Quella con la Cavese, come detto, potrebbe essere l'epilogo del campionato del Mugnano. Una situazione che sconvolgerebbe la classifica con l'ormai certa retrocessione del Città delle Acque che si sommerebbe a quella del Mugnano e, dati alla mano, con la lotta play out che sarebbe quasi predeterminata dall'attuale situazione con Simaldone, Eboli, Gladiator e Cavese. Tutti col fiato sospeso dunque per capire cosa possa aaccadere, ma ci potrebbe essere un'ulteriore svolta determinata da quell'annuncio che facemmo la scorsa settimana. Parliamo di Gennaro Montuori (il mitico Palummella) che ha preso talmente a cuore le sorti del Mugnano in cui gioca il figlio Carmine da non voler rinunciare all'idea di abbandonare la squadra. In ballo c'è il discorso titolo (di proprietà del Real Santa Maria) ed a questo proposito il co-presidente Paolo Palmieri è stato abbastanza esplicito su punto5.it. "Non trattiamo con chi avevamo fatto un patto ed è stato completamente disatteso". Ma Montuori cerca di ricucire lo strappo: "Posso comprendere le ragioni di questa società e di persone che reputo professionisti in questo sport. Io di calcio a 5 capisco poco, ma mi sono appassionato per i tanti amici che frequentano mio figlio. Mi hanno chiesto solo un aiuto e sto cercando di darglielo. Credo però che il ragionamento sia stato fatto a priori con una persona che adesso è in grandi difficoltà economiche per poter gestire il club, come Giuseppe Costantino e deve far fronte ad innumerevoli spese. Non voglio fare del vittimismo, nè voglio dire di avere ragione. Vorrei solo incontrare il presidente di questa società e fare una chiacchierata che mi è stata negata più volte al telefono. Poi ognuno può restare delle sue ragioni, ma almeno mi diano la possibilità di conoscere e di parlare. Non è giusto giudicare magari il sottoscritto senza neanche fargli dire la sua. Spero che questo ulteriore appello non cada nel vuoto, perchè mi dispiace davvero per questi ragazzi. Non se lo meritano".