle categorie baby, piccoli amici e pulcini insegneremo tecnica e tattica puramente di calcio a 5 seguendo le direttive del progetto “Io calcio a 5” lanciato dalla Divisione Calcio a 5 con la collaborazione e supervisione del CT della Nazionale Italiana di calcio a 5 Menichelli, mentre per le categorie esordienti e giovanissimi, lasceremo possibilità di scelta a bambini e genitori su quale percorso intraprendere, pur sapendo che per la stragrande maggioranza la scelta ricadrà sul calcio a 11 e quindi ci siamo già attrezzati per questa eventualità con tecnici e attrezzature adeguate. Ma la cosa a cui tengo maggiormente e che voglio sottolineare, è che la filosofia con cui verrà condotta la nostra scuola che sposerà e avrà come linee guida i diritti presenti nella “Carta dei diritti dei bambini”, tutti importanti ma uno in particolare deve essere chiaro a tutti: “ogni bambino ha diritto a non essere per forza un campione”, cosa che troppo spesso sfugge a noi genitori!!! Ovviamente dedicandomi anima e corpo alla realizzazione di questo progetto, in questo periodo ho dovuto trascurare un pó la prima squadra, che ahimè, ha già perso tasselli importanti, alcuni per scelta, altri no. Sono andati via Cerullo, Tricarico, Mutone, Di Fraia, Coppola, Sinagra e Galasso. Ma la perdita peggiore che è quella che non potrà essere sanata, porta il nome di Giuseppe Giaccio il nostro capitano, l’anima della MeGiC Futsal che ha deciso di intraprendere una strada diversa, di ritornare agli albori, infatti ha firmato per il Rione Terra squadra di calcio. Per recuperare il tempo perduto e farmi aiutare nella costruzione della prima squadra ho deciso di nominare, con la sua piena approvazione, Nicola Ronga Direttore Sportivo, che continuerà si a calcare i campi di gioco con la nostra squadra, ma che vista la grande esperienza in campo e fuori svolgere sicuramente nella maniera migliore questo nuovo compito. D’altronde visto che sarà lui stesso ad affiancarmi in questa nuova esperienza della MeGiC School in qualità di tecnico, non potevo affidarmi a persona migliore in entrambi i settori e speriamo che già nei prossimi gironi possa chiudere qualche buona operazione di mercato. Só di essere in buone mani e quindi confido nel riuscire ad avere una squadra competitiva, anche se il nostro obiettivo è confermarsi in questa categoria e mettere in luce qualche giovane. Poi è scontato che sopratutto per me in veste di allenatore vincere qualche scommessa con giocatori sconosciuti o quasi, conta più di ogni altra cosa e in questi due anni qualche soddisfazione me la sono già tolta.”