Il caso è sempre quello riguardante la paternità del titolo del Giugliano-Licola. Ospitiamo la lettera che ci è pervenuta in redazione a firma del sig. Giacomo Caracciolo che ringraziamo per la stima nei nostri riguardi. Corre l'obbligo ricordare ancora una volta che i diretti interessati si assumono la responsabilità delle loro affermazioni e le loro dichiarazioni saranno messe a disposizione di chi lo ritenesse opportuno in sede legale se saranno svolte azioni in merito. Il nostro compito è di riportare quanto ci viene esplicitamente chiesto lasciando a chi vorrà lo stesso spazio per ulteriori repliche.
Riceviamo e pubblichiamo
Comincio col ringraziare il sig. Fabio Morra per la disponibilità che ha dimostrato nel trattare la vicenda Giugliano Licola, ma mi corre l'obbligo dover replicare alle dichiarazioni (infamanti) del sig. Guardascione, senza fare però, a differenza sua, polemiche sterili e inutili anche perchè in primis non è nel mio stile e poi perchè non ritengo opportuno utilizzare i mass media per diffamare le persone come del resto non ha fatto mio figlio nella sua dichiarazione, anche perchè "non è tutto oro quello che luccica" come si vuol far credere.
Ribadisco quello che è stato detto da mio figlio Roberto cioè che fino a circa un mese fa ero il Presidente della A.S.D. Giugliano Licola c/5, società che ad oggi è stata ceduta al sig. Mele, e che a differenza da quanto dichiarato dal sig. Guardascione, non ho mai ricevuto alcuna cifra da parte sua per la cessione del titolo, altrettanto mio figlio e se così non fosse dovrebbe dimostrarmelo, nè ho mai rassegnato le dimissioni da Presidente della su citata società perchè fino a prova contraria ricordo ancora quello che firmo. Inoltre è giusto chiarire che il mio farmi da parte nella stagione sportiva 2007/08, era dovuto ad impegni che m'impedivano di occuparmi della società, come del resto ancora oggi accade, e se il sig. Guardascione abbia voluto investire più del dovuto in questo sport non è certo dipeso da me, ma da scelte del tutto personali. Gli accordi presi con mio figlio, da me delegato, erano riferiti semplicemente ad una gestione della società e non certo alla cessione, altrimenti ripeto, avrei rassegnato le dimissioni, quindi era giusto che tutte le spese come anche le multe fossero affrontate da lui, anche perchè avevo riposto la massima fiducia in questa persona. Per quello che concerne la stagione sportiva da poco terminata il mio disinteresse è stato dovuto dal fatto che, non avendo io nè la forza, nè l'interesse e neanche il tempo di allestire una squadra competitiva, in quanto mio figlio aveva intrapreso un percorso diverso in una società diversa, ho preferito accontentare Roberto che mi chiedeva di rinviare la cessione all'anno successivo per non scombussolare l'organizzazione interna che si era venuta a creare in quanto la squadra era stata affidata ad Augusto Di Iorio. Per concludere mi sembra superfluo ma opportuno, dopo le spiegazioni date, ribadire che ero nel pieno dei miei poteri quando ho deciso di cedere la società. Con questo spero di essere stato esaustivo nello spiegare la realtà dei fatti e colgo l'occasione per ringraziare nuovamente Fabio Morra per la disponibilità e la professionalità che ha dimostrato in questi anni in cui sono stato all'interno dell'ambiente del calcio a 5!
Cordiali saluti Giacomo Caracciolo