Dare un giudizio ad una stagione sportiva, verificando quanto di positivo e negativo fatto, non è cosa semplice; ho scelto di cominciare ad analizzare le aspettative di inizio campionato ed i risultati effettivamente raggiunti:
La nostra idea era di valorizzare il gran numero di giovani che avevamo, quindi farli lavorare, fargli fare esperienza, e farli crescere in casa; in campionato si puntava ad una salvezza tranquilla.
Si partiva per quest'avventura con gli sfavori dei pronostici, poiché amici, addetti ai lavori, giornalisti ci davano per spacciati, quasi una vittima sacrificale.
Con la salvezza raggiunta, e la vittoria della Coppa Italia regionale la stagione agonistica della Wonder Line Flegrea può mai essere definita non eccelsa, non positiva o non entusiasmante? Contro ogni più rosea previsione è iniziato un progetto che bisogna semplicemente a migliorare nel tempo.
Cerco un vocabolo che possa descrivere quest'anno di sport di questa società, ma non riesco a trovarlo. Parlare di miracolo sembra tanto, ma quando in poco più di un mese, si passa dallo stare nei fuochi ardenti dell'Inferno, ai cieli azzurri del Paradiso, il primo pensiero ricade sul miracolo.
Chiedo scusa per la mia scarsa attitudine come scrittore e narratore, ma vorrei raccontarvi questa bella esperienza vissuta quest'anno:
Tutto è nato dalla'incontro avuto con il mio socio, l'Amico Gino Guardascione, (persona seria, onesta, umile e che sa il fatto suo), nel mese di Giugno del 2009, dove, nasce il progetto di una fusione tra la Trilem Wonder Line Napoli e la Magic Five.
Dopo poco tempo si trovò l'accordo nell'affrontare un anno di transizione; per far crescere i giovani promettenti delle due società, affiancati da alcuni atleti di esperienza, affinché potessero competere nel maggiore campionato regionale.
Inizia il campionato e dopo una partenza non positiva con tre sconfitte e una vittoria, la Wonder Line Flegrea, nonostante avesse pagato lo scotto di assembramento fra giocatori di due Team, oltre all'inserimento di nuovi acquisti, lentamente trova il suo gioco, e si trova dopo dieci giornate di campionato al 6° posto in classifica e a un punto dai Play off, contemporaneamente la squadra riesce ad arrivare alle semifinali di Coppa Italia regionale, eliminando Team di spessore superiore quali Omnigas e Marianella.
Gli stessi giornalisti e gli addetti ai lavori insieme agli amici titubanti che avevano dato il loro giudizio negativo all'inizio della stagione, definendoci come la squadra "cenerentola" del campionato, si ricredevano, e ci indicavano come una delle più belle sorprese, e in più la Wonder Line Flegrea era quella che esprimeva il miglior gioco, un futsal spumeggiante.
Dietro l'angolo, però, incombevano insidie ed incognite rivelatesi negatività, infatti, per diverse motivazioni e in tempi diversi, si perdevano alcuni giocatori che componevano la rosa iniziale, e mi riferisco ad atleti come Migliucci, Longobardi, Variselli, Russo, D'Aquino, Tricarico, Tascone, Cordua che aggiunti ad un Trincone a mezzo servizio, riducevano ai minimi termini le scelte del mister. Nonostante queste vicissitudini negative, la squadra stringeva i denti, si compattava, e affrontava le due competizioni.
Si vinceva la Coppa Italia Regionale, a tavolino per i fatti di Avellino, ma amo sottolineare che sia Avellino che Città delle Acque sono state battute nel girone di ritorno;
Nella fase nazionale della Coppa Italia si arrivava ai quarti di finale, dopo avere eliminato i Teramum C5, s'incontrava la forte squadra romana della Guidonia, battuta tra le mura amiche per 3 a 0, con un notevole spreco di energie, mentre nella gara di ritorno si tornava dalla terra laziale con una sonora sconfitta, contro la stessa società che è arrivata in finale di coppa, e che rimane la favorita per la vittoria finale.
Usciti dalla competizione nazionale, i ragazzi hanno lentamente ritrovato la condizione fisica per affrontare l'ultima parte del campionato ed uscire dalla brutta classifica che si era andata a creare, ossia terzultimi a quattro giornate dal termine, poiché il dispendio di energie per aver combattuto su due fronti, ci aveva portato ad inanellare in campionato una serie interminabile di pareggi.
Riprese le forze la squadra è tornata a giocare il suo miglior futsal, vincendo le ultime tre partite di campionato e classificandosi 11°in campionato.
Analizzando la stagione
11° in campionato
Vincitrice della Coppa Italia Regionale
5° nella Coppa Italia Nazionale
Si poteva chiedere di più?
I meriti di questa impresa vanno divisi fra tutti i componenti della società e della squadra, poiché tutto questo è potuto accadere non solo grazie alle scelte del sottoscritto e dell'altro Presidente Guardascione; che, puntando ad una gestione che limitasse le spese per il raggiungimento dei traguardi prefissati con il giusto sforzo economico, abbiamo costruito una società sportiva sana.
Voglio, quindi, menzionare tutti gli artefici di questa stagione:
Inizio dalla professionalità di un tecnico di sicuro valore, (che non scopriamo noi), che è riuscito a plasmare il suo gioco in un gruppo, e a trovare, anche nei momenti bui, le soluzioni adatte, le motivazioni giuste, e la condizione atletica per raccogliere dagli atleti il massimo che potevano rendere. Ha preparato i ragazzi in modo esemplare non lasciando niente al caso, un lavoro scrupoloso che solo un professionista d'indubbio valore poteva dare. Stiamo parlando di Dario Capasso, ovviamente.
E non mi dimentico del capitano Augusto Di Iorio che ha guidato questo gruppo di ragazzi fino alla fine, dando il suo contributo in campo e nello spogliatoio, aiutando con bravura il mister nel suo difficile lavoro, stringendo i denti nei momenti difficili;
Fabio Brunelli, un ragazzo, che definire "grande" è poco, ha dato di più di quello che poteva, non si è arreso davanti a niente e nessuno, ha dimostrato di avere talento e spirito di sacrificio per il gruppo;
Altro "grande" è Salvatore Ferrante, che ha dimostrato con le sue prestazioni, di essere uno dei calcettisti del futuro, uno che può dire sicuramente la sua nel mondo del futsal;
La più grossa sorpresa del campionato invece è stata senz'altro Maurizio Pere, quest'anno per lui è stato sbalorditivo, ha compiuto parate esaltanti, progredendo gara dopo gara;
Il folletto Gianluca Barba, che con le sue giocate ha risolto diverse partite, dando il suo contributo a questa stagione memorabile;
Emanuele Ciotola, ha saputo con tanta costanza aspettare il suo momento, e quando è arrivato ha risposto alla grande nel rettangolo di gioco, suoi i gol del sorpasso della zona Play Out;
Nicola Clarelli sempre vigile e pronto, ha saputo dare il suo contributo nel momento in cui è stato chiamato in causa, e grande sostenitore quando relegato in tribuna quale terzo portiere;
Mirko Cordua è riuscito con i suoi goal a tirare il carro ad inizio stagione, la sua assenza si è fatta sentire nel finale di stagione;
Francesco De Martino, dedizione e serietà al servizio di tutti; ha cambiato volto alla Juniores nel momento in cui ne ha preso la guida;
Antonio Lubrano e Massimo Molinari, entrambi sono stati utilizzati poco dal mister ma nel momento in cui sono stati chiamati in causa, hanno dato il massimo;
Federico Piccirillo, arrivato a Gennaio ha contribuito con le sue giocate, le sue sponde da pivot puro di calcio a 5 a rendere più facile la rimonta in campionato;
Spinelli, portiere di grande futuro, ottima partenza poi lentamente è calato, nonostante questo non ha mai mollato anzi si è impegnato di più, cercando di far passare il periodo "no" con allenamenti intensi;
Luigi Torelli, il futuro della società, è entrato in punta di piedi, mostrandosi bene in allenamento, poi pian piano ha iniziato a giocare, fino a diventare una pedina importante per il gruppo;
Mario Trincone, a corrente alternata, può con le sue giocate essere determinante in positivo, invece quest'anno, causa le innumerevoli assenze alle sedute di allenamento, non ha mai inciso per il suo valore, anzi "riuscendo" a volte ad essere il peggiore, grazie comunque al suo lavoro;
Enzo Caldiero e Ugo D'Esposito (addetti stampa) , fondamentali per immortalare con scatti e testimonianza scritta centinaia di emozioni, dando al lettore la percezione di assistere alla gara anche senza esserci;
Il mister Sandro Maida, che ha lavorato in silenzio senza farsi vedere, a volte quasi non si avvertiva nemmeno la sua presenza, ma ha lasciato la sua firma nella crescita costante degli estremi difensori;
Giuseppe Clarelli, sempre preciso, disponibile e testardo, ha svolto il suo lavoro con precisione, non facendo mancare mai il suo supporto ai ragazzi;
Piergiorgio Musella che ha contribuito a svolgere le attività societarie con perfetta puntualità, finché il lavoro l'ha allontanato fisicamente dal palazzetto;
Antonio Cappuccio lasciato per ultimo e non a caso, lui ha bisogno di una menzione speciale. Ha vestito le vesti di vice presidente, ma si è spogliato per vestire quelle di Ds, e poi di Dg, ancora di dirigente, ha avuto i contatti tra spogliatoio e società, con il comitato regionale, la forza pubblica, la struttura sportiva ecc. Personaggio fondamentale che aveva la pressione alta se si perdeva o si vinceva, che si demoralizzava ed esaltava in un attimo, voluto bene dai ragazzi dalla società e dal mister, insostituibile.
Volevo alla fine ringraziare coloro che durante l'anno agonistico, mi hanno inviato dei messaggi tramite il forum del nostro sito ufficiale, non ho ritenuto opportuno rispondervi subito perché non vi siete firmati, ma nascosti dietro un anonimato ignobile e triste, ma soprattutto perché vi volevo rispondere con i fatti, del resto chi non ha il coraggio di reclamare le proprie idee non merita alcuna considerazione.
Un grosso Grazie a tutti.
Peppe Errico